La Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus - 18 Marzo 2022
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato questa giornata simbolica, voluta dal Parlamento per la memoria dei tanti che, a causa della pandemia, hanno perso la vita e per tutti coloro che si sono impegnati a salvaguardare la salute collettiva.
Ultimamente le notizie in primo piano e le chiavi di ricerca sono altre:Volodymyr Zelenskyy, Vladimir Putin, Nato, La rappresentante di lista, Sting, Lenny Kravitz, John Lennon, Guerra, Russia, Ucraina, ecc....
E' anche giusto, ma non dobbiamo dimenticare due cose fondamentali:
1 la pandemia non è stata ancora sconfitta completamente.
2 Non dobbiamo dimenticare quello che è stato, ma dobbiamo dare il giusto valore alle cose, anche per onorare la memoria di tutti coloro che sono morti e tutti quelli che si sono prestati per fare in modo che si vedesse una luce in fondo al tunnel
Le immagini dei mezzi militari di Bergamo che trasportavano le bare fecero il giro del mondo e sono impresse nella nostra memoria.
Oggi, 18 marzo, è la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, che ricorre nel giorno di quelle tristissime immagini esattamente due anni fa.
Matterella ha tenuto a ribadire un concetto che in questi anni è stato una specie di tormentone:
“Scienziati e ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e forze dell’ordine, volontari, hanno costituito un caposaldo su cui abbiamo potuto contare. A tutti loro va la nostra gratitudine”.
Il Capo dello Stato ha sottolineato che gli italiani hanno reagito con “scelte collettive coraggiose e avveduti comportamenti individuali” per questa “sfida senza precedenti nella storia recente dell’umanità”.
“La data del 18 marzo 2020 rimane incisa nella memoria degli italiani.
“Scienziati e ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e forze dell’ordine, volontari, hanno costituito un caposaldo su cui abbiamo potuto contare. A tutti loro va la nostra gratitudine”.
Il Capo dello Stato ha sottolineato che gli italiani hanno reagito con “scelte collettive coraggiose e avveduti comportamenti individuali” per questa “sfida senza precedenti nella storia recente dell’umanità”.
“La data del 18 marzo 2020 rimane incisa nella memoria degli italiani.
Una immagine, quella dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime falcidiate da un virus allora ancora sconosciuto, che racchiudeva il dramma dell’intera pandemia. Alla memoria delle vittime ci inchiniamo. Nel dolore dei loro familiari si riconosce l’intera comunità nazionale”.
Tutti i comuni hanno ricordato questa giornata ed i valori che si porta dietro.
Il Sindaco di Mola di bari, città nella quale risiedo, Giuseppe Colonna, ha scritto sul suo profilo Facebook:
Con commozione, desidero esprimere sentimenti di vicinanza a tutte le famiglie molesi che hanno subito la perdita dei loro cari e un pensiero a quanti hanno affrontato l’emergenza con coraggio e umanità".
Oggi, non avvertiamo più il pericolo, nonostante di tanto in tanto si ha qualche ripresa dei contagi, ma durante gli ultimi anni, la nostra guerra è stata questa, contro un nemico invisibile che si faceva respirare per ammazzarci.
Un veleno dei nostri giorni, di quei tempi moderni che avrebbero dovuto essere solo progresso.
Invece....
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