Italia fuori dai Mondiali in Qatar. Incredibile, ma vero.
Sconfitta nel recupero in semifinale, addio ai mondiali per la seconda volta consecutiva.
"L'Europeo è stata la mia più grande gioia a livello professionale, quanto accaduto stasera è la mia più grande delusione"
(Roberto Mancini)
Sono tanti i rimpianti per la nazionale, anche ripensando al girone che sarebbe dovuto essere chiuso in maniera diversa e sarebbe stato così se non ci fosse stato solamente un rigore sbagliato.
E' anche vero, però, che con i "se" e con i "ma" non si va da nessuna parte e quindi la Nazionale fresca campione d'Europa rimarrà a casa a guardarseli, se vorrà, i mondiali; un pò come faremo noi.
Crisi del calcio italiano?
Può anche essere, anche se qualche mese fa esultavamo e avevamo fatto idoli gli alfieri azzurri.
Certo, avrei preferito parlare degli ultimi appuntamenti dell' Associazione le 7 muse di Apollo, o del "Ponte di Eraclito"; il calcio lo avrei lasciato tranquillamente fuori dal racconto in questo spazio libero, ma credo non sarebbe stato giusto far finta di nulla.
Questa nazionale è stata da 10 e guidata da un 10.
E' quella che ha raccontato la favola di Roberto Mancini e Gianluca Vialli che tornano in Inghilterra da vincitori, anche se in altre vesti.
E' quella che ha riscattato il nostro movimento, quella che ha vinto.
Purtroppo, poi, qualcosa non è andata nel verso giusto e la parola fine a quest'ultimo brutto capitolo è data da una assurda sconfitta in casa a tempo scaduto ad opera della Macedonia.
C'è delusione.
E c'è già chi si sta sbizzarrendo per stabilire se questa sia la peggiore debacle azzurra o meno.
In realtà tutti questi giudizi, ma anche molte considerazioni al momento lasciano il tempo che trovano.
L'unica cosa che mi viene da dire e cercare di analizzare la partita.
L'Italia parte motivata ed impone il proprio gioco esercitando un grande possesso palla fin dall'avvio. Verratti in gran spolvero, anche perchè con Jorginho marcato a uomo, deve fare gli straordinari.
Italia-Macedonia del Nord 0-1
Marcatori: 92′ Trajkovski
Ci sono tutti i presupposti per una grande prestazione degli azzurri, ma quello desta perplessità il fatto che non si vada alla conclusione dell'azione con una certa regolarità.
Quando Berardi, si ritrova a colpire a porta vuota, dopo uno svarione del portiere avversario, sembra fatta, ma è il primo segnale d'allarme della serata.
Sfiga?
Se è quella, non è solo per l'attaccante del Sassuolo.
Ciro Immobile in diagonale potrebbe scacciare i fantasmi, ma la sua palla viene deviata e va alta di poco.
E la Macedonia del Nord?
Rinuncia totalmente al gioco e rimane nella sua metà campo a difendersi, ma vista la scarsa concretezza dei ragazzi di Mancini, non soffrono neanche tanto.
Il secondo tempo è la fotocopia del primo, subito occasione per Berardi e poi Immobile, ma non cambia nulla.
Nella ripresa ancora chance per Berardi, prima centrale, poi botta violenta e la lato di poco: con
A metà del secondo tempo Mancini inserisce Raspadori per uno spento Insigne, poi è la volta di Tonali e Pellegrini.
L'Italia non riesce a sfondare, ma al secondo minuto di recupero arriva quello che nessuno si sarebbe mai potuto immaginare.
Trajkovski nell'unica occasione batte Donnarumma dalla distanza.
Improvvisamente i Mondiali in Qatar per la Nazionale italiana svaniscono.
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