Comitati ed Associazioni ambientalista contro Emiliano riguardo al Parco Costa Ripagnola.
A distanza di un anno e mezzo dalla sua istituzione, Il parco costiero non ha ancora visto alcun atto concreto gestionale dopo un anno e mezzo dalla sua istituzione; Il Presidente dorme?
Come al solito si fa sempre un gran parlare delle questioni, le cariche Istituzionali fanno sfoggio di sé, ma poi tutto finisce nel dimenticatoio.
"Quanto siamo fragili"
(Sting)
Dalla sua nascita, il 21 settembre 2020, il Parco Naturale Regionale Costa Ripagnola, non ha prodotto nessun provvedimento normativo o atto amministrativo a suo nome, in merito a questioni di carattere autorizzativo, pianificatorio e di sorveglianza.
Almeno questo noi dei Comitati “I Pastori della Costa – dalla collina al mare”, “Gabbiani del parco di Costa Ripagnola”, Tutela delle Coste – Monopoli”, “Tutela del Territorio Area Metropolitana di Bari”, “Chiudiamo la discarica Martucci”, (alcuni di questi ammessi alla Conferenza dei Servizi propedeutica all’istituzione – Regione Puglia, prot. n. 3121/SP del 10/09/2019), ci saremmo aspettati, dopo tanto clamore di popolo che a più riprese ha aderito alla causa di tutela della costa di Polignano a mare, una maggiore attenzione e cautela.
Oggi a più di un anno e mezzo di distanza da quel felicissimo giorno, considerate le criticità ancora in essere nel Parco, che ne minano alla sua tutela, prima fra tutte la mancanza di chiarezza nel regime autorizzatorio in merito alle nuove attività imprenditoriali, noi comitati attivi e in prima linea nella difesa di quel tratto di costa chiediamo nuovamente e ufficialmente al Presidente Michele Emiliano e alla sua Giunta di ottemperare a quanto disposto nell’articolato della suddetta legge, in cui si prevede la costituzione di un Ente di Gestione entro sei mesi dall’entrata in vigore della Legge e che, trascorsi senza effetto i centottanta giorni previsti per tale adempimento, si aziona la diffida da parte del Governo regionale agli Enti preposti a tale scelta e provvede successivamente, attraverso un apposito deliberato, alla nomina di un Commissario ad acta per la gestione del Parco. E questo è l’attuale stato dell’arte.
È di tutta evidenza che un passaggio del genere non ci lascia per niente indifferenti e tranquilli, considerati i precedenti tentativi di svuotare la portata innovativa della costituzione del Parco. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta Regionale della Puglia di essere ricevuti in audizione preventiva all’assunzione di tale deliberazione, in modo da calibrare opportunamente tale scelta con figure di alto profilo e competenza e scongiurare possibili ingerenze da parti di chi, palesemente in opposizione al diritto sancito dalle norme sui parchi naturali, che favorisce la tutela sia dell’ambiente che della proprietà privata, si fa invece portavoce dei soli interessi privati, anziché di quelli pubblici, sull’area in questione.
Nella giornata odierna abbiamo perciò provveduto ad inviare una richiesta/appello al Governo della Regione Puglia di convocazione formale.
Per conto dei Comitati e associazioni citate
Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci“
Il Presidente
dott. Vittorio Farella
.... nel difendere i nostri scopi, specialmente in ambito ambientale, purtroppo lo dimostriamo in ogni ambito, visto che vicende che trattano queste tematiche si protraggono per anni senza trovare soluzioni.
A parole siamo tutti bravi, ma non stiamo qui a decantare doti da paroliere, tipo il rapper Willie Peyote o ad apprezzare performaces, come possono fare i locali Feel Beats.
La Regione Puglia ad un anno e mezzo da tante parole e qualche firma che sembra oggi sbiadita, non ha fatto nulla in proposito.
I Comitati e le associazioni allora, viste anche le voci circa un dissequestro e qualche paventata concessione, hanno inviato una missiva a chi di competenza.
Per conto di tutti questi soggetti firmatari l'Associazione Chiudiamo la Discarica Martucci che opera nell'ambito ambientale a 360° e non affronta solamente le problematiche riconducibili al nome, ha diffuso il Comunicato che segue:
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Dalla sua nascita, il 21 settembre 2020, il Parco Naturale Regionale Costa Ripagnola, non ha prodotto nessun provvedimento normativo o atto amministrativo a suo nome, in merito a questioni di carattere autorizzativo, pianificatorio e di sorveglianza.
Almeno questo noi dei Comitati “I Pastori della Costa – dalla collina al mare”, “Gabbiani del parco di Costa Ripagnola”, Tutela delle Coste – Monopoli”, “Tutela del Territorio Area Metropolitana di Bari”, “Chiudiamo la discarica Martucci”, (alcuni di questi ammessi alla Conferenza dei Servizi propedeutica all’istituzione – Regione Puglia, prot. n. 3121/SP del 10/09/2019), ci saremmo aspettati, dopo tanto clamore di popolo che a più riprese ha aderito alla causa di tutela della costa di Polignano a mare, una maggiore attenzione e cautela.
Oggi a più di un anno e mezzo di distanza da quel felicissimo giorno, considerate le criticità ancora in essere nel Parco, che ne minano alla sua tutela, prima fra tutte la mancanza di chiarezza nel regime autorizzatorio in merito alle nuove attività imprenditoriali, noi comitati attivi e in prima linea nella difesa di quel tratto di costa chiediamo nuovamente e ufficialmente al Presidente Michele Emiliano e alla sua Giunta di ottemperare a quanto disposto nell’articolato della suddetta legge, in cui si prevede la costituzione di un Ente di Gestione entro sei mesi dall’entrata in vigore della Legge e che, trascorsi senza effetto i centottanta giorni previsti per tale adempimento, si aziona la diffida da parte del Governo regionale agli Enti preposti a tale scelta e provvede successivamente, attraverso un apposito deliberato, alla nomina di un Commissario ad acta per la gestione del Parco. E questo è l’attuale stato dell’arte.
È di tutta evidenza che un passaggio del genere non ci lascia per niente indifferenti e tranquilli, considerati i precedenti tentativi di svuotare la portata innovativa della costituzione del Parco. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta Regionale della Puglia di essere ricevuti in audizione preventiva all’assunzione di tale deliberazione, in modo da calibrare opportunamente tale scelta con figure di alto profilo e competenza e scongiurare possibili ingerenze da parti di chi, palesemente in opposizione al diritto sancito dalle norme sui parchi naturali, che favorisce la tutela sia dell’ambiente che della proprietà privata, si fa invece portavoce dei soli interessi privati, anziché di quelli pubblici, sull’area in questione.
Nella giornata odierna abbiamo perciò provveduto ad inviare una richiesta/appello al Governo della Regione Puglia di convocazione formale.
Per conto dei Comitati e associazioni citate
Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci“
Il Presidente
dott. Vittorio Farella
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