Martucci: ignorate le prove dell’inquinamento. Perché?
Martucci: ignorate le prove dell’inquinamento. Perché?
Due pozzi inquinati e chi avrebbe dovuto avviare le procedure per l’accertamento di sito potenzialmente inquinato non l’ha mai fatto. Che cosa stanno ancora aspettando?
Ecco la triste realtà smascherata dal ritrovamento di una relazione ARPA datata 18 novembre 2020.
Il Comitato Stop Martucci, ha deciso di renderla pubblica, affinché i cittadini sappiano.
Ferro, Cloruri, Selenio riscontrati all’interno di due Pozzi di monitoraggio delle falde acquifere in Discarica Martucci e i Comuni di Conversano e di Mola di Bari hanno colpevolmente ignorato questo importante documento, anziché avviare, d’intesa con l’ARPA Puglia e la Città Metropolitana, le procedure per l’accertamento di sito potenzialmente contaminato (art 244 del Codice dell’Ambiente).
Cosa vuol dire questo?
Che le evidenze tecnico-giuridiche per l’esclusione della Discarica Martucci dal Piano Regionale dei Rifiuti c’erano, ma i Comuni di Conversano e di Mola, il primo competente territorialmente e il secondo capofila del Tavolo Tecnico Intercomunale, li hanno, colpevolmente, dimenticati in qualche cassetto, ignorati o non visti.
L’Ingegner Gravina, Direttore servizio territoriale di Bari Bat Arpa Puglia, dichiara: “Abbiamo notato che non è stato aperto un procedimento di 244 presso la Città metropolitana di Bari come sito inquinato, quindi ci sono degli elementi che portano all’inquinamento del sito, però burocraticamente non si è aperta la procedura che poi avrebbe portato a definire il sito inquinato”.
Se l’Assessora Maraschio, durante il Consiglio Regionale del 14/12/2021 ha accusato i Comuni in questione di inadempienza, il Comitato Stop Martucci porta alla luce la prova documentata che rende ancor più grave la loro responsabilità.
Responsabilità ed inadempienze inaccettabili perché le vittime sono i cittadini che mangiano i frutti dei campi contaminati dal percolato ed ignari, permettono ai propri figli di nuotare in un mare nel quale il percolato defluisce.
Cittadini che lottano ogni giorno con patologie oncologiche sempre più drammaticamente frequenti.
E, proprio in nome di questi cittadini e dei loro figli, che il Comitato Stop Martucci oggi ha scelto di far diventare di pubblico dominio il Documento e, affinché chi non ha agito ora decida finalmente di farlo, ha scritto la Lettera che alleghiamo alla presente e-mail.
Comitato STOP Martucci
Ecco la lettera:👇
Al Sindaco del Comune di Conversano
Avv. Giuseppe Lovascio
Al Sindaco del Comune di Mola di Bari
Dott. Giuseppe Colonna
Al Sindaco del Comune di Polignano a Mare
Rag. Domenico Vitto
Ai componenti del Tavolo Tecnico Intercomunale
Area Vasta Martucci – Comune capofila Mola di Bari
Al Direttore Servizio Territoriale di Bari-Bat - ARPA Puglia
Ing. Giuseppe Gravina
Al Sindaco della Città Metropolitana di Bari
Ing. Antonio Decaro
Al Presidente della Regione Puglia
Dott. Michele Emiliano
All’Assessore all’Ambiente Regione Puglia
Avv. Anna Grazia Maraschio
Al Prefetto di Bari
Dott.ssa Antonia Bellomo
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari
Dott. Roberto Rossi – Procuratore Capo
OGGETTO: DISCARICA sita in contrada MARTUCCI, Agro di Conversano. Avvenuto superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC). Inerzia delle Autorità preposte all’attivazione delle procedure di cui al D. Lgs. 152/2006 (Testo Unico dell’Ambiente). Invito ad intervenire con urgenza.
Con riferimento all’oggetto, si rammenta che, nel tempo - in base ai controlli effettuati, sia di routine per l’esercizio dell’impianto complesso TMB con produzione di CSS, gestito dalla società Progetto Gestione Bacino Bari 5 srl, che in sede giudiziaria ad opera della Procura della Repubblica di Bari, nonchè all’interno del procedimento penale seguito al rinvio a giudizio per disastro ambientale - è stato verificato più volte il superamento delle CSC in alcuni pozzi di monitoraggio della falda acquifera all’interno e nell’intorno del complesso dei tre lotti componenti la discarica. Alcune date:
▪ periodo 2010 – 2012: sono stati superati più volte i livelli CSC di Ferro, Manganese e Piombo in diversi pozzi di monitoraggio (capi di accusa per il processo disastro ambientale: i pozzi risultano tuttora sotto sequestro giudiziario)
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▪ periodo 2014 – 2015: a seguito della perizia del collegio CTU, il Ferro supera i limiti CSC di 8 volte in alcuni pozzi.
(fonte: https://doi.org/10.1016/j.dib.2018.08.201)
▪ CSC Ferro 200 microgrammi litro (Leachate = percolato). Ecco i valori di superamento CSC Ferro riscontrati nel Novembre 2014 e nel Marzo 2015:
Novembre 2014
Marzo 2015
(fonte: https://doi.org/10.1016/j.dib.2018.08.201)
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▪ Novembre 2020: durante i controlli annuali, l’ARPA Puglia riscontra n. 2 pozzi oltre i limiti di legge con il superamento delle CSC per Ferro, Cloruri e Selenio.
A tal proposito, così si legge nel rapporto ARPA del 18 Novembre 2020:
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Per queste ragioni, l’ARPA così specifica le azioni a seguire:
(fonte: Rapporto di Prova n. 16803-2020 REV. 0 del 17/11/2020 – ARPA Puglia)
Detti superamenti delle CSC nel tempo non potevano sfuggire ai Comuni di Mola di Bari e di Conversano, tanto che già in una delibera unitaria dei due Comuni, votata nel corso di una seduta congiunta dei due Consigli comunali, tenuta a Conversano il 22-11-2019, così venne deliberato:
– avviare le procedure per il riconoscimento della discarica “Martucci”, quale sito potenzialmente contaminato, sulla base di quanto rilevato dalle relazioni di intervento del 2-7-2019 e di sopralluogo del 19-4-2019 effettuate da ARPA Puglia e dal Tavolo Tecnico.
Tuttavia, a questo punto specifico del deliberato dei due Consigli comunali non è mai stato dato corso, tanto che il Direttore Servizio Territoriale di Bari-Bat - ARPA Puglia, ing. Gravina così ha dichiarato nel corso della seduta della V Commissione Regionale, chiamata all’inizio di novembre 2021 a discutere del Piano dei rifiuti approvato dalla Giunta Regionale il 15-10-2021 e passato, per l’approvazione, al Consiglio e, in effetti, approvato nella seduta del 14-12-2021:
Audizione del direttore dei Servizi Territoriali Bari-Bat dell’ARPA Puglia, Ing. Giuseppe Gravina
“La discarica era sotto sequestro e quindi non gestita, sappiamo che comunque la discarica produce percolato che negli anni non è mai stato prelevato e inviato a smaltimento.
Quello che diciamo di questa discarica, di cui si sa abbastanza poco allo stato attuale, viene dalle indagini fatte dal CTU del tempo, accertamenti che sono stati fatti per conto della Procura, dove era stata rilevata una perdita di percolato dalla discarica. Ultimamente sono state fatte anche delle indagini dall’incaricato dei comuni l’ing. Lorusso sul corpo discarica, indagini geoelettriche che manifestano alcune anomalie che possono essere ascrivibili ad eventuale perdita di percolato.
Noi come ARPA abbiamo potuto fare ben poco perchè i piezometri installati al monitoraggio per il controllo della qualità delle acque della discarica erano inagibili e né abbiamo potuto fare prelievi diretti della presenza o meno di percolato, perché i pozzi di raccolta erano inibiti, tappati ed ancora tutt’oggi non sono state fatte indagini dirette per vedere se tutto questo percolato prodotto negli anni c’è o meno.
Se c’è è una buona notizia, significa che il bacino tiene, se non c’è da qualche parte deve essere andato a finire.
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Domanda del moderatore: Ma questi elementi non sono emersi nemmeno dalla consulenza tecnica dell’ufficio della procura?
A suo tempo sono state fatte indagini che hanno rilevato che il corpo discarica non è a tenuta, quindi che c’erano perdite di percolato. Noi direttamente non abbiamo potuto accertare e ripeto i piezometri non erano e non sono agibili per verificare eventuali ricadute in falda e quindi andare a definire l’inquinamento o meno della falda.
Adesso, per come abbiamo concordato stamattina per le attività di indagine in itinere, si apprestano a fare delle perforazioni dove sono state rilevate anomalie tramite indagini geoelettriche per andare a vedere eventuali infiltrazioni in suolo o in falda tramite delle osservazioni dirette.
Quindi nonostante la manutenzione della discarica abbiamo rilevato uno stato di abbandono, poi come diceva il sindaco di Mola il lotto 1 adiacente al lotto 3 è un oggetto ignoto, perché non si sa assolutamente niente, se ci sono pozzi di monitoraggio, come è stata fatta la vasca di tenuta, come è stata fatta la copertura…..è ignoto.
Però noi abbiamo notato che in tutti questi anni non è stato aperto un “procedimento di 244” presso la Città metropolitana di Bari come sito inquinato, quindi ci sono, per quello che storicamente è stato accertato, ci sono degli elementi che portano all’inquinamento del sito, però BUROCRATICAMENTE non si è proceduto ad aprire presso la città metropolitana di Bari una procedura 244 che poi avrebbe portato alla caratterizzazione e definire il sito inquinato, quindi tutt’ oggi ci sono elementi, però il sito burocraticamente non risulta inquinato.”
Sulla base di tutte le evidenze finora illustrate, i Comuni di Conversano e di Mola di Bari, il primo competente territorialmente e il secondo capofila del Tavolo Tecnico Intercomunale - composto dai Comuni di Mola di Bari, Conversano e Polignano a mare, delegato nel novembre 2018 dalla Regione Puglia a proseguire il monitoraggio dell’Area Vasta Martucci –, d’intesa con l’ARPA Puglia e la Città Metropolitana, avrebbero dovuto aprire presso la Città Metropolitana di Bari, con obbligo di coinvolgimento della Regione Puglia, la procedura di cui all’art. 244 del Codice dell’Ambiente (D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), per l’accertamento di sito potenzialmente contaminato con obblighi di verifica e di caratterizzazione, attraverso il controllo specifico e accurato di tutti i parametri ambientali, di cui all’art. 242 citato, con l’analisi di rischio e gli eventuali e conseguenti provvedimenti di messa in sicurezza e bonifica, qualora la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito risulti superiore ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR).
PER TUTTI QUESTI MOTIVI
Si invitano urgentemente le Autorità competenti ad esercitare ogni immediata azione a norma degli artt. 242, 244, 245, 250 del D. Lgs. 152/2006, con ogni evidenza nei confronti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari.
In fede.
Mola di Bari, 24/02/2022
Comitato Stop Martucci
Mola di Bari – Conversano
Il Presidente
Giuseppe Errico
Pec: stopmartucci@pec.it
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