Terza Serata del Festival di Stand up Comedy - Paolo Faroni con "Un'ora di Niente" - 22 gennaio 2022 - Teatro Van Westerhout - MOLA DI BARI
Il terzo appuntamento del Festival di Stand up Comedy con la direzione artistica di Lisa Angelillo
La seconda tappa di questo Festival l'abbiamo trascorsa con un attore dalla spiccata personalità, Lorenzo Balducci che ha proposto “Allegro, non troppo”.
Una serata che ci ha fatto ridere e riflettere e che ci ha fatto ritornare sui decreti di Alessandro Zan ed anche quello di Monica Cirinnà ed a rivisitare in un'altra chiave di lettura tutti i luoghi comuni che ci circondano da sempre.
Qualcuno, probabilmente sta ancora metabolizzando quanto è andato in scena, ma comunque è già tempo di voltare pagina e di ritrovare, per chi segue la produzione dell'Associazione "Like a Jazz" un "amico" con il quale abbiamo già condiviso alle nostre latitudini, una serata di spettacolo:
Paolo Faroni.
L'attore, infatti, è già stato a Mola in quella che è stata chiamata "Piccola Casa Teatro Sotto le Stelle" ed ora lo potremo ritrovare, con il suo "Un'ora di Niente"
il 22 gennaio 2022 alle ore 21.30 al Teatro Comunale Niccolò Van Westerhout - MOLA DI BARI
Info, biglietti e prenotazioni al 333.9571734
Organizzazione Assc. Cult. Like a Jazz
Cosa dobbiamo aspettarci da
“Un'ora di niente” di e con Paolo Faroni?
Sessanta minuti scanditi da verità allarmanti, cinismo urticante, grande umanità e racconti autobiografici il tutto miscelato da un sarcasmo pungente, esilarante e urticante.
Info, biglietti e prenotazioni al 333.9571734
Organizzazione Assc. Cult. Like a Jazz
Cosa dobbiamo aspettarci da
“Un'ora di niente” di e con Paolo Faroni?
Sessanta minuti scanditi da verità allarmanti, cinismo urticante, grande umanità e racconti autobiografici il tutto miscelato da un sarcasmo pungente, esilarante e urticante.
Un monologo comico sul conflitto tra natura e spirito, tra eccezionalità e quotidianità, tra bisogni e sogni e di come tutti questi conflitti trovino nell'amore il loro campo di battaglia.
Non manca molto a San Valentino, sono riflessioni che ti fanno guardare tutto con sospetto oltre a provocare una grassa risata.
Era più facile per San Francesco parlare con gli animali che per le persone parlare d'amore, ma del resto si sa, non viviamo in un romanzo di Camilleri e c'è bisogno di aprire quelle porte della percezione molto care ai Doors.
Da solo sul palco, Paolo Faroni tiene le redini, affossa il pubblico in un corpo a corpo dove ne esce sempre vincitore con una dialettica intelligente e una costruzione drammaturgica che tocca i rapporti interpersonali e sentimentali ma anche l'autostima, il teatro, il sesso, in un tourbillon vorticoso, in uno zibaldone dove si miscelano natura e anima con battute al vetriolo.
Con un linguaggio e un’ironia molto diretti, senza fronzoli e peli sulla lingua, l'attore affronta il tema universale dell’amore, analizzato in tutte le sue sfaccettature, dal suo lato più romantico e poetico a quello più viscerale e concreto fatto di pulsioni animali e piccole ossessioni.
Il ritmo incalzante e serrato e il linguaggio colorito coinvolgono il pubblico per un’ora di riflessioni sulla natura umana, in un’intelligente e spregiudicata commistione di riferimenti letterari e filosofici, sentimenti nobili e istinti ferini.
Chiaramente tante parole non servono a spiegare qualcosa che va vista ed ascoltata, allora cosa c'è di meglio di un piccolo assaggio?
Eccovelo con il video qui sotto.👇
Il divertimento è assicurato.
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