MUSICA PAROLE SENTIMENTI. Archiviato il Concerto di Natale con La Band della Felicità si guarda al futuro con più ottimismo.

 Pervasi da un’immensa sensazione di FELICITÀ.

Qualcuno potrebbe addirittura storcere il naso alla formula usata per intitolare questo scritto, ma soprassederei o al massimo citerei Max Gazzè .... "una musica può fare...."

Però così facendo non si coglierebbe perfettamente il senso di quello che è andato in scena e perchè un concerto o tutto quello che gire attorno alla Notte Bianca dei Giovani abbia questo sapore così particolare, così magico .... e, visto il periodo, così natalizio, se si considera il fatto che queste festività sono sempre state presentate come qualcosa pervasa da una magia.

Se è vero che La Band della Felicità rappresenta in pieno quella che è per tutti coloro che si cimentano nell'organizzazione o che vivono appieno non solo la Notte Bianca dei Giovani, ma l'intera programmazione dell'Associazione Ala di Riserva: momento di condivisione, di riscoperta, divertimento e tanta gioia.

Allora possiamo dire che il concerto del 19 Dicembre tenutosi nella tensostruttura in Piazza XX Settembre ne è stata l'ennesima dimostrazione.

Senza Meta, Seinfrequenza, Overflowing, State of mind, Blues Reflex, ecc... potrei citare tante formazioni nelle quali sono impegnati o sono stati impegnati in passato questi splendidi musicisti, molti dei quali miei carissimi amici, una in particolare ha anche cantato al mio matrimonio, e con i quali ho anche avuto, più di una volta, l'onore di condividere il palco.

Però in questa occasione erano solamente Graziana "Jana" Campanella, Mimmo Cinquepalmi, Antonio Diomede, Valerio Furio, Mariarosa Ingravallo, Serena "Penelope" Palmisano, Rino Capriati, Alessandro Santoro, Domenico Tanzi, Maurizio De Pasquale, Ascanio Spillo, Gaetano D'Alessio, Angelo Sabatelli.

Anzi un nome collettivo ce l'avevano ed è stato come sempre emblematico.

Band della Felicità.

Il nome di questo gruppo poliedrico, infatti, come scrivono sulla pagina ufficiale della Notte Bianca, rappresenta perfettamente la loro energia e il loro entusiasmo... ascoltandoli si è per davvero pervasi da un’immensa sensazione di FELICITÀ.

Non ero sicuro di poter partecipare all'evento è un periodo ... definiamolo ... un pò incasinato... senza entrare nel merito.

Poi sono stato quasi spinto a raggiungere la struttura.

Sapevo cosa avrei trovato.

Una situazione nella quale l'accoglienza non è solo un modo di dire per catalogare con un titolo i ragazzi che sono all'ingresso.

Sono entrato...

erano tutti lì ... i musicisti sul palco.

Li conosco, so di cosa siano capaci, per me dovrebbe essere routine.

Ma la musica non lo è mai, specialmente se eseguita con passione e gioia.

Gli amici dell'Associazione Ala di Riserva che ti fanno sentire uno di loro e la mia amata musica, con le cover di tanti dei miei artisti preferiti e con la chicca della colonna sonora di una delle mie trilogie preferite: Ritorno al Futuro.

E cogliere Ritorno al Futuro come simbolo, almeno per quanto mi riguarda, non è un caso, potrà essere stata casuale la scelta del brano nella scaletta, ma a volte le cose succedono da sole.

A prescindere che il brano si chiami "The Power of love" ... e già ci sta tutto in questo contesto...

Dobbiamo ritornare da dove siamo partiti.

In sede di presentazione dell'evento avevamo detto, infatti che sarebbe stata 

Un’occasione per ricominciare ad apprezzare la bellezza dello stare insieme, riappropriandoci della normalità che per tanto tempo ci è mancata.

Quindi un ritorno alla vita precovid, ma anche cronologicamente parlando, il futuro, visto che nel presente combattiamo ancora con questa pandemia.
 

Gli scatti del concerto, riportati anche qui, dalla Pagina Facebook della Notte Bianca, possono far intendere quello che è accaduto, Alex D'Antone è bravissimo con la macchina fotografica, ma è inutile dire che queste emozioni si devono vivere e che dal vivo è tutto più bello.

I Sentimenti che l'arte in genere e la musica in questo caso, riescono a suscitare talvolta sostituiscono più di mille discorsi. 

La felicità, come messaggio positivo ed augurio che si cerca sempre di fare nella vita, cercando sempre di essere positivi e propositivi, anche di fronte ai drammi veri e propri e, comunque anche alle difficoltà quotidiane che non mancano mai e che non sono mancate in questi anni difficili per tutti, non è un concetto scontato.

 Gli organizzatori hanno voluto concludere l’anno con un momento di festa, ma anche di riflessione, fatto di canzoni che hanno caratterizzato la nostra storia o che rappresentano al meglio questo periodo Natalizio, e di interventi che hanno rimesso al centro il valore della nostra identità e del nostro territorio.

 

Ad Arezzo ci sono luoghi immortalati in un film da Oscar, 

A Bologna, per dirla alla Lucio Dalle, Non si perde neanche un bambino.

Qui a Mola c'è stata una serata eccezionale che ci ha lasciati sospesi in una situazione particolare.

Tutto improvvisamente è diventato più bello 

e parecchi si sono ritrovati a vivere un bel momento di musica e riflessione.

Per un pò i cattivi pensieri, le preoccupazioni, si sono andate a rintanare in un posticino nascosto nell'animo, per dare spazio alle note ed alle parole.

L'energia dei ragazzi sul palco è diventata l'energia di chi era pubblico....

La performance è stata coinvolgente.

Una serata riuscitissima, di quelle che pensi...

domani la rifacciamo?

E gli organizzatori ti guardano con gli occhi sgranati come se volessero ammazzarti, vista la faticaccia che ci vuole per portare avanti tutti questi progetti, ma poi si sciolgono in un sorriso.

Perchè sono felici di quello appena andato in scena.

 

 Io sono rimasto a guardare ed ad ascoltare, fremendo come se dovessi io stesso salire sul palco, sorridendo, pensando che comunque non se ne sarebbe accorto nessuno, per via delle mascherine che ancora ci coprono il volto.

Senza rendermi conto che invece c'erano e ci saranno sempre di più 

 Tanti sguardi di infinita bellezza!