Contiene il Comunicato del Comitato promotore “Segre cittadina di Mola”
Il 3 Febbraio 2020 la Senatrice Liliana Segre comunicò al Sindaco ed a tutti i cittadini di San Benedetto del Tronto di avere accolto con piacere l’idea di diventare cittadina onoraria della città marchigiana.
Questo avvenimento potrà sembrare non di primissimo piano per tanta gente, ma mi fece riflettere sul fatto che potesse avere un legame con me.
Era, infatti, il giorno del mio compleanno e proprio in quella data, veniva data quella onorificenza ad una persona che rappresenta oggi il simbolo ed il ricordo storico di un periodo molto buio della nostra nazione, in un luogo che mi ha visto trascorrere qualche anno delle mia vita e frequentare qualche anno di scuola elementare.
San Benedetto mi è rimasta nel cuore, nonostante non ci sia tornato tantissime volte nel corso della mia esistenza e non ero originario di quel posto, ma è bastato quel punto di contatto per rendermela speciale.
E' per questo che non comprendo l'opposizione di amministratori di alcuni paesi che preferiscono aggirare l'argomento giustificandosi con il fatto che non ci sia alcun legame tra la senatrice ed il luogo preso in considerazione.
Per fortuna questa teoria è portata avanti solo da pochissime amministrazioni.
Ormai sono «una miriade», probabilmente migliaia, le amministrazioni comunali di tutta Italia che hanno concesso alla senatrice a vita Liliana Segre la cittadinanza onoraria.
Non sarà qualcosa che fa crescere il Pil, ma è una grande iniezione di moralità.
Mi sono sempre chiesto se non fosse giusto che tutti i Comuni facessero questo gesto simbolico, ma ricco di significato concreto per una persona che non è diventata solo un mito per ciò che ha dovuto passare in gioventù, ma per il senso che ha dato alla sua vita.
In questi giorni si parlerà tantissimo della Giornata contro la violenza sulle donne.
Ricorrenza giustissima, ovviamente, ma la Segre è andata oltre e si è fatta paladina delle lotte che riguardano il valore della libertà, del rispetto dell’essere umano, del diritto inalienabile alla vita e soprattutto il ripudio totale di qualsiasi forma di intolleranza, odio, discriminazione raziale, religiosa, sessuale.
Tornando al mio esempio, se San Benedetto che non è il mio paese, non ci sono nato, ci ho vissuto solo pochissimi anni, mi ha reso così orgoglioso di un simile gesto.
Come mi sentirei se Mola di Bari, città nella quale ho vissuto da sempre dovesse compiere lo stesso gesto?
E' una domanda che mi sono sempre fatto e che ha cominciato a farmi sorridere quando in città si è paventata tale possibilità.
Non è solo il fatto che io sia sempre stato un antifascista convinto a farmi gioire di tale ipotesi, ma sono state le lotte a cui facevo riferimento qualche rigo più su che più di una volta mi hanno fatto proferire le parole "non vedo l'ora".
Purtroppo a Mola nonostante in tanti chiedessero la concessione della cittadinanza, qualcosa si è inceppato durante il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto portare a tale decisione.
La gente che ha sempre sostenuto questa possibilità, però, non si è arresa ed oggi vediamo scorgere all'orizzonte di nuovo la possibilità che quel desiderio di tantissima gente possa realizzarsi.
Partirà, quindi, proprio in questi giorni la Petizione per la Cittadinanza onoraria del Comune di Mola di Bari alla Senatrice della Repubblica Italiana Liliana Segre.
Il tutto viene presentato ufficialmente con quanto segue:👇
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In data 21 novembre 2021, presso Palazzo Roberti alle ore 19:00. Il Comitato Promotore per il riconoscimento della cittadinanza onoraria del Comune di Mola alla senatrice Liliana Segre si riunirà per dare formalmente inizio alla raccolta firme per la petizione, affinché la proposta venga dibattuta in Consiglio comunale e approvata all’unanimità, al di là di qualsiasi orientamento politico o adesione partitica.
La Senatrice, nata a Milano l’11 settembre 1930, arrestata, incarcerata e poi trasferita nel campo di concentramento nazista di Auschwitz Birkenau a soli 14 anni, è una delle poche sopravvissute dello sterminio nazista ancora in vita. Con instancabile perseveranza testimonia quotidianamente non solo i drammi del suo vissuto ma soprattutto il grande insegnamento che ha tratto dalla sua tragica esperienza: il valore della libertà, del rispetto dell’essere umano, del diritto inalienabile alla vita e soprattutto il ripudio totale di qualsiasi forma di intolleranza, odio, discriminazione raziale, religiosa, sessuale.
Molti Comuni italiani hanno già assegnato la cittadinanza onoraria alla Senatrice e consegnato diversi titoli onorifici.
Riteniamo che anche il Comune di Mola debba unirsi a tale corrente, schierarsi per la difesa della libertà e dei diritti umani, manifestare la propria vicinanza e legame ai valori e alle azioni di tale illustre e valorosa donna, soprattutto in un periodo così delicato come quello che stiamo attraversando, in cui frequenti sono i rigurgiti di stampo fascista, gli atteggiamenti di intolleranza e violenza contro sedi sindacali e istituzionali.
Sarebbe controproducente temporeggiare ulteriormente.
L’esercizio delle libertà richiede gesti chiari atti a difenderla.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Comitato promotore “Segre cittadina di Mola”
ANGIULI LINO
ROTONDI NICOLA
ANNAMARIA FUMAI
LIEGGI MICHELE
FIORE LOZUPONE MATTEO
DEMONTE ELISABETTA
CALABRESE MICHELE
LIEGGI MARIA
CARRATA ALESSANDRO
GIANNI ROTONDI
SURICO RODOLFO
PESCE CATERINA
CACCURI ALESSANDRO
GRISETA VITO
LONGO VITO
VALENZANO DONATO
CANNONE ANDREANA ALESSIA
PADOVANO ILARIA
CATALANO MATTIA
PALLADINO MAURIZIO
SANTORO DOMENICA
TRICASE ANTONIO
PASCUCCI MARIA TERESA
DEFILIPPIS VINCENZO
CACCURI FABIO
VERGATTI ANTONIO
PASCUCCI VASCO GIUSEPPE
CRISTINO VINCENZO
SACCENTE GRAZIANA
CUSTODERO LUIGI
SPORTELLI PIETRO
BONAMASSA ANTONIO
PARENTE GIULIANO
ANELLI GIUSEPPE
VERGATTI LEONARDA VALENTINA
GAUDIUSO STEFANO
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