L'Agimus porta il 20 e 21 Novembre 2021 al Teatro Van Westerhout in Mola il Rigoletto.
🗓️Sabato 20 Novembre ore 20.45 -
🗓️Domenica 21 Novembre ore 19.30
📍Teatro Comunale Niccolò van Westerhout - Mola di Bari
RIGOLETTO
Musica di Giuseppe Verdi - Libretto di Francesco Maria Piave
Racconto di e con RICCARDO CANESSA
Personaggi e Interpreti:
Il Duca di Mantova – Cristóbal Campo Marin // Rigoletto – Pedro Carrillo // Gilda – Veronica Granatiero
Maddalena – Antonella Carpenito // Sparafucile – Pietro Toscano
SUONI DEL SUD CHAMBER ORCHESTRA
NICOLA MARASCO, direttore
I grandi titoli di repertorio rivisitati e proposti in un’originale allestimento.
Rivisitare qualcosa che era già stato molto innovativo all'epoca è un'operazione che può sembrare un impresa.
"Rigoletto è tante cose insieme: sprezzante buffone, uomo vendicativo, dolcissimo padre."
Viene scritto nella presentazione ufficiale che Seguirà questa mia introduzione. Spesso capita che i capolavori
siano "da 10" proprio quanto vengono osteggiato.
Il lavoro, centrato sulla drammatica e originale figura di un buffone di corte, fu inizialmente oggetto della censura austriaca.
Del resto non è una novità per "lo stesso seme".
Stessa sorte, infatti, era toccata nel 1832 al dramma originario Le Roi s'amuse, bloccato dalla censura e riproposto solo 50 anni dopo la prima.
Non è che questo tempo fu fatto passare in sordina per caso, tipo la giornata mondiale della posta, ma perché la rappresentazione non aveva una fragranza di fiordaliso, nel senso di benevolo con i potenti di allora.
Per tutto quel tempo il Rigoletto è rimasto rinchiuso al mondo esterno, tipo Gobbo di Notre Dame, non è che fosse andato a fare una vacanza a Riccione.
Per tornare in pista si è dovuto sottostare ad alcune costruzioni.
Non possiamo trattare l'argomento come un abuso o paragonarlo a qualcosa per la quale istituire una ricorrenza tipo Giornata contro la violenza sulle donne, però si è aggirato l'ostacolo in maniera abbastanza significativa.
Il dramma di Hugo non piacque né al pubblico né alla critica.
Erano descritte senza mezzi termini le dissolutezze della corte francese, con al centro il libertinaggio di Francesco I, re di Francia.
Nell'opera si arrivò al compromesso di far svolgere l'azione alla corte di Mantova, a quel tempo non più esistente, trasformando il re di Francia nel duca di Mantova.
Nella rappresentazione che andrà in scena a Mola, seguiremo le vicende di una figura psicologica complessa, che Riccardo Canessa porge al pubblico con un racconto interpuntato da arie, duetti e parti d’assieme.
Ecco come venfono presentate ufficialmente le serate:👇🏻
Dopo Carmen di Bizet e l’Elisir d’amore di Donizetti, l’Agìmus riprende i «Percorsi d’Opera» con Rigoletto, melodramma di Giuseppe Verdi su testo di Francesco Maria Piave che Riccardo Canessa, ideatore e voce recitante del progetto, propone in una versione da camera nella quale le musiche del Cigno di Busseto sono affidate alle voci di Cristobal Campi Marin (Il Duca di Mantova), Pedro Carrillo (Rigoletto), Veronica Granatiero (Gilda) e Antonella Carpenito (Maddalena), con Nicola Marasco sul podio della Suoni del Sud Chamber Orchestra.
Rigoletto è tante cose insieme: sprezzante buffone, uomo vendicativo, dolcissimo padre.
Insomma, una figura psicologica complessa, che Riccardo Canessa porge al pubblico con un racconto interpuntato da arie, duetti e parti d’assieme.
Tratta dal dramma storico di Victor Hugo Il re si diverte (Le roi s’amuse), Rigoletto è centrata sulla drammatica e originale figura di un buffone di corte che dà il titolo all’opera, mentre il protagonista del dramma di Hugo altri non era che il Re di Francia, diventato nel melodramma verdiano il sovrano di un regno (quello di Mantova) non più esistente, con lo scopo di non incorrere nella censura austriaca.
Infatti, Rigoletto esordì al Teatro La Fenice di Venezia, l’11 marzo 1851, dopo una serie di vicissitudini legate alle interdizioni degli occupanti, che ritenevano inaccettabile il ruolo negativo attribuito a un sovrano.
Ma Verdi, entusiasta della pièce di Hugo, riuscì a portare in scena il lavoro, incontrando in un primo momento più il favore del pubblico che quello della critica, disorientata dalla stravaganza del testo e da una drammaturgia che sancì la nascita di una nuova figura nel melodramma italiano, il baritono verdiano dal potente declamato, scolpito nella storia con la feroce invettiva «Cortigiani, vil razza dannata». Un j’accuse con cui Rigoletto si rivolge agli adulatori del Duca di Mantova, nelle cui braccia hanno consegnato sua figlia Gilda in un gioco sprezzante dei sentimenti e della vita umana.
📌BIGLIETTI
(posti numerati)
15 euro-
13 euro (ridotto over 65 anni)
10 euro (ridotto under 30 anni)
Gratuito (titolari AgìmusCard_sostenitore)
Gratuito (titolari AgìmusCard_sostenitore)
📍BOOKING
-Biglietteria online
https://www.associazionepadovano.it/acquisto/
-Bonus Cultura
Carta del Docente - 18app
Info e prenotazioni
📞368568412 - 3939935266
Richiesto green pass.
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