Il Trio Felix al Van Westerhout di Mola per l'Agimus Festival - 16 Ottobre 2021.
Un viaggio nei luoghi e nel tempo.
La linea di demarcazione tra un viaggio ed un sogno non è così netta nell'arte.
Una specie di Buena Vista Social Club, spesso è l'esempio migliore che possiamo fare per indicare chi organizza sempre delle chicche che possiamo osservare a 360°.
Quindi rimarremo sospesi in un limbo spostandoci nel tempo e deliziandoci con la musica che spazierà dal passato al presente e che abbraccerà la musica classica, ma anche quella resa famosa dal cinema, fino a sconfinare in quei capolavori che spesso definire popolari, non rende giustizia.
E così in un ideale "albo pretorio" che cataloga i suoni che dovrebbero già far parte della nostra cultura, ci "addormenteremo dalla realtà" e ci sveglieremo in una specie di sogno, pronti ad ascoltare quella "voce di chimera" che, probabilmente, non partirà da noi, ma che saremo pronti a renderla nostra.
Un terremoto di emozioni in un mondo che dovremmo ad essere pronti a portarci insieme al nostro risveglio e magari tutto ci sembrerà più da... 10.
Ecco, comunque,
La Presentazione:👇🏻
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SOGNANDO
TRIO FELIX
MARIELLA GERNONE, soprano – GIACOMO PIEPOLI, clarinetto – FLAVIO PECONIO, pianoforte
Musiche di Kreutzer, Bliss, Puccini, Horovitz, Morricone, Piazzolla, Di Capua, Cannio
Teatro Comunale Niccolò van Westerhout – Mola di Bari
Un programma ben congegnato deve offrire cose note e rivelazioni. Ed è quello che accade con l’impaginato del Trio Felix, formazione composta dal soprano Mariella Gernone, dal clarinettista Giacomo Piepoli e dal pianista Flavio Peconio, tutti musicisti pugliesi di grande talento. Basta scorrere i titoli e gli autori dei primi due pezzi per rendersi subito conto dell’impostazione. Si parte col tedesco Conradin Kreutzer (1780-1849), che fu maestro di cappella a Stoccarda e Donaueschingen oltre che direttore dei teatri Kärntnerthor e Josefstadt di Vienna, e poi a Parigi, Colonia e Magonza. Si ascolterà il suo Das Mühlrad ispirato a una poesia di Eichendorff in cui sono rappresentate le immagini della ruota di un mulino che gira all’infinito, l’anello di un amante spezzato per sempre, il desiderio del poeta di sfuggire alla vita e il silenzio del dolore. A seguire, la canzone The Ragwort del compositore britannico Arthur Bliss (1891-1975). Si tratta di un pezzo tratto dal ciclo di song Two Nursery Rhymes che l’autore dedicò a Leslie Heward, giovane e promettente compositore e direttore d’orchestra morto tragicamente a quarant’anni. Le cose più note sono rappresentate dalle celebri arie pucciniane Un bel dì vedremo da Madama Butterfly e l’aria di Mimì da La Bohème. Ma ci sono anche i temi per il cinema del grande Ennio Morricone, quelli scritti per C’era una volta il West e Giù la testa, e la tradizione partenopea con i classici I’ te vurria vasà di Eduardo Di Capua, ‘O surdato ‘nnammurato di Enrico Cannio e Reginella di Libero Bovio e Gaetano Lama. In programma anche la splendida e struggente Oblivion di Astor Piazzolla, il padre del «tango nuevo» del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita, e due pezzi di Joseph Horovitz, autore britannico di origini ebraiche, nato a Vienna nel 1926, ma emigrato da bambino in Inghilterra per sfuggire alla persecuzione nazista, del quale si ascolteranno il terzo movimento della Sonatina e Rag time.
OpenConcert
AZULEJOS TRIO
Rossana Quarato, flauto e flauto contralto
Giovanni Ottomano, sax contralto e sax soprano
Ines Dogan, pianoforte
Musiche di Peterson, Corea
Biglietti online su https://www.associazionepadovano.it/acquisto/.
Info e Prenotazioni 368.568412 – 393.9935266
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