"Il Postino di Riccione" libro di Giuseppe Rotondi in vendita su Amazon - parte dei proventi andranno alla "Lega del Filo d'oro"
.
Libro autobiografico nel quale potersi rispecchiare.
Spesso occorre mettere per iscritto i propri sentimenti, i propri stati d'animo.
E' una valvola di sfogo, ma può servire anche ad altri leggere delle esperienze di vita vissuta.
E' quello che ha fatto Giuseppe Rotondi, detto Platini dalle mie parti, che dopo tante esperienze lavorative più o meno fortunate, grazie ad un concorso vinto è diventato un portalettere di Poste Italiane.
E le formiche giù che corrono senza gurdarsi mai.
Il tempo ormai è senza limiti
L'aereo che spacca i cieli che tu non vedi"
(Audio 2)
Puoi partire da qualsiasi posto, nel caso dell'autore da Mola di Bari, lo stesso luogo nel quale abito io, senza sapere dove la vita ti porterà e quali lavori svolgerai e chi incontrerai sulla tua strada.
puoi arrivare a Bisceglie, Valenzano, San Benedetto, Ravenna, Mali, ecc....o nello specifico a Riccione.
Nel libro la vera vita dell'autore che ha dovuto lasciare la sua amata città natia per trasferirsi a svariati chilometri di distanza.
Ci troverete le sue prime giornate, difficili da affrontare, sia perchè fare il postino non è semplice come può apparire ai più ed anche perchè non è facile trovarsi tutto ad un tratto catapultato in una realtà completamente diversa rispetto a quella alla quale si era abituati.
Riccione di solito è descritta soprattutto come meta di vacanze ed anche se ci vai per lavoro, nello stereotipo più assoluto, significa che operi nel settore ristorazione o del divertimento.
Con una mia risposta "letteraria" potrei rispondere ... "Le Cose non sono mai quello che sembrano", ma comunque sono le giornate da postino ad essere protagoniste nell'opera scritta dall'autore molese.
La svolta nella storia e nella vita di Giuseppe Rotondi arriva grazie ad una serie di incontri avvenuti quasi per caso in giro per le strade della Riviera Romagnola.
L'incontro con alcune "Persone Speciali" hanno indelebilmente cambiato l'esistenza al portalettere che è passato da guardare la propria vita più con perplessità che altro, a ritenerla meravigliosa come nel famoso film con James Stewart protagonista.
Secondo Rotondi la sua storia da "Postino di Riccione" deve appartenere a tutti i colleghi d'Italia.
Ognuno la deve sentire propria, autentica ed originale.
E' da questa vicenda, infatti, che dapprima ha come protagonista la sofferenza e la solitudine che ha imparato ad apprezzare la vita fino in fondo, senza dimenticarsi mai della propria terra, quella Puglia che porta sempre nel cuore, insieme agli amici, a coloro che hanno teso una mano quando ce n'era bisogno o con coloro che ha trascorso momenti spensierati, come chi ha partecipato alle sue prime partite di calcio da ragazzino.
Certo, uno che viene chiamato Platini, almeno una Conference League avrebbe dovuto giocarla, ma la vita si dirige sempre in direzioni impreviste.
L'autore è molto riconoscente altresì a Riccione ed alla sua gente, ma lo è anche nei confronti di sua zia Tonia, di sua moglie e dei suoi suoceri che lo hanno sempre sostenuto negli anni difficili che poi hanno dato luogo a quelli che sono diventati "Strepitosi e pieni di voglia di vivere".
Giuseppe Rotondi ha sentito il bisogno di devolvere parte dei proventi di questo libro ai bambini della "Lega dei Filo d'Oro".
Commenti