Green pass, tra le sentenze anche quella Cedu: «Non viola i diritti dell’uomo»
Tra fake news di cause vinte dai no Vax e manifestazioni con Arresti, ci si avvicina al 15 Ottobre.
Quando è stato respinto il ricorso di 600 no vax francesi sembrava che la propensione all'incuria verso i provvedimenti sarebbe calata.
Sono stati tirati in ballo argomenti quali il diritto alla vita e il diritto al rispetto della vita privata (articoli 2 e 8 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo).
Era stato chiesto un pronunciamento con carattere d’urgenza.
Ma i tanti proclami sono sfociati in una irrimediabile sconfitta.
La Corte si pronuncia, però, su richieste d’urgenza solo nei casi in cui le persone siano esposte a un danno irreparabile e imminente.
Non è, ovviamente, stata ritenuta tale la scelta di non vaccinarsi.
Per i giudici, infatti, le persone non sono esposte a rischio irreparabile o imminente ed è stata questa la linea guida che si è continuata a perpetuare nei procedimenti successivi.
È bene sapere, inoltre, che in tutti i casi prevale sempre la tutela della salute pubblica, quindi è inutile riferirsi ad articoli delle varie Costituzioni, se poi non si ha il buon senso di leggere gli stessi fino alla fine.
La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha stabilito che il green pass e le norme per il contrasto al Covid non violano i diritti della persone.
La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha stabilito che il green pass e le norme per il contrasto al Covid non violano i diritti della persone.
La Corte non solo ha respinto il 29 agosto scorso una denuncia presentata da circa 600 vigili del fuoco francesi su posizioni no vax o comunque contrari alle limitazioni delle scelte individuali in materia di vaccinazioni introdotte nel loro Paese, ma ha tracciato la linea guida su tutti i provvedimenti simili in materia.
I vigili del fuoco avevano chiesto in particolare alla Corte di pronunciarsi su due quesiti: la sospensione dell’obbligo di vaccinazione per alcune categorie di lavoratori introdotto in agosto dalla Francia e le disposizioni che limitano il lavoro per le persone che non hanno voluto immunizzarsi contro il Covid.
La linea, quindi, rimane quella già espressa in altre sentenze sia nel passato, tipo quando lo scorso maggio da più parti si è ricorso contro il lockdown ritenuto illegittimo, riferendosi ad un procedimento celebrato in Romania.
Il Green pass è stato dichiarato legittimo ed in Italia diversi tribunali di primo grado hanno già respinto i ricorsi di medici e infermieri no vax che erano stati sospesi dal servizio, primi su tutti quelli a Belluno, Verona e Modena e quelli del Tar del Friuli Venezia Giulia.
Nonostante in Spagna le corti regionali non sembrino allineate, trovando, però, solo la "scusa" di irregolarità procedurali, il tutto lascia pensare che da
non ci dovrebbero essere problemi ed intoppi nel proseguire, per i Governi, con le modalità stabilite per rendere obbligatorio il Green pass per l'ultimo slancio verso l'ultima fase del piano vaccinale.
All'indomani della Giornata mondiale della posta, che ha celebrato le persone che hanno partecipato anche alla distribuzione dei vaccini, le notizie di cronaca italiana parlano di incidenti e ben 12 arresti durante le inutili manifestazioni no vax che perdono ulteriore credibilità vista la presenza dei vandali di Forza Nuova che come al solito si fanno riconoscere con il loro balordo modo, non dico tanto di fare, quanto proprio di essere.
Del ridicolo del quale si coprono i fascisti nel parlare di dittatura, non vorrei nemmeno parlare, ma è bene sempre sapere di che razza di gente stiamo parlando, quando ci riferiamo ad alcune manifestazioni.
Ovunque, da San Benedetto del Tronto, ad Arezzo, da Bisceglie a Ravenna, da Nord a Sud, nella nostra nazione ed all'estero, si discute sulla materia e social e mass media contribuiscono a fare anche tanta confusione.
Certo, questo non deve portare a pensare di essere a Cuba, sia nel senso del regime che in quello dell'amancipazione da esso.
Nelle scorse settimane sono circolate le voci di ricorsi vinti in Italia.
In realtà anche questa è una delle serie delle fake news.
Le voci, intanto, si riferiscono intanto ad una sentenza avvenuta prima dell'obbligo del Gree Pass ed in secondo luogo, la fattispecie differisce da quanto diffuso.
Insomma, alla fine, quando mancano pochi giorni al 15 Ottobre la situazione sembra molto più caotica di quello che in realtà è.
Le regole sono state stabilite ed anche se con molto ritardo, molti degli irriducibili si adegueranno.
Avrebbero potuto farlo subito, ma si sa...
È così, tanto rumore per nulla?
Commenti