G20 Concluso: Accordi ...limitati.
I leader delle principali economie del mondo in questi giorni sono riuniti a Roma per l'importante summit.
Magari non sarà neanche giusto dire che l'elefante ha partorito il topolino, ma quando si parla di qualcosa che impersona il concetto di halloween più della festa stessa, si ha la sensazione che quando si vogliono mettere i paletti, c'è qualcosa che non torna.
Spesso si dice che giornate tipo quella della posta o quella contro la violenza sulle donne, siano più una pratica per lavarsi, aimè, la coscienza che altro... e che le istituzioni pensano a cose che invece considerano più "concrete", ma, ammesso che questa formula possa essere presa per buona, mi sembra di aver capito che anche qui ci siano interessi considerati superiori.
Perchè dico questo?
Semplice, partiamo dal presupposto che lo scorso venerdì il Financial Times aveva scritto che il governo italiano guidato da Mario Draghi, che detiene la presidenza di turno del G20, avrebbe cercato di vincolare i leader del G20 a raggiungere la neutralità climatica.
In pratica un saldo zero di emissioni nette da raggiungere entro il 2050.
Sempre con la stessa scadenza si dovevano raggiungere i presupposti affinché si potesse portare l’aumento di temperatura globale medio al di sotto di 1,5 °C, come deciso a Parigi.
Si era quasi convinti che il leader italiano riuscisse anche ad ottenere un secondo obiettivo condiviso più concreto e vicino, come la riduzione del 30 per cento delle emissioni dovute al metano entro il 2030.
In realtà nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto.
In realtà nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto.
Alla fine da qui si è partiti e si è giunti al fatto che ci possa, invece, essere la possibilità di creare un fondo da 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare i paesi più poveri a contrastare il cambiamento climatico.
Detta così può sembrare un fallimento, si potrebbe pensare che sarebbe stato meglio che tanta "bella gente" sarebbe potuta andare a fare un po' di vacanze a Riccione Bisceglie, San Benedetto del Tronto, Ravenna, Bitritto, ecc., o, magari sarebbero potuti venire a Roma per vedere i giallorossi in Conference League.
Ad ogni modo un piccolo accordo sul contrasto al cambiamento climatico, che prevede di azzerare le emissioni nette genericamente attorno alla metà del secolo in corso, è stato raggiunto.
Ad ogni modo un piccolo accordo sul contrasto al cambiamento climatico, che prevede di azzerare le emissioni nette genericamente attorno alla metà del secolo in corso, è stato raggiunto.
Il testo definitivo è disponibile sul sito del governo italiano.
Esattamente 👉 Qui!
A dire il vero diversi rappresentanti delle varie nazioni hanno spinto per inserire nel documento finale un vincolo più stringente, cioè l’anno 2050, ma l’opposizione di altre, come la Cina, che si è prefissata da tempo l’obiettivo di azzerare le emissioni nette entro il 2060 è stata decisiva.
A dire il vero diversi rappresentanti delle varie nazioni hanno spinto per inserire nel documento finale un vincolo più stringente, cioè l’anno 2050, ma l’opposizione di altre, come la Cina, che si è prefissata da tempo l’obiettivo di azzerare le emissioni nette entro il 2060 è stata decisiva.
Già prima di questa giornata, comunque, si sapeva che sarebbe stato difficile raggiungere un accordo condiviso da tutti.
I leader continueranno comunque i negoziati alla COP26, l’annuale conferenza sul clima organizzata dall’ONU iniziata a Glasgow, in Scozia, domenica 31 ottobre.
Sempre in quella occasione è prevista la discussione circa l'impegno a limitare a 1,5°C l’aumento della temperatura media della Terra fino al 2030.
Per fare in modo che questo avvenga, le emissioni globali dovrebbero essere ridotte del 45 per cento.
Su tutti gli altri temi discussi, pandemia, ripresa economica e aumento dei prezzi dell’energia, ecc., il testo definitivo dell’accordo contiene impegni che potremmo definire generici.
Per fare in modo che questo avvenga, le emissioni globali dovrebbero essere ridotte del 45 per cento.
Su tutti gli altri temi discussi, pandemia, ripresa economica e aumento dei prezzi dell’energia, ecc., il testo definitivo dell’accordo contiene impegni che potremmo definire generici.
Non poteva, infine, mancare il riferimento alla nuova tassa globale sulle multinazionali, trovata qualche settimana fa e confermata dal G20.
Durante la Conferenza stampa al termine dei lavori il premier Mario Draghi si è detto, comunque soddisfatto attraverso queste parole :
«Questo vertice mi rende fiducioso sulle capacità che il G20 ha ritrovato di affrontare le sfide epocali»
Andiamo avanti e vediamo....
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