Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Il Palazzo Roberti è interamente di Proprietà del Comune di Mola di Bari, il progetto di gestione affidato alla Fondazione Fitzcarraldo.



E gli Scacciapiccioni..... Muti!

Quello che si è raggiunto grazie al passaggio di proprietà al Comune di Mola di Bari delle porzioni del Palazzo Roberti che erano ancora di proprietà dello Stato è stato definito dal Sindaco Giuseppe Colonna, un traguardo storico.

E' inutile che stia a ricordare che questo in realtà è un punto di partenza.
Tutti i cittadini si augurano che le amministrazioni presenti e future ne facciano buon uso.

Si tratta di due locali al piano terra che saranno utilizzati per servizi e funzioni a supporto degli operatori del territorio per la promozione del turismo nazionale e internazionale, anche tramite le attività che si organizzeranno all’interno del cortile dell’immobile, del palazzo e dell’intera città. 

L’idea di fondo è quella di dare pieno sviluppo alle potenzialità di attrazione turistico-culturale dell’edificio che si contraddistingue per maestosità e imponenza, tanto che popolarmente è conosciuto anche come “Palazzo delle Cento Camere”. 

Nella centralissima Piazza XX Settembre, posta a ridosso del borgo antico del Comune e nelle vicinanze del lungomare, l’edificio costruito nel 1770, sfoggia una facciata simmetrica in stile tardo-barocco, con al centro la loggia nobile che sovrasta il maestoso portone di gusto napoletano e dà accesso a un'ampia corte, sul quale si innesta lo scalone esterno che conduce ai piani superiori e al loggiato. 
Gli interni conservano pregevoli decorazioni pittoriche, tra le quali alcune tele dell’artista napoletano di fine Settecento Aniello D'Arminio. 

Il Programma di valorizzazione è tutto orientato ad assicurare nel tempo gli obiettivi di tutela bene di grande pregio attraverso attività dirette a garantirne la protezione e la conservazione mediante il riuso culturale.

In una ipotetica "Mancio TV" il sound sarebbe di quello dei grandi annunci che non devono sfociare, però, nella classica "'ncalcnat" alla molese.
Anche gli interlocutori dovranno essere di primo piano, senza stare tanto ad ascoltare chi si ritiene padrone della struttura solamente perchè ha messo davanti al nome dell'edificio la parola Comitato, come se questo fosse per forza sinonimo di pluralità di intenti.

"Mi sono permessa di essere ingenua (dimmi)
di essere qualcuno che non sono mai stata (mi incanta)
Ho bevuto un sorso e ho fatto un sogno
"
(Madonna)

Per fortuna il Comitato degli Scacciapiccioni, che più che un sogno è un incubo ... sembra svanito,
visto che ad una simile notizia è rimasto muto... 
No, non è in esilio a Cuba....
Forse si è offeso per non essere stato preso in considerazione?
Spero sia davvero così, anche se, si sa, c'è certa gente che cerca di riciclarsi ovunque e magari tornerà alla carica.

Già una volta il Palazzo è stato chiuso....
ed se n'è preso addirittura il merito....
.... ma quella è una vicenda che è costata la malcapitato un costoso caffè 
....e tanta rabbia repressa.
(come sempre)

...e va bene che ho scritto un libro dal titolo "Le Cose non sono mai quello che sembrano ©"
ma vantarsi dell'assurdo è il massimo.

Tornando a cose serie ed a personaggi qualificati, bisogna dire che l'intenzione dell'Amministrazione è quella di utilizzare anche le porzioni del Palazzo Roberti che erano ancora di proprietà dello Stato
per completare il programma di recupero e valorizzazione dello storico immobile attraverso il progetto di gestione affidato alla Fondazione Fitzcarraldo di Torino e l’adeguamento del progetto esecutivo.

Nei giorni scorsi sono state potenziate le interlocuzioni con la Soprintendenza di Belle Arti e la Regione Puglia per avanzare in questo percorso ritenuto essenziale per il potenziamento turistico e culturale della nostra città attraverso il coinvolgimento attivo della nostra comunità.

Spero si sia tracciato il solco più adeguato.


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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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