Mola, Dopo il Consiglio: Rimpasto effettuato ed Ufficializzato. Ecco la nuova Giunta Colonna.
Non c'è mai stata la reale intenzione di far cadere l'amministrazione.
Caduta?
Dimissioni?
Colonna, rifiuta l'offerta e va avanti.
Anche se dall'opposizione si contesta la modalità con la quale si sia gestita la crisi, praticamente "in famiglia", senza il dovuto iter che comprendeva le dimissioni e magari un coinvolgimento di tutte le forze politiche all'interno del Consiglio.
Durante l'ultimo Consiglio Comunale il primo cittadino ha ringraziato gli ex assessori ed ha sottolineato che è stato costretto al Rimpasto, visto che sono cambiati gli equilibri nelle forze politiche che compongono la maggioranza.
Io, se devo dire la verità
In tutta questa vicenda sono stato sempre convinto di tre punti fondamentali.
1) A prescindere da ogni Rimpasto, Nico Berlen sarebbe rimasto al suo posto. (ed ho spiegato in articoli precedenti gli ovvi motivi)
2) La questione ripercorre quasi in maniera identica le vicende che riguardarono l'amministrazione di Giangrazio Di Rutigliano
3) L'unica differenza è che non ho mai visto la reale volontà di far cadere l'amministrazione nonostante le minacce.
Per quanto riguarda la passata amministrazione, infatti, "il fuoco amico" (che poi tanto amico non era evidentemente) che affidò il paese al commissario prefettizio aveva come unico scopo, ad un certo punto, quello di cancellare il Sindaco; le richieste, specialmente verso la fine, si rivelarono solamente pretesti, ma la decisione di "staccare le macchine" era stata presa: Tanzi? Desilvio? Bufo? Non importa neanche dare un nome, o una serie di nomi ai colpevoli di tale Eutanasia, ma il destino apparve segnato irrimediabilmente nel periodo degli avvenimenti cruciali.
Questa volta l'iter è sembrato andare in parallelo.
Come ovvio, Nico Berlen riprende le stesse deleghe della prima giunta Colonna.
Ad ogni modo,
queste sono le deleghe degli Assessori:
Angelo Rotolo – Vice Sindaco e Assessore alla Città attrattiva (politiche culturali e turistiche, marketing territoriale), SUAP e Commercio, D.U.C., Servizi cimiteriali;
Nicola Berlen – Assessore alla Pianificazione territoriale e Qualità dell’Abitare, Mobilità sostenibile, Demanio, Opere pubbliche;
Elvira Tarsitano – Assessore alle Politiche Ambientali – Agricoltura e Pesca – Bioeconomia – Politiche Comunitarie;
Caterina Salamida – Assessore al Bilancio, Tributi e Programmazione Economico- Finanziaria, Patrimonio;
1) A prescindere da ogni Rimpasto, Nico Berlen sarebbe rimasto al suo posto. (ed ho spiegato in articoli precedenti gli ovvi motivi)
2) La questione ripercorre quasi in maniera identica le vicende che riguardarono l'amministrazione di Giangrazio Di Rutigliano
3) L'unica differenza è che non ho mai visto la reale volontà di far cadere l'amministrazione nonostante le minacce.
Per quanto riguarda la passata amministrazione, infatti, "il fuoco amico" (che poi tanto amico non era evidentemente) che affidò il paese al commissario prefettizio aveva come unico scopo, ad un certo punto, quello di cancellare il Sindaco; le richieste, specialmente verso la fine, si rivelarono solamente pretesti, ma la decisione di "staccare le macchine" era stata presa: Tanzi? Desilvio? Bufo? Non importa neanche dare un nome, o una serie di nomi ai colpevoli di tale Eutanasia, ma il destino apparve segnato irrimediabilmente nel periodo degli avvenimenti cruciali.
Questa volta l'iter è sembrato andare in parallelo.
I primi due consiglieri che dichiarano l'appoggio esterno, per un periodo, prima di uscire dalla maggioranza e un altro che comincia ad avere una serie di mal di pancia, di quelli che tante volte ha avuto il calciatore Zlatan Ibrahimovic.
Il tutto costringe la Giunta a numeri risicati che mettono in difficoltà Sindaco ed assessori che, nonostante un ottimismo ostentato, cominciano a fare i conti con il bisogno di non perdere il voticino che può fare la differenza, anche per la sopravvivenza stessa dell'Amministrazione.
Ora... Senza stare ad elencare tutte le problematiche accorse in questi mesi per spiegare la situazione nella quale si è dovuta muovere la Giunta, bastano due piccoli esempi degli ultimi giorni per dimostrare due cose:
1) C'era bisogno del Rimpasto per curare i mal di pancia e magari raccogliere il figliol prodigo... Anzi due... Che comunque a prescindere da tutto sono due voti in più.
2) Gli avvenimenti dimostrano come quei mal di pancia non fossero irreversibili in maniera assoluta.
Partiamo dal Consigliere Ungaro (o da chi spinge alle sue spalle).
Minaccia, minaccia, pretende il rimpasto, ma nonostante puntualmente non venga accontentato, quando c'è da votare per l'importante provvedimento in maniera di bilancio che provoca ufficialmente la crisi, non è che si presenta, vota contro e "fa cadere la Giunta".
Ma "Si gioca il Consiglio" come si fa quando si salta la scuola ed il risultato di pareggio dei voti, non fa passare il provvedimento, ma fa andare la partita ai tempi supplementari.
Adesso che è stato accontentato non può, anche se volesse, tirarsi indietro, quindi è ovvio che continuerà, almeno per il momento a far parte della maggioranza.
L'altro episodio è ancora più fresco e parliamo della prima convocazione del Consiglio Comunale che si è appena svolto in seconda convocazione.
La minoranza si presenta, la maggioranza no.
Se i Consiglieri Gallo e Sciannameo, ufficialmente fuori dalla maggioranza, si fossero presentati, ci sarebbe stato il numero legale per iniziare il Consiglio Comunale e se il Sindaco non avesse ufficializzato la nuova Giunta, sarebbero stati... Uccelli per diabetici.
Invece sappiamo che c'è stata addirittura l'offerta di un assessorato per i due consiglieri di Alleanza per Mola ed anche se non è stata accettata, a detta del Sindaco, questa rappresenta una sostanziale ripresa del rapporto di collaborazione.
Il Toto assessori che è andato avanti in questi giorni ha fornito a chiunque la possibilità di trarre personalissime conclusioni.
Ci sono stati diversi nomi che sono circolati ed altri che sono stati fatti intendere dal solito "ciarlatano del paesello", poi finalmente sono arrivate le notizie veramente probabili, poi possibili.. e poi vere quando il sindaco Giuseppe Colonna, con decreto sindacale nr. 10 del 18.08.2021, ha nominato ufficialmente la nuova giunta comunale.
Il tutto poi è stato ufficializzato nell'aula Consigliare.
Come ovvio, Nico Berlen riprende le stesse deleghe della prima giunta Colonna.
Le novità hanno i nomi dei candidati nella Lista "La Voce" alle amministrative: Angelo Rotolo che sarà anche il nuovo vicesindaco e Caterina Salamida.
A questi si uniscono Domenica Dituri ed Elvira Tarsitano, commissario della sezione Pd.
A questo proposito il PD molese ha diffuso un comunicato, già prima dello svolgimento del Consiglio Comunale, con il quale prende le distanze dai vaneggiamenti dei "soliti ciarlatani del paesello", dichiarando che non c'è nessuna entrata ufficiale del Partito Democratico nella Giunta Colonna, anzi ribadendo che il partito non ha proprio partecipato alla scorsa competizione elettorale e che è ripartito da poco, con un rinnovamento strutturale che punta più al futuro che al presente, amministrativamente parlando.
Ad ogni modo,
queste sono le deleghe degli Assessori:
Angelo Rotolo – Vice Sindaco e Assessore alla Città attrattiva (politiche culturali e turistiche, marketing territoriale), SUAP e Commercio, D.U.C., Servizi cimiteriali;
Nicola Berlen – Assessore alla Pianificazione territoriale e Qualità dell’Abitare, Mobilità sostenibile, Demanio, Opere pubbliche;
Elvira Tarsitano – Assessore alle Politiche Ambientali – Agricoltura e Pesca – Bioeconomia – Politiche Comunitarie;
Caterina Salamida – Assessore al Bilancio, Tributi e Programmazione Economico- Finanziaria, Patrimonio;
Domenica Dituri – Assessore alla Città solidale e inclusiva (servizi alla persona, inclusione sociale, contrasto alla povertà) – Pubblica Istruzione – Politiche abitative.
Dai banchi della minoranza si sono alzate critiche nei confronti dell'Amministrazione a 360° su tutti gli argomenti dibattuti da mesi.
Lo stato del paese, la questione Pug, ecc... ogni argomento è stato messo in campo per dimostrare che la crisi è stata la logica conseguenza.
Per contro, invece dall'amministrazione è stata negata una crisi vera e propria, ma la necessità di una ripartenza con più slancio.
Dalle parti di "Cantiere Civico", insomma, si vuol trasmettere una sorta di messaggio tranquillizzante circa la tenuta dell'Amministrazione.
Come a dire che non tutti i mali vengono per nuocere.
Che si possa ritenere una bugia o meno lo vedremo col passare del tempo, se si allungherà il naso alla Pinocchio, saremo al punto di partenza, se si dimostrerà la verità, si allungherà la vita dell'Amministrazione.
Ovviamente in questi casi, le forze politiche in campo tirano anche l'acqua al proprio mulino.
"Tutti parlano di giochi di squadra, ma c'è solo individualismo fra i politici e fra la gente: la tv ci sta abituando a pensare ognuno per sé."
(Adriano Celentano)
Non è che basti gridare "We are Mola" per sentirci per forza diversi nel nostro microcosmo.
Certo, sarebbe meglio discutere il tutto in un clima da San Patrizio, forse.... Ma è l'essenza delle cose ad essere importante, non tanto la forma.
PRC Mola si espone per ribadire di essere favorevole alla ripartenza, altri non prendono posizione.
A prescindere da come ognuno la possa pensare, però, una cosa è certa ed ovvia.
Se la Giunta farà bene sarà meglio per tutti, se farà male, tutti avremo delle conseguenze.
In bocca al lupo a tutti, allora....
Commenti