La Scomparsa di Gino Strada, qualcosa che non ci può lasciare e non ci può far essere ...indifferenti
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Il must di Gino Strada è sempre stato tremendamente ovvio....
"Se osservi la vita da un lettino operatorio sul quale passano le vittime delle bombe a grappolo le tue prospettive cambiano... Non si può essere neutrali".
«È impossibile essere neutrali»
Il must di Gino Strada è sempre stato tremendamente ovvio....
"Se osservi la vita da un lettino operatorio sul quale passano le vittime delle bombe a grappolo le tue prospettive cambiano... Non si può essere neutrali".
Anche essere tremendamente dispiaciuti per la triste dipartita e scrivere qualcosa, come sto facendo in questo momento, può essere considerato tremendamente ovvio, ma non è detto che per questo non bisogna farlo o che non si provi stima ed ammirazione per una persona ed un personaggio del genere.
Per parlare di diritti civili con lui non c'era nemmeno bisogno di citare i vari ddl Zan o Cirinnà, lui curava ed aiutava le persone, in quanto tali, come dovrebbe sempre essere in ogni ambito sociale.
Coppa Italia, Copa America? Lui amava il Bridge, soprattutto, ma lasciava tutto per aiutare il prossimo.
Nel maggio del ’94, molti, me compreso, ricordano il countdown per aspettare la data dello storico concerto dei Pink Floyd a Roma, il "Division Bell world tour" che poi diventerà l'album live "Pulse".
Altri invece fondavano Emergency, associazione umanitaria che vuole garantire cure mediche e chirurgiche gratuite e di qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà.
Si, perchè possiamo narrare di innumerevoli argomenti attorno a quest'uomo.
Una specie di supereroe senza mantello che vinse il Premio Right Livelihood, quello considerato come il Nobel alternativo.
Attivista del movimento studentesco, personaggio pubblico, scrittore, anima di una Ong che è intervenuta dal 1994 in 18 Paesi del mondo, ma soprattutto, non dimentichiamolo mai, era un bravissimo chirurgo che ha trascorso la sua esistenza a salvare la vita degli altri.
Ad ogni anniversario di Emergency diceva di sognare il giorno in cui non ci sarebbe più stato bisogno di loro.
Purtroppo questo non si è, vorrei dire ancora, realizzato.
Il lavoro di Gino Strada ed i suoi chirurghi è stato incessante, sul campo, certo, ma anche nelle prese di posizione e nella diffusione di notizie troppo spesso censurate dai canali ufficiali.
E' stato fonte di ispirazione per gli artisti che si sono infatti schierati al suo fianco.
Esempi? Beh, facile, basta accennare "Il mio nome è mai più"...
Jovanotti, Ligabue e Piero Pelù destinano alla sua Ong, infatti, i proventi del loro singolo contro la guerra.
O ricordare un episodio che vede protagonista Gino Paoli che gli fa da testimonial e al concerto lo vuole sul palco: «Io ti aiuto ma tu canti».
Emergency ha curato 11 milioni di persone.
E Gino Strada ricordava sempre che oltre il 90% dei feriti nei conflitti sparsi per il mondo sono civili, spesso bambini.
Era malato di cuore, quasi il colmo per una persona ... di cuore.
Nel maggio del ’94, molti, me compreso, ricordano il countdown per aspettare la data dello storico concerto dei Pink Floyd a Roma, il "Division Bell world tour" che poi diventerà l'album live "Pulse".
Altri invece fondavano Emergency, associazione umanitaria che vuole garantire cure mediche e chirurgiche gratuite e di qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà.
Si, perchè possiamo narrare di innumerevoli argomenti attorno a quest'uomo.
Una specie di supereroe senza mantello che vinse il Premio Right Livelihood, quello considerato come il Nobel alternativo.
Attivista del movimento studentesco, personaggio pubblico, scrittore, anima di una Ong che è intervenuta dal 1994 in 18 Paesi del mondo, ma soprattutto, non dimentichiamolo mai, era un bravissimo chirurgo che ha trascorso la sua esistenza a salvare la vita degli altri.
Ad ogni anniversario di Emergency diceva di sognare il giorno in cui non ci sarebbe più stato bisogno di loro.
Purtroppo questo non si è, vorrei dire ancora, realizzato.
Il lavoro di Gino Strada ed i suoi chirurghi è stato incessante, sul campo, certo, ma anche nelle prese di posizione e nella diffusione di notizie troppo spesso censurate dai canali ufficiali.
E' stato fonte di ispirazione per gli artisti che si sono infatti schierati al suo fianco.
Esempi? Beh, facile, basta accennare "Il mio nome è mai più"...
Jovanotti, Ligabue e Piero Pelù destinano alla sua Ong, infatti, i proventi del loro singolo contro la guerra.
O ricordare un episodio che vede protagonista Gino Paoli che gli fa da testimonial e al concerto lo vuole sul palco: «Io ti aiuto ma tu canti».
Emergency ha curato 11 milioni di persone.
E Gino Strada ricordava sempre che oltre il 90% dei feriti nei conflitti sparsi per il mondo sono civili, spesso bambini.
Era malato di cuore, quasi il colmo per una persona ... di cuore.
Purtroppo si è fermato ieri in Normandia .
Aveva 73 anni.
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