"Europa Uniendo Jòvenes" sperando sia solo l'inizio.
L'avventura dei nostri giovani molesi nell’ambito del progetto “Europa Uniendo Jóvenes”, finanziato dal programma Erasmus Plus) giunge al termine.
Dal 22 al 29 luglio 2021 in Spagna (el Spinar, Segovia) c'è stata un'esperienza fuori dal comune in tutti i sensi.
Il Sindaco di Mola di Bari Giuseppe Colonna salutò così la spedizione molese:👇🏻
"Stamane ho portato il mio saluto assieme a quello del Responsabile del Settore Servizi Sociali Mauro La Grasta ed ho detto loro che questo viaggio rappresenta tanto per la nostra città perchè finalmente (ma sempre in sicurezza) si riparte e si ritorna ad allargare gli orizzonti.
I nostri giovani sono quelli che hanno patito maggiormente le restrizioni e finalmente a Mola tornano gli scambi giovanili, dopo i successi degli anni scorsi grazie soprattutto all'Associazione Sportello ELP, pioniera in questo ambito ed attuatore del gemellaggio avvenuto tra Mola e Pedrajas de San Esteban, una cui delegazione accoglierà i nostri ragazzi oggi.
Grazie a tutti i giovani ed ai genitori che hanno risposto con entusiasmo a questa iniziativa e mi auguro ci possano esserci presto tante altre occasioni di scambio.
Un particolare ringraziamento all' Associazione Tuttinscena che ha risposto all'Avviso Pubblico del Comune di Mola di Bari e che ha assunto con grande professionalità il ruolo di partner del progetto"
È andato tutto bene....
Dopo lo stop forzato dello scorso anno a causa del Covid, non si poteva rimanere fossilizzati entro il proprio ambito.
Va bene parlare del comitato dei residenti della piazza, per esempio, ma esiste tutto un mondo che ci è stato tenuto nascosto, specialmente in questo periodo.
il Comune di Pedrajas de San Esteban, attraverso il Consiglio dei Giovani, ha ripreso con grande entusiasmo la celebrazione di un nuovo scambio giovanile europeo.
Non si può ancora correre come in un inseguimento della serie Cobra 11, o sognare di essere tutti ammassati durante un concerto dei Coldplay, ma anche se non vale mai, per me la formula che non tutti i mali vengono per nuocere, questa opportunità la possiamo considerare un'incursione alla Marchisio.
In questi giorni 53 giovani di Pedrajas de San Esteban, l'Associazione Tuttinscena Cultura e Spettacolo di Mola di Bari, in Italia, e il collettivo Gildia Miłośników Nauki di Rzeszów, in Polonia, si sono dati appuntamento all'ostello della gioventù della cittadina di Segovian di El Espinar per sviluppare le attività incluse nel progetto "L'Europa che unisce i giovani".
Il progetto, come suggerisce il nome, cerca di unire le persone, a partire dai giovani che vi partecipano, e mira a diffondere il suo messaggio in tutta Europa.
«La non esclusione è necessaria per una convivenza pacifica ricca di cultura, di esperienze e di esperienze personali. Siamo tutti diversi e dobbiamo considerarlo una ricchezza. Tutti possiamo imparare da tutti, condividere, aiutare, accogliere, abbracciare e collaborare"
E questo il messaggio degli organizzatori.
L'idea del progetto nasce dalla formazione ottenuta da un corso presso l'Istituto Giovanile Spagnolo sul "discorso dell'odio" e dall'analisi della realtà circa l'alto grado di esclusione che circonda i giovani nel proprio ambiente per mancanza di empatia e ignoranza culturale.
La soluzione potrebbe essere: "conoscere altre realtà, comprenderle e di conseguenza arricchirsi, scommettendo sull'interculturalità e confidando che il suo scopo si estenda al resto della cittadinanza".
Come affermato dai coordinatori dei tre Paesi partecipanti a questo incontro, la loro intenzione è "essere parte attiva della società europea, non semplici osservatori".
Durante questi giorni di convivenza c'è stata la possibilità di poter interloquire con persone e personalità di diverse idee politiche e religioni, ad esempio.
I giovani hanno partecipato a diverse attività, come realizzare murales della cultura tradizionale e della storia di ogni paese, dibattiti, laboratori o tavole rotonde.
Le visite a Madrid, Segovia e Ávila, sino state doverose.
Alla fine il concetto per tutti è stato più o meno questo:👇🏻
“Siamo giovani europei e non vogliamo stare a guardare. Le nostre idee possono aiutare a migliorare il mondo. Vogliamo un'Europa migliore, un'Europa che unisca i giovani».
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