Sciopero Nazionale Raccolta rifiuti, solo il 30 Giugno. Disagi, ma lo sciopero è questo ed è un diritto.
Nel giro di 24 ore tutto tornerà alla normalità.
È stata alta l'adesione allo sciopero generale, proclamato dalle segreterie nazionali dei sindacati Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil-trasporti e Fiadel, dei lavoratori cui si applicano i Ccnl (contratti collettivi nazionali di lavoro) Utilitalia e Fise-Assombiente.
Garantiti i servizi pubblici minimi indispensabili ai sensi dell’art.2 della legge 146/1990, ovvero: la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani ed assimilati pertinenti a hub vaccinali, mense pubbliche e private di enti assistenziali, ospedali, case di cura, comunità terapeutiche, rsa, centri di accoglienza, orfanotrofi, stazioni ferroviarie, aeroportuali, caserme, carceri; pulizia dei mercati e delle aree di sosta attrezzate e di interesse turistico museale dei centri storici, ma comunque il disagio c'è stato.
Indetto contro le modifiche al Codice degli appalti affinché il Governo ed il Parlamento intervenga urgentemente con una modifica dell'articolo 177.
Stando così le cose, a partire dal primo gennaio 2022, le aziende concessionarie di appalti pubblici e privati saranno obbligate ad esternalizzare l'80% di tutte le attività, con una ricaduta sia sulla qualità dei servizi pubblici resi alle comunità locali, sia minando i livelli occupazionali e con un abbassamento delle garanzie contrattuali ai lavoratori del settore.
Le aziende e i Comuni hanno invitato gli utenti a non depositare i rifiuti come da calendario, ma effettivamente in pochi erano a conoscenza della protesta.
Sui social immancabili sino state le polemiche fomentare da i soliti "diffusori di odio" che hanno sparato nel mucchio prendendola con istituzioni locali e lavoratori.
Premesso che Giovedì 1 luglio tutti i servizi riprenderanno regolarmente, bisogna dire che sono stati presi di mira sia chi protestava per la propria causa e sia chi nulla aveva a che vedere con la vicenda.
Probabilmente non c'è stata una comunicazione adeguata, ma è anche vero che risulterebbe una comunicazione tardiva che ha fatto in modo che la popolazione fosse potuta essere avvisata in maniera consona.
Ora, senza andare a scomodare citazioni alla Fidel Castro, o dichiarazioni alla "family day" bisogna dire che lo sciopero è un diritto inalienabile riconosciuto dalle leggi del nostro Stato.
Facile citare Fabrizio de Andrè, Eugenio Finardi, Elisa o qualsiasi altro artista quando poi non si vuol riconoscere ad una categoria la propria protesta.
Si sa è eternamente riconosciuto che la gente si finge tollerante, ma poi si comporta come in una commedia di Eduardo Scarpetta, o Eduardo de Filippo, blaterando di falsi ecovillaggi e prendendo in prestito sigle come il dup, o concetti come il disavanzo, per giustificare le proprie reazioni.
I disagi devono esserci, altrimenti dello sciopero non se ne accorge nessuno e passa nel dimenticatoio più velocemente di un inseguimento alla Cobra 11.
In definitiva il fastidio è già finito perché in 24 ore si tornerà alla normalità.
Poi... se alcune realtà sono sempre critiche, beh questo è strutturale e non è colpa dello sciopero, ma quello è un altro discorso...
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