Mola, Di Rutigliano: Ecco perchè siamo usciti dall'Aula mentre l’assessore Vincesilao leggeva la relazione sul Rendiconto
Il consigliere comunale Giangrazio Di Rutigliano spiega perchè sia lui che il resto della minoranza hanno abbandonato il Consiglio Comunale, non partecipando alla discussione ed al voto circa il bilancio consuntivo 2020.
Qualcuno potrebbe dire: "Siamo alle solite"
si discute di qualcosa di importante e la minoranza se ne va.
Spesso diventa incomprensibile un atteggiamento del genere, specialmente per chi non è addentrato nella partecipazione politica.
Probabilmente accade la stessa cosa in
Turchia, Slovacchia, Polonia, Macedonia, Ungheria, Svizzera, Scozia, Galles, Finlandia, Ucraina, Austria, ecc....
ma, si sa, ce ne può fregare relativamente, visto che è qui che si decidono le cose che ci possono riguardare più da vicino.
Qui dove, per certi versi, il Gruppo Sanguigno è lo stesso e si decide del nostro futuro; non si tratta, infatti di un avvenimento sportivo come potrebbe essere il Gran Premio di Monza.
Giangrazio Di Rutigliano ha cercato di spiegare la situazione in seno alla Giunta e di conseguenza il perchè di un simile atteggiamento in Consiglio Comunale, affidando agli organi di stampa
la nota seguente:👇
All’indomani del Consiglio comunale del 16 giugno per approvare il Bilancio Consultivo mi sono state rivolte dai cittadini due precise domande: “Perché siete usciti dall’Aula consiliare mentre l’assessore Vincesilao leggeva la relazione sul Rendiconto?” e ancora “Perché non avete avviato alcun dibattito prima del voto sul Rendiconto?”
La scelta dei consiglieri di minoranza è evidente che non è passata inosservata ai cittadini che seguono il consiglio comunale.
La scelta di aderire a questa forma di manifestazione personalmente scaturisce a seguito della mozione di sfiducia presentata nei confronti dell’assessore Vincesilao che ha visto il voto favorevole di ben otto consiglieri di minoranza contro i nove (sindaco compreso) della maggioranza stante a significare che la sfiducia per l’operato politico e amministrativo era ampiamente condivisa e pertanto il sindaco bene avrebbe fatto a tenerne in debita considerazione valutando l’opportunità di un cambio in seno alla Giunta per ritrovare un possibile punto di dialogo e confronto fra le forze politiche presenti in Consiglio sui temi più sensibili per il paese.
Più volte sono stati evidenziati all’assessore Vincesilao, al Sindaco e all’intero Consiglio comunale i diversi episodi che permettevano di rilevare una inadeguata gestione delle competenze affidate all’assessore al Bilancio e successivamente anche richiamate nella mozione, ma mai è scaturito un segnale di attenzione e di voler cambiare rotta.
Quindi visto il perdurare della situazione, come estremo tentativo di dare una scossa a questo sistema impaludato e stagnate evidente anche nella gestione dell’attività quotidiana nella cura del paese, ho ritenuto opportuno passare dalle parole ad azioni che se pur non cambiano nulla nella sostanza ma devono far riflettere sul piano politico.
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All’indomani del Consiglio comunale del 16 giugno per approvare il Bilancio Consultivo mi sono state rivolte dai cittadini due precise domande: “Perché siete usciti dall’Aula consiliare mentre l’assessore Vincesilao leggeva la relazione sul Rendiconto?” e ancora “Perché non avete avviato alcun dibattito prima del voto sul Rendiconto?”
La scelta dei consiglieri di minoranza è evidente che non è passata inosservata ai cittadini che seguono il consiglio comunale.
La scelta di aderire a questa forma di manifestazione personalmente scaturisce a seguito della mozione di sfiducia presentata nei confronti dell’assessore Vincesilao che ha visto il voto favorevole di ben otto consiglieri di minoranza contro i nove (sindaco compreso) della maggioranza stante a significare che la sfiducia per l’operato politico e amministrativo era ampiamente condivisa e pertanto il sindaco bene avrebbe fatto a tenerne in debita considerazione valutando l’opportunità di un cambio in seno alla Giunta per ritrovare un possibile punto di dialogo e confronto fra le forze politiche presenti in Consiglio sui temi più sensibili per il paese.
Più volte sono stati evidenziati all’assessore Vincesilao, al Sindaco e all’intero Consiglio comunale i diversi episodi che permettevano di rilevare una inadeguata gestione delle competenze affidate all’assessore al Bilancio e successivamente anche richiamate nella mozione, ma mai è scaturito un segnale di attenzione e di voler cambiare rotta.
Quindi visto il perdurare della situazione, come estremo tentativo di dare una scossa a questo sistema impaludato e stagnate evidente anche nella gestione dell’attività quotidiana nella cura del paese, ho ritenuto opportuno passare dalle parole ad azioni che se pur non cambiano nulla nella sostanza ma devono far riflettere sul piano politico.
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