Di Rutigliano e Progetto Mola: Basta Martucci definitivamente.
L'INCUBO DELLA RIAPERTURA DELLA DISCARICA MARTUCCI TORNA PREPOTENTEMENTE ALLA RIBALTA DELLA CRONACA POLITICO AMMINISTRATIVA LOCALE E REGIONALE. ANCORA UNA VOLTA LA REGIONE, SORDA ALLE SACROSANTE RAGIONI DEI TERRITORI COINVOLTI DIRETTAMENTE DAI DISASTRI AMBIENTALI E SANITARI, PUNTA ALLA RIAPERTURA DELLE VASCHE DI RACCOLTA.
LE MOTIVAZIONI ADDOTTE DALLA
REGIONE A SOSTEGNO DI QUESTA SCIAGURATA SOLUZIONE SONO LA NECESSITÀ DI
APPROVARE IL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI ENTRO IL 30 DICEMBRE 2021 PENA LA
PERDITA DEI FINANZIAMENTI EUROPEI DEL PNRR NAZIONALE.
Quindi una nuova emergenza? No, è
sempre la stessa! La questione da anni è sempre la chiusura o riapertura del
sito di discarica in contrada Martucci e quando si parla di emergenza la
fregatura è dietro l’angolo poiché in nome dell’emergenza si autorizza ciò che
normalmente non sarebbe autorizzabile. Vien da pensare che possa esserci una
volontà precisa nel restare inadempienti per tanto tempo, così da "creare
l'emergenza" e agire come più è comodo...
Solo che questa volta l’emergenza
per la regione Puglia è dettata dalla necessità di non fare una figuraccia,
ovvero di perdere i fondi strutturali europei del Recovey Fund (regolati dal
PNNR - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) spettanti al nostro Paese.
Infatti, non parteciperanno ai
fondi europei le regioni che non avranno approvato il Piano Regionale Gestione
Rifiuti Urbani (PRGRU) entro il 31 dicembre 2021, e tra queste regioni vi è la
Regione Puglia. L’approvazione del PRGRU è questione nota da tempo, così come
lo è la richiesta degli amministratori dei comuni e dei cittadini delle
comunità di Mola, Conversano, Polignano e Rutigliano di stralciare il sito
della discarica Martucci proprio dal Piano regionale dei rifiuti. Così come è
anche nota da tempo la promessa dei rappresentanti istituzionali regionali di
percorrere la definitiva chiusura del sito in questione. Allo stesso modo è
nota da tempo la necessità di approvare il Piano regionale dei rifiuti, ma
tant’è che il silenzio di tanti mesi è ora rotto dall’emergenza di approvare il
Piano in questione ed ovviamente per approvarlo vanno riattivate le “vasche”
denominate A e B (leggasi discariche) e dello stralcio neanche a parlarne.
Scontato che ora la Regione Puglia voglia correre ai ripari e in nome dell’emergenza
(prima fregatura) chiede di dialogare (seconda fregatura). La richiesta della
Regione di dialogare non promette nulla di buono poiché ogni qualvolta ha
chiesto ai comuni di dialogare in nome della collaborazione istituzionale, il
paese di Mola ci ha rimesso. Valgono ad esempio le ultime richieste di dialogo
e collaborazione: a fronte della chiusura del “Punto di Primo Intervento”: ci
veniva promesso a suon di tromba l’apertura di un “Ambulatorio Infermieristico”
(tanto da intitolarlo ad un compianto illustre concittadino) ma dal punto di
vista sanitario era meno di quanto andavamo a cedere. Sempre in nome del
dialogo la Regione Puglia recentemente ci ha rifilato una nuova bretella
stradale che porterà uno sfregio perenne al nostro territorio agricolo e ambientale
senza nessun vantaggio. Ora con queste
premesse com’è possibile fidarsi della richiesta della Regione Puglia di
avviare un dialogo in nome dell’emergenza?
NOI NON CI STIAMO!!! Quindi, con determinazione e fermezza,
confermiamo che NESSUN TENTENNAMENTO È CONSENTITO: LA DISCARICA MARTUCCI VA
CHIUSA DEFINITIVAMENTE! ORA E PER SEMPRE. LA REGIONE PUGLIA SI ASSUMA LE
PROPRIE RESPONSABILITÀ ED UTILIZZI QUESTO SCARSO TEMPO PER INDIVIDUARE UN ALTRO
SITO POICHÉ DOPO 37 ANNI IL NOSTRO PAESE HA GIÀ DATO TANTO ALL’INTERA CITTÀ
METROPOLITANA.
Commenti