Tutti A Favore della Pace, Il Papa la invoca ed anche gli ebraici sfoggiano i cartelli "Not in my name".

Alle parole, però, devono seguire i fatti.

E' vero, la coscienza globale è insorta ed almeno questa volta l'indifferenza non ha trionfato.

"Sai quanto ho bisogno di te
ma tu non mi hai mai nemmeno visto, vero?"
(Colplay)

Migliaia di persone sono scese in strada negli Stati Uniti e in Canada per manifestare solidarietà al popolo palestinese. 

Si scende in piazza di questi tempi per il ddl Zan e la Guerra .... insomma contro ogni tipo di violenza.

Nonostante da San Nicola a San Patrizio, nessuno abbia parlato di santi, è ovvio che la Chiesa abbia fatto sentire la sua voce più importante.

Papa Francesco alla recita del Regina Caeli ha rivolto un appello affinché terminino gli scontri in Terra Santa fra israeliani e palestinesi.

In particolare sono stati gradite le parole durante la messa in San Pietro per la comunità dei fedeli del Myanmar.

"Mi chiedo: l'odio e la vendetta dove porteranno? Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l'altro? 

In nome di Dio, faccio appello alla calma, e a chi ne ha la responsabilità di far cessare il frastuono delle armi, di percorrere l'avvio della pace, anche con l'aiuto della comunità internazionale". 
Preghiamo perché possano trovare la strada del dialogo e del perdono.
Oggi voglio portare sull'altare del Signore le sofferenze del vostro popolo e pregare con voi perché Dio converta i cuori di tutti alla pace.
La preghiera di Gesù ci aiuti a custodire la fede anche nei momenti difficili, a essere costruttori di unità, a rischiare la vita per la verità del Vangelo.

Dove c'è guerra, violenza, odio, essere fedeli al Vangelo e artigiani di pace significa impegnarsi, anche attraverso le scelte sociali e politiche, rischiando la vita".

A prescindere da ciò da New York a Los Angeles, da Boston a Chicago, passando per Washington e Montreal, ci sono stati tanti cortei in diverse città al grido di 'Palestina libera', 'Libertà per Gaza', 'Basta apartheid'.

Il desiderio è che ci sia altrettanto clamore per altre manifestazioni che si potranno svolgere, per esempio a Fasano; Firenze, Danimarca, Rep. Ceca, portogallo, Parma, Olanda, Molfetta, ecc.... in tutti i paesi e nazioni del mondo.

E soprattutto che questo serva a fare in modo che di di dovere intervenga tempestivamente.

Significativo, inoltre il fatto che molti sono stati anche i manifestanti di religione ebraica critici del governo Netanyahu con i cartelli 'Not in my name'.