Non c'è pace per Astrazeneca, l'Europa non rinnova il contratto con il vaccino più economico. Previsto l'inizio del certificato Green.
"Digital Green Certificate operativo entro fine giugno"
La Commissione europea non ha rinnovato il suo contratto per i vaccini anti-covid sviluppati da AstraZeneca oltre la scadenza dell'attuale contratto, prevista alla fine di giugno.
Crolla il 'Paradise"come quello cantato dai Coldplay, sfogliando nervosamente una speciale giornata del libro del quale già pregustavamo l' ultima pagina, magari con una bella schitarrate dei Macalevi per festeggiare?
Non potremo più dedicarci totalmente e nell'immediato ad argomenti tipo il ddl Zan o ad altri più frivoli come Qatar 2022?
Dovremo rivolgerci a San Nicola o San Patrizio se abbiamo ricevuto una dose di AstraZeneca?
Allora avevano ragione Rep. Ceca, Olanda e Portogallo con la loro ostruzione al vaccino in questione?
Nulla di tutto questo!
I timori sono infondati in quei posti, come, per esempio a Fasano, Valenzano, Parma, ecc...
Lo ha dichiarato il Commissario al commercio interno europeo Thierry Breton su France Inter:👇🏻
"Non abbiamo rinnovato l'ordine dopo giugno. Vedremo cosa succederà".
C'è da dire subito che questa è una decisione momentanea e che ha risvolti puramente contrattuali e burocratici ed economici.
Contro l'azienda anglo svedese, infatti, nelle scorse settimane è stata avviata una causa legale per inadempienza del contratto.
Breton non ha espresso critiche nei confronti dell'efficacia o su eventuali controindicazioni, questo è sempre bene tenerlo presente per evitare una nuova psicosi verso questo siero che ha già creato non pochi intoppi alla macchina vaccinali.
Anzi le dichiarazioni vanno nella direzione opposta:👇🏻
"un vaccino molto interessante e molto buono, per le condizioni logistiche e le temperature alle quali può essere conservato"
Dal punto di vista medico sanitario chi sarà sottoposto alla vaccinazione con AstraZeneca deve rimanere tranquillo.
Un intoppo puramente contrattuale che dovrà far lavorare soprattutto con Pfizer per la seconda fase e con i vaccini di seconda generazione.
Questo avrà ripercussioni sulla campagna vaccinale?
Effettivamente è il solo timore che dovremmo avere, la mancanza di dosi potenzialmente più numerose, ma soprattutto più economiche potrebbe anche lasciare il segno, ma questo lo vedremo nei prossimi giorni.
L'altro tema di giornata ha riguardato il Digital Green Certificate che concede l'ingresso a tutti coloro che hanno ricevuto un vaccino approvato dalla Ue ed è quindi volto a facilitare i viaggi all'estero che dovrebbe essere operativo entro fine giugno.
La vaccinazione del 70% della popolazione europea e un documento che la attesti, sarà, dalla metà di giugno, quindi, il primo strumento per far ripartire il turismo e i viaggi in Europa.
Speriamo le le beghe economiche ed eventuali interessi non danneggiano l'uscita verso quella che dobbiamo ricordare a tutti gli attori della vicenda, essere una pandemia mondiale.
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