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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

L'Associazione "Chiudiamo Martucci" va in tv contro il tentativo di riapertura della Discarica.


La Regione Puglia vorrebbe commettere un imperdonabile errore che sa anche di presa in giro. 


Se qualcuno me l'avrebbe raccontata questa vicenda e non avrei avuto modo di documentarmi circa la sua veridicità, avrei risposto in maniera non proprio oxfordiana:
"mi stai prendendo per il culo?". 

Perchè è vero che nella vita ci si deve aspettare di tutto, ma è anche vero che a tutto c'è un limite. 

La questione Martucci che ormai ci fa tristemente compagnia da decenni, purtroppo non ha avuto ancora una fine degna, quindi è impensabile che qualcuno possa anche solo minimamente pensare di poter ricominciare ad avvelenare il territorio come se nel frattempo non fosse successo nulla. 

Questa è la convinzione comune, ma purtroppo tra affaristi senza scrupoli e personaggi che devono prendere decisioni dimenticandosi di far la fila per ritirare la coscienza, ci troviamo nella situazione di dover constatare ancora una volta come la realtà superi anche le fantasie più pessimistiche. 

Riproporre la riapertura di Martucci è qualcosa che posso definire solamente come una gran porcheria, non ci sono altri termini e non voglio lasciarmi andare ad insulti che non porterebbero a nulla di positivo. 

Ovviamente in prima linea c'è come sempre l'associazione "Chiudiamo la Discarica Martucci" che in questi giorni è ancora più in fermento del solito. 

Ha innanzitutto diffuso il seguente 
comunicato:👇🏻 

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Ancora una volta si torna a parlare di riapertura delle vasche a Martucci 
COME NULLA FOSSE MAI ACCADUTO
 
Gli uffici regionali che si occupano di ambiente e rifiuti sono tornati alla carica, riportando le lancette dell’orologio indietro di anni e riproponendo la riapertura, previa messa in sicurezza, nonché l’utilizzo -in contrada Martucci- delle vasche A e B quali discariche di servizio/soccorso, seppur ancor oggi sotto sequestro ma prossime al rilascio della Magistratura per le imminenti prescrizioni dei reati nei tronconi di processo penale ancora in corso. 

Si profila così, nuovamente, lo spettro dello sversamento dei rifiuti indifferenziati dell’intero comprensorio della Città Metropolitana, se non anche di altre Province e, magari, dell’intera Puglia o, per solidarietà (come già avvenuto), finanche di altre Regioni. 

Tutto questo come se il processo penale, i vari sequestri succedutisi nel tempo, le indagini svolte per conto del Tavolo Tecnico, le conclusioni a valle di tali indagini dello stesso Tavolo (giova ricordarlo, emanazione del Consiglio Regionale con apposita delibera incastonata nella legge del Piano di Rifiuti regionale), le delibere consiliari dei Comuni di Mola e Conversano non fossero giunte ad alcun risultato e non avesssero rilevato nulla in proposito. 

Questo pomeriggio, infatti, in una riunione convocata dall’assessorato alla tutela ambientale per un focus sulle situazioni critiche delle discariche in Regione (assieme a Martucci anche Corigliano d’Otranto) è emersa questa volontà degli uffici, come nulla fosse mai accaduto in quel martoriato territorio. 

Per fortuna la neo assessora Maraschio, di fronte alla levata di scudi dei sindaci di Mola e Conversano e del Presidente della Commissione ambiente del Comune di Conversano, Loiacono (ex sindaco), ha chiesto un supplemento di conoscenza per meglio comprendere la situazione e dunque rinviato per un aggiornamento fra una settimana. 

È necessario che la nuova titolare regionale di un settore tanto delicato quanto importante per la tutela dell’ambiente e della salute conosca approfonditamente ogni dettaglio, per comprendere l’incompatibiltà assoluta di quei luoghi ove permane il fantasma di un percolato scomparso, mai raccolto, per circa un decennio, come rilevato dall’ARPA Puglia.
 
Non possiamo e non vogliamo sottacere il ruolo positivo svolto dalla Maraschio in questa circostanza, poiché tra l’altro ha anche annunciato l’assunzione di una delibera di Giunta Regionale di finanziamenti per la messa in sicurezza del 3° lotto a Martucci ed espressamente richiesto a tutti gli attori, uffici e Tavolo Tecnico, di sveltire le opreazioni di definizione per realizzare gli interventi necessari.
 
Abbiamo già espressamente ed ufficialmente richiesto all’assessora di invitare per la prossima riunione i componenti del Tavolo Tecnico, veri depositari di una conoscenza approfondita di ogni aspetto delle annose traversie e vicissutudini di Martucci, anche sul piano processuale. 

Per quest’ultimo aspetto, in particolare, per il nostro impegno costante e permanente nel seguire in ogni sua fase, davanti al GIP e al GUP, il procedimento penale per disastro ambientale. 

Sulla sentenza, peraltro, si continua a mistificare: il Giudice non ha scagionato per chiara mancanza di prove ma con formula di assoluzione con dubbio, tanto da aver indicato una serie di soluzioni per verificare lo stato dei luoghi e metterli in sicurezza.
 
LA NOSTRA DEDIZIONE ALLA CAUSA NON SI È MAI BLOCCATA E MAI SI ARRESTERÀ, NON DEFLETTEREMO FINCHÈ CONTRADA MARTUCCI NON SARÀ MESSA IN SICUREZZA E SGOMBRATA DA DISCARICHE.
 
MOLA di Bari, 7. Aprile. 2021
 
Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”
 
Il Presidente
dott. Vittorio Farella


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Successivamente ha informato tutti i cittadini interessati circa una partecipazione ad una trasmissione su RAI tre che andrà in onda alle 7:40 Martedì 13 Aprile 2021.

La speranza è che la notizia rimbalzi su tutti i TG successivi ed i vari mass media e social, ma soprattutto che il massaggio arrivi a chi di competenza. 

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