L'Aifa vieta AstraZeneca in tutta Italia: "Misura precauzionale"
L'Italia si accoda alla Germania.
È stata la Germania a fare per prima rumore nella giornata di oggi, quando ha comunicato la decisione di sospendere “per precauzione” le vaccinazioni con AstraZeneca.
Il governo federale tedesco si è basato su una raccomandazione dell’Istituto Paul Ehrlich che ha ritienuto necessarie “ulteriori indagini” dopo le segnalazioni di casi di trombosi in relazione alla vaccinazione in diversi Paesi europei, compresa la stessa Germania.
La somministrazione di questo vaccino era già stata sospesa in Danimarca, Norvegia, Islanda, Bulgaria, Irlanda e Paesi Bassi.
L'Agenzia europea per i medicinali (EMA)
Ha ribadito la sicurezza di AstraZeneca, ma nonostante questo è avvenuto lo stop anche in Italia.
Pochi minuti dopo anche la Francia ha preso la stessa decisione.
Nessuna notizia, fino ad ora, da parte di Draghi, di qualsiasi rappresentante del Governo e neanche del Presidente Mattarella, direttamente.
È stata così l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) a decidere di estendere «in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema», il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 «su tutto il territorio nazionale».
La decisione «è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei.
Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso».
Non si tratta di ascoltare "voci di chimera" perché, non bisogna essere Einstein o Leonardo da Vinci, per capire che nonostante tutti i test, è giusto che ogni ulteriore dubbio debba svanire prima di continuare, eventualmente, la somministrazione.
Che si viva nel mio paese o a Capurso, Modugno, Inghilterra ed in ogni luogo del mondo è...
"Fin troppo facile
Fingere di sapere
Parlare solo
Per sentito dire
Puntare il dito
Per sentito dire
Anche un po' per fare
Tirare un sasso
E togliere la mano
Da subito tutti lì
Pronti a giudicare
I finti dottori, i finti professori"
(Francesca Michielin)
Quindi è giusto che gli addetti ai lavori, prendano precauzioni, effettuino ulteriori indagini e che poi, se è il caso, continuino sulla loro strada, senza curarsi di voci contrarie senza cognizione di causa.
Di sicuro, secondo quanto dichiarato, al momento c'è il fatto che l’Aifa, «in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione».
La promessa è che la stessa Agenzia del Farmaco «renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose».
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