Draghi blocca l'export delle 250mila dosi che Astrazeneca voleva esportare in Australia.
Ma come si permette l'Australia a darci dei disperati solo perché effettivamente lo siamo?
L'Italia ha bloccato la spedizione fuori dal Continente di un ingente quantitativo di vaccini, nella fattispecie 250 mila 700 destinati all'Australia.
Ovviamente è una mossa che fa notizia sulla quale non mancheranno le polemiche.
Del resto in queste situazioni l'essere umano è abituato ad andare al fronte per affrontare la cosiddetta "guerra dei poveri".
Ma è veramente così?
Del resto .... Le cose non sono mai quello che sembrano © (autocit.)
"Io sono di qui ma non sono di qui, ho il cuore sopra una montagna e il mare nella testa"
(Francesca Michielin)
In guerra sembra di esserci veramente viste le restrizioni ed il coprifuoco imposto dal Governo.
Per porre fine a questo stato delle cose ci vuole una vaccinazione massiccia, ma manca la materia prima.
L'Italia è la prima nazione ad agire in questo modo, spazzata in un sol colpo la politica di Conte.
D'altronde non ci sono nemmeno per noi: perché dovremmo continuare a cedergli agli altri?
Il vaccino, infialato nello stabilimento di Anagni (Frosinone) che lavora per la casa farmaceutica anglo-svedese, verrà, quindi, ridistribuito tra gli Stati membri.
La Commissione Ue non si è opposta alla decisione italiana.
Il premier ha fatto ricorso al meccanismo di controllo dell'export introdotto dall'Europa il 30 gennaio proprio per evitare che dosi destinate per contratto agli Stati europei vengano rivendute dalle case farmaceutiche fuori dal continente.
Purtroppo bisogna tornare a parlare di confini, nonostante per anni si sia cominciato a parlare come cittadini del mondo...
(Francesca Michielin)
Chiaramente sul fronte australiano si sono affrettati a definirci come disperati....
effettivamente lo siamo, quindi non scoprono nulla di nuovo.
Per metterci in pace con la coscienza possiamo anche dire che abbiamo bloccato le dosi diretta ad una
nazione dove i contagi sono quasi inesistenti, 11 nelle ultime 24 ore a fronte di 49mila tamponi.
I casi attivi sono 1.900 su una popolazione di 25 milioni di abitanti e non risultano pazienti in terapia intensiva.
Più complicato è giustificare il rifiuto alla donazione di vaccini al Covax, la piattaforma dell’Oms per garantire dosi ai paesi poveri.
Il "no" alla proposta francese di spedire 13 milioni di fiale in Africa, ha generato reazioni della stampa francese con riferimento all'etica.
Al momento la situazione è da disperati, Draghi glissa su tutto tranne sull' l'investimento di 2 miliardi per accaparrarsi più dosi possibili.
Commenti