Covid: L'Ordinanza della Regione Puglia dal 10 al 16 Marzo 2021 sarà seguita da quella della Città Metropolitana.

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Ormai sta diventando una gara a chi ce l'ha più grosso!
Infatti prima ci vorrà una riunione del Coc .... (mi dicono senza K finale)

 

Era già preannunciata una cosa del genere.
Probabilmente come se si dovesse quasi "celebrare" l'anniversario dell'inizio di quello che fu il lockdown.

Il livello dei contagi sta aumentando ovunque, anche se io mi pongo sempre la stessa domanda.

Possibile che quando nella stanza dei bottoni decidono di prendere qualsiasi decisione, i numeri si adeguano in quella direzione?

Accade in tutta Italia, ci occuperemo in maniera più approfondita della Puglia, ma bisogna dire che per quanto riguarda la città nella quale risiedo, Mola di Bari, il Sindaco ha parlato di un incremento del 140% rispetto ai 10 giorni precedenti.

La situazione in Puglia è in rapido peggioramento, la media dei contagi è di 222 ogni 100.000 abitanti. Le situazioni più gravi si rilevano nella provincia di Bari (323 su 100.000) e Taranto (285 su 100.000). 

La maggior parte degli argomenti sono stati toccati dal primo cittadino Giuseppe Colonna, nella Diretta Facebook il cui video apre questo scritto.
L' ordinanza che riguarderà tutti i Comuni dell'Area Metropolitana, con ulteriori restrizioni anti assembramento e chiusura delle scuole è il fulcro attorno al quale girerà tutto il filmato, ma anche la nostra esistenza nei prossimi giorni.

Chiaramente Il Presidente della Regione Michele Emiliano è corso ad emettere l'ennesima sua ordinanza, probabilmente per concorrere al record del mondo.

Eccovela:

Si ritorna a parlare di Ristori, come se il nominare questa parola sia sinonimo di soluzione.

Si continuano a dire e ripetere le stesse cose da oltre un anno, ma alla fine non si finisce mai per trovare una via d'uscita.

La realtà è che da un anno ci sono questi palliativi che se da una parte hanno evitato il collasso nelle strutture sanitarie, dall'altra hanno stancato tutte le persone ed in particolare coloro che sono state private del loro lavoro e dell'esercizio delle loro attività.

L'unica soluzione è la vaccinazione.

Bisogna cominciare a farla seriamente e non riempire le giornate di aria fritta anche quando ci si occupa di pandemia.

Il resto è un'accozzaglia di palliativi che se non sono proprio inutili, poco ci manca e che soprattutto non possono essere più sopportati da nessuno.

E non mi stupirei se fossero all'ordine del giorno frasi come questa:

"L’uomo è paradossalmente regredito di nuovo a uno stato di inciviltà e di aggressività"
(Francesca Michielin)

Mi rendo conto che è difficile stare dall'altra parte, quella che deve prendere le decisioni.

Ma siamo arrivati al punto di non ritorno.

Vaccini e basta, questa è la sola soluzione plausibile e valida.