"The Greatest Showman"; il film in tv e la nostalgia del musical live che ritornerà a Mola e....
Tempi diversi, PRC non esisteva nemmeno e Dante era considerato la forma di lingua italiana principale.
I tempi sono cambiati, il cinema e la TV hanno portato da noi un genere che altrove invece è diffusissimo.
Bisogna dire che anche il teatro è giunto a rappresentare questo genere e se esclamiamo "We are Mola" possiamo rispondere presente.
Ma questo lo vediamo dopo.
Tante persone si sono sintonizzate su Raidue la sera del 2 Gennaio 2020.
“THE GREATEST SHOWMAN”
In scena, è proprio il caso di dirlo:
“THE GREATEST SHOWMAN”
la storia di P.T. Barnum, un ragazzino che vive in povertà, assistendo il padre che fa il sarto e lavora per le famiglie più ricche della città.
Proprio accompagnandolo ad uno dei suoi appuntamenti Barnum conosce il grande amore della sua vita, Charity.
Sebbene la distanza tra i due sembri essere incolmabile il giovane non abbandona mai la speranza di condividere la sua vita con Charity e, cresciuto e trovato un lavoro rispettabile, finalmente la sposa.
Proprio accompagnandolo ad uno dei suoi appuntamenti Barnum conosce il grande amore della sua vita, Charity.
Sebbene la distanza tra i due sembri essere incolmabile il giovane non abbandona mai la speranza di condividere la sua vita con Charity e, cresciuto e trovato un lavoro rispettabile, finalmente la sposa.
Certo, i sogni di Barnum per quanto riguarda la propria professione sono altri; costretto ad un lavoro da contabile preferirebbe di gran lunga investirsi in un’attività più creativa.
L’occasione gli si presenta quando la sua ditta fallisce e Barnum, con uno stratagemma, riesce a farsi prestare i soldi dalla banca per acquistare un museo di curiosità e bizzarrerie.
Gli affari però non vanno, e così Barnum ha un’intuizione e capisce che per rendere unico il suo museo servono persone altrettanto speciali e si mette alla ricerca di uomini e donne con talenti o qualità fisiche fuori dal comune: uomini che sembrano giganti o che al contrario sono alti come bambini, donne con barba, donne completamente tatuate, fachiri, trapeziste e tanti altri .
Tutto ciò che dalla gente comune è etichettato come freak ha per Barnum una bellezza inestimabile.
L’occasione gli si presenta quando la sua ditta fallisce e Barnum, con uno stratagemma, riesce a farsi prestare i soldi dalla banca per acquistare un museo di curiosità e bizzarrerie.
Gli affari però non vanno, e così Barnum ha un’intuizione e capisce che per rendere unico il suo museo servono persone altrettanto speciali e si mette alla ricerca di uomini e donne con talenti o qualità fisiche fuori dal comune: uomini che sembrano giganti o che al contrario sono alti come bambini, donne con barba, donne completamente tatuate, fachiri, trapeziste e tanti altri .
Tutto ciò che dalla gente comune è etichettato come freak ha per Barnum una bellezza inestimabile.
Lo spettacolo così concepito con Barnum mattatore è un vero e proprio successo, malgrado le critiche non manchino.
Le cose sembrano andare a gonfie vele, se non fosse che Barnum sente il bisogno disperato di avere quell’approvazione sociale che gli è mancata sin da piccolo.
Grazie ad un nuovo membro del suo circo, Phillip Carlyle, proveniente da una famiglia rispettabile, il circo riesce ad incontrare addirittura la regina Vittoria, ma quello che sembra il colpo di fortuna di una vita rischia di trasformarsi nella fine del circo.
Barnum resta incantato da Jenny Lind, una cantante dotatissima per la quale organizza un tour, abbandonando di fatto la sua banda di fedelissimi.
Tutto sembra che stia per precipitare, non solo il circo ma anche il matrimonio con Charity vacilla, sembra sia la fine di Barnum e del suo sogno.
Le cose sembrano andare a gonfie vele, se non fosse che Barnum sente il bisogno disperato di avere quell’approvazione sociale che gli è mancata sin da piccolo.
Grazie ad un nuovo membro del suo circo, Phillip Carlyle, proveniente da una famiglia rispettabile, il circo riesce ad incontrare addirittura la regina Vittoria, ma quello che sembra il colpo di fortuna di una vita rischia di trasformarsi nella fine del circo.
Barnum resta incantato da Jenny Lind, una cantante dotatissima per la quale organizza un tour, abbandonando di fatto la sua banda di fedelissimi.
Tutto sembra che stia per precipitare, non solo il circo ma anche il matrimonio con Charity vacilla, sembra sia la fine di Barnum e del suo sogno.
Il lieto fine non è fine solo a sé stesso, ma rappresenta uno spaccato sulla società valida per tutte le epoche.
La storia proposta è una specie di lezione di vita alla quale dovremmo sempre attenerci, ma che spesso siamo portati a trascurare per quella distorsione della società che spesso prende una rotta sbagliata.
Il confine tra il desiderio di seguire i propri sogni e obiettivi ed il farsi abbagliare dall'ambizione non è mai netto e delineato, per esempio, la storia lo metterà in evidenza.
La possibilità di tornare sui propri passi non a tutti può capitare.
Soprattutto è una lezione di vita sull'umanità e sul valore di ogni persona a prescindere dal nostro aspetto fisico, in questo caso, ma vale universalmente per ogni forma di religione, colore della pelle, orientamento sessuale, nazionalità, ecc....
“The greatest showman” diretto da Michael Gracey è tutto questo e credo che riceverà il favore anche del vasto pubblico televisivo.
Ma io non posso non sottolineare il fatto di avere avuto il privilegio di assistere a questo meraviglioso musical dal vivo.
Si, nel mio paese, Mola di Bari al Teatro Van westerhout e come me tantissimi altri spettatori che hanno decretato una serie lunghissima di sold out.
L’a.p.s. “Tuttinscena Cultura e Spettacolo” dopo l’enorme successo di pubblico e critica con “Musical che passione” che racchiudeva in una specie di medley gran parte della produzione passata, andato in scena a maggio 2019 era, infatti, ritornata anche all'inizio del 2020 con un grande spettacolo per grandi e piccoli: “THE GREATEST SHOWMAN il musical”.
Quest'anno non c'è potuto essere nulla del genere, purtroppo.
L'arte è il settore che patisce di più l'incresciosa situazione che viviamo in questo ormai lunghissimo periodo.
Comunque già ricordare quello che si viveva un anno fa e che sembra essere accaduto da tempo immemore, suscita nostalgia, ma anche la sicurezza di sapere che quando ripartiremo, potremo farlo col botto.
Aver perseguito la strada della vera sfida, cioè quella di trasformare il film in uno spettacolo dal vivo, precisamente in un musical, con oltre 35 artisti che sono riusciti a far divertire ed emozionare tutti coloro che hanno assistito alle serate, corrisponde a dimostrare di avere le carte in regola per affrontare il futuro.
Il tutto guidato, in questo caso, dal regista molese Vito Rago, insieme al direttivo dell’associazione Giancarlo Campanale e Annamaria Lepore che con sacrificio e passione portano avanti un’associazione nata nel 1994 senza mai fermarsi, utilizzando il mezzo del teatro come momento di crescita e d’ incontro per tanti giovani.
Ci sono voluti diversi mesi, durante i quali, anche sotto la guida del costumista e scenografo Donato Di Donna, sono state realizzate le scenografie, i costumi che richiamano il grande mondo circense, non è stato solo un lavoro di traduzione, adattamento e sceneggiatura.
Il tutto è servito per dar vita ad un musical inedito, originale, adatto per tutte le età, spettacolare, frenetico ed eccessivo come un tripudio circense.
Ci sono anche alcune musiche originali realizzate per lo spettacolo, brani cantati in lingua italiana, ma soprattutto è bene tenere sempre presente che tutto è stato live, senza trucchi ed inganni.
Il cast era composto dal
CORPO DI BALLO: Alessandra Casulli, Sara Antonicelli, Veronica Buttaro, Grazia Cacace, Ida Di Tanno, Anna Padovano, Anna Tagarelli, Martina Furio, Gaia Re David, Giusy Castellaneta, , Maria Rosaria Ingravallo, Simona Santoro, Annamaria Mariani.
ARTISTI CIRCO: Arianna Valentino, Luca Procaccio, , Valentina Acquaviva, , Michele Raspatelli, Anna Copertino,Melania Furio, Francesca Susca, Pierluigi Di Sisto, Sonia Mazzacane
PERSONAGGI: P.T. Barnum bambino: Nicola Ruggieri, P.T. Barnum: Nico Colella, Mr Hallet: Giuseppe Vitale, Charity bambina: Giogia Risola , Charity:Margherita Battista, Postino/Uomo popolo/Cerimoniere: Vincenzo Chiarelli, datore di lavoro/barman: Luca Procaccio, Critico teatrale/Cerimoniere: Alex D’Antona, Phillip Carlyle: Pietro Sportelli, Madre Phillip: Mariagrazia Calcagnì, Regina Vittoria/Donna popolo: Gemma Ingravallo, Cameriera: Annamaria Mariani, Guardia Inglese: Antony Marzullo, Jenny Lind: Sabrina Vitobello.
Assistente di scena: Gemma Ingravallo,
organizzazione di produzione: Valentina Gattolla,
grafica e comunicazione: Alex D’Antona.
Non potevo assistere al film senza ricordare le emozioni che mi hanno regalato questi ragazzi.
Non posso non sognare di tornare al più presto a teatro, al cinema, ad un concerto....
E poi la notizia...
Appena sarà possibile rimettere piede in teatro TUTTINSCENA CULTURA E SPETTACOLO tornerà a grande richiesta con un grande spettacolo : "THE GREATEST SHOWMAN IL MUSICAL".
E poi dicono che l'arte non è un bene di prima necessità....
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