"Essere in Bolletta" a Mola: Michele Daniele contro Sindaco ed Assessore al Bilancio.
Il Consigliere dei 5 Stelle contro la versione di Colonna e Vincesilao
Si ritorna ancora sulla vicenda delle bollette non pagate.
Ad ogni versione se ne contrappone un'altra e poi un'altra ancora, finendo per creare un infinito incontro di ping pong nel quale maggioranza ed opposizione battagliano con i cittadini increduli spettatori che non riescono nemmeno ad ingoiare i popcorn che si son portati per assistere alla partita.
Sembra difficile venirne a capo, si ha la sensazione che sia stato più facile istituire la Giornata mondiale dei diritti umani che mettere la parola fine a questa vicenda.
Non c'è nessun "Generational Gap" da analizzare e nemmeno frasi alla Gianni Ciardo da tradurre, nonostante il consigliere pentastellato abbia usato dei modi di dire locali.
La vicenda potremmo chiamarla anche "Eternamente".
Ma vediamo nel dettaglio cosa Michele Daniele rimprovera duramente all'Amministrazione attraverso il suo Comunicato: 👇
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ESSERE IN BOLLETTA
Nelle scorse settimane abbiamo assistito all’ennesima barzelletta di questa amministrazione ormai allo sbando: centinaia e centinaia di bollette di luce e gas non pagate da parte del Comune di Mola di Bari.
In passato la bolletta era una specie di bacheca predisposta sulla pubblica piazza, nella quale si esponevano le polizze dei falliti e dei debitori.
ESSERE IN BOLLETTA
Nelle scorse settimane abbiamo assistito all’ennesima barzelletta di questa amministrazione ormai allo sbando: centinaia e centinaia di bollette di luce e gas non pagate da parte del Comune di Mola di Bari.
In passato la bolletta era una specie di bacheca predisposta sulla pubblica piazza, nella quale si esponevano le polizze dei falliti e dei debitori.
Tutti potevano quindi vedere chi non aveva neanche un soldo. Tant’è che da allora il modo di dire “essere in bolletta” significa non avere soldi, dichiararsi fallito.
E se non fossero state pagate le bollette per mancanza di soldi il fatto, pur grave, sarebbe stato in qualche maniera comprensibile.
E se non fossero state pagate le bollette per mancanza di soldi il fatto, pur grave, sarebbe stato in qualche maniera comprensibile.
La cosa “comica” è che negli stessi mesi in cui non si pagavano le bollette, l’amministrazione Colonna e il suo ineffabile assessore al bilancio Vincesilao, magnificavano un avanzo di bilancio mostruoso di oltre 3 milioni di euro.
Cioè c’erano oltre tre milioni di soldi non spesi e che potevano essere impegnati per far fronte a tutte le bollette non pagate nei mesi precedenti.
Morale della favola: il Comune di Mola non ha pagato le bollette pur non essendo in bolletta, e si è comportato da fallito pur non essendo fallito.
Almeno dal punto di vista finanziario, mentre l’attuale amministrazione è un fallimento totale per altri aspetti che riguardano la competenza: gestionale, organizzativa e politica. Vediamo.
L’arrogante narrazione della spiegazione di questa incredibile vicenda fatta dall’ineffabile assessore Vincesilao, supportato convintamente dal suo sindaco, si riduce al noto adagio molese: “na so’ stat iè, a stat u c’n da massarè” (non sono stato io, è stato il cane della masseria).
L’arrogante narrazione della spiegazione di questa incredibile vicenda fatta dall’ineffabile assessore Vincesilao, supportato convintamente dal suo sindaco, si riduce al noto adagio molese: “na so’ stat iè, a stat u c’n da massarè” (non sono stato io, è stato il cane della masseria).
Celie a parte, queste sono le giustificazioni su cui si è retta la narrazione da parte del suddetto duo:
per un problema di programmazione del software di contabilità, le fatture ricevute da Enel non venivano registrate nel programma di contabilità
a causa di tale errore, gli uffici non si rendevano conto che c’erano delle fatture inevase; tutto ciò è durato per oltre due anni
quando se ne sono resi conto (nei primi mesi del 2019, a detta del sempre ineffabile assessore Vincesilao) hanno iniziato a pagare ma non c’erano più soldi stanziati nel bilancio delle precedenti amministrazioni
quindi hanno iniziato a pagare le fatture più vecchie per evitare che ENEL “tagliasse i fili” e privando la città di un indispensabile servizio
hanno pagato con i soldi stanziati nei bilanci dell’amministrazione Colonna
ciò ha causato mancanza di fondi per il pagamento delle fatture del 2018 e del 2019
con conseguente necessità di riconoscere il debito fuori bilancio.
Ora, questa ricostruzione lascia molti più dubbi di quanti tenta di chiarirne.
per un problema di programmazione del software di contabilità, le fatture ricevute da Enel non venivano registrate nel programma di contabilità
a causa di tale errore, gli uffici non si rendevano conto che c’erano delle fatture inevase; tutto ciò è durato per oltre due anni
quando se ne sono resi conto (nei primi mesi del 2019, a detta del sempre ineffabile assessore Vincesilao) hanno iniziato a pagare ma non c’erano più soldi stanziati nel bilancio delle precedenti amministrazioni
quindi hanno iniziato a pagare le fatture più vecchie per evitare che ENEL “tagliasse i fili” e privando la città di un indispensabile servizio
hanno pagato con i soldi stanziati nei bilanci dell’amministrazione Colonna
ciò ha causato mancanza di fondi per il pagamento delle fatture del 2018 e del 2019
con conseguente necessità di riconoscere il debito fuori bilancio.
Ora, questa ricostruzione lascia molti più dubbi di quanti tenta di chiarirne.
Ma, nell’attesa di effettuare le opportune verifiche, diamo per buona questa favoletta ed evidenziamo le pesanti responsabilità del duo Vincesilao-Colonna in questa vicenda.
Analizziamo una per una le giustificazioni precedenti.
Premettiamo che le seguenti considerazioni derivano da una ricostruzione sommaria basata sui soli atti disponibili pubblicamente relativi al solo debito con la società Polluce Spe srl, ma ci riserviamo ulteriori approfondimenti accedendo ad ulteriori atti in possesso di questa amministrazione.
Mancata registrazione delle fatture Enel.
Mancata registrazione delle fatture Enel.
Sembra che le fatture pervenute non venissero registrate dal programma di contabilità in quanto Enel ricomincia a numerare da 1 le fatture ad ogni trimestre e per distinguerle univocamente occorre considerare anche la data di emissione, cosa che il programma non effettuava.
Ora, che i sistemi informatici del Comune di Mola siano in uno stato, diciamo, non ottimale era ed è cosa risaputa.
E’ da quando si è insediata questa consigliatura che stiamo petulantemente sollecitando l’amministrazione a potenziare i sistemi informatici e a nominare una specifica figura, il Responsabile della Transizione al Digitale, peraltro prevista dalla legge, con lo scopo di reingegnerizzare processi che lasciano a desiderare, come dimostra il caso in questione.
A distanza di oltre due anni, nulla è stato fatto e questo “incidente” poteva essere evitato e intercettato prontamente e non dopo anni.
E questa è una prima responsabilità politica di questa amministrazione, a prescindere dalle responsabilità di quelle precedenti.
Ignoranza del problema.
Ignoranza del problema.
Le fatture ignorate e non pagate, da un nostro calcolo sommario, sono state quasi 200, per un valore di circa 310mila euro.
Che non ci si accorga di una simile “svista” mi risulta incomprensibile.
Tanto più che normali sistemi di controllo dei conti avrebbero dovuto evidenziare che i fondi stanziati per il pagamento delle bollette non venivano spesi, ammesso e non concesso che Enel non abbia mai segnalato agli uffici il mancato pagamento delle fatture.
Palese evidenza di incompetenza dell’assessorato al Bilancio a tenere sotto controllo i conti del Comune.
Fatto sta che a novembre 2018, Enel notifica al Comune la cessione alla società finanziaria Polluce delle fatture non pagate.
Fatto sta che a novembre 2018, Enel notifica al Comune la cessione alla società finanziaria Polluce delle fatture non pagate.
Logica vorrebbe che gli Uffici si attivassero immediatamente a comprendere come mai Enel reclamasse tali crediti e quindi che si arrivasse a individuare velocemente la causa del mancato pagamento ponendovi rimedio nell’anno o a contestare a Polluce la correttezza dei pagamenti se non dovuti.
Siamo a fine 2018 con la Giunta Colonna insediatasi ormai da 6 mesi
Si arriva invece a Febbraio 2019 a comprendere il problema e si inizia a pagare a partire da Marzo 2019, ma solo parzialmente. E non si capisce perchè: di soldi ce n’erano, e tanti.
A titolo di esempio, l’ineffabile assessore Vincesilao spalleggiato dal sindaco, con 3 milioni e passa di avanzo di bilancio del 2019 decise di utilizzare circa 280mila euro per ridurre di due anni la durata dell’ammortamento sul disavanzo tecnico.
Si arriva invece a Febbraio 2019 a comprendere il problema e si inizia a pagare a partire da Marzo 2019, ma solo parzialmente. E non si capisce perchè: di soldi ce n’erano, e tanti.
A titolo di esempio, l’ineffabile assessore Vincesilao spalleggiato dal sindaco, con 3 milioni e passa di avanzo di bilancio del 2019 decise di utilizzare circa 280mila euro per ridurre di due anni la durata dell’ammortamento sul disavanzo tecnico.
Valore puramente contabile, la cui cancellazione non porta alcun beneficio per le amministrazioni dei prossimi vent’anni.
Detta in altri termini, un po’ rozzi ma per far capire la questione: la giunta Colonna decide di pagare un debito a interesse zero scadente tra vent’anni e non mette soldi per pagare bollette già scadute o in scadenza il cui mancato pagamento conduce a rischi di interessi e di sanzioni.
Anche qui, palesi responsabilità amministrative dell’attuale giunta che non riesce a neutralizzare un problema relativamente banale, ingigantendolo e trascinandolo per anni.
Dopo la portentosa scoperta delle fatture non pagate, l’amministrazione inizia a pagare le fatture più vecchie per evitare che l’Enel “tagliasse i fili della luce”, cioè interrompesse un pubblico servizio.
Anche qui, palesi responsabilità amministrative dell’attuale giunta che non riesce a neutralizzare un problema relativamente banale, ingigantendolo e trascinandolo per anni.
Dopo la portentosa scoperta delle fatture non pagate, l’amministrazione inizia a pagare le fatture più vecchie per evitare che l’Enel “tagliasse i fili della luce”, cioè interrompesse un pubblico servizio.
A parte che nessun operatore di servizi di pubblica utilità si azzarderebbe ad interrompere un pubblico servizio senza ricorrere ad altri strumenti disponibili nel codice civile (es. decreto ingiuntivo a pagare quanto dovuto) in realtà l’Enel non c’entra più alcunchè in quanto a novembre 2018 ha ceduto il credito a Polluce e quindi il creditore non è più Enel (che è stata pagata da Polluce) ma quest’ultima che è una società di factoring e quindi non eroga alcun servizio elettrico.
Palese evidenza dello stato di confusione in cui versa la giunta Colonna, e particolarmente, il suo assessore al Bilancio.
L’amministrazione paga le vecchie fatture di competenza di anni precedenti con capitoli di bilancio del 2019.
L’amministrazione paga le vecchie fatture di competenza di anni precedenti con capitoli di bilancio del 2019.
Operazione in realtà possibile solo passando attraverso la procedura di riconoscimento di debiti fuori bilancio.
Invece vengono pagate le fatture delle precedenti amministrazioni senza attivare questa procedura e la si attiva per pagare le fatture più recenti relative all’amministrazione Colonna.
Procedura totalmente incomprensibile e comunque totalmente non corretta amministrativamente.
E di chi la responsabilità di questa grave violazione delle norme amministrative? Qui il cane della masseria c’entra poco.
Per giustificare il mancato pagamento di fatture di questa amministrazione, si asserisce che sono stati utilizzati i fondi stanziati nei bilanci di questa amministrazione per sopperire a fondi non stanziati nelle amministrazioni precedenti.
Per giustificare il mancato pagamento di fatture di questa amministrazione, si asserisce che sono stati utilizzati i fondi stanziati nei bilanci di questa amministrazione per sopperire a fondi non stanziati nelle amministrazioni precedenti.
Pur dando per vera questa mancanza di fondi nei bilanci precedenti, non scagiona l’attuale amministrazione dal non aver provveduto per tempo (nel 2019) a stanziare i fondi necessari perchè, ripetiamo, dalle amministrazioni precedenti (rendiconto 2018 approvato nell’aprile 2019) erano avanzati oltre 3 milioni non spesi negli anni precedenti: perchè non sono stati utilizzati per far fronte ai tanti mancati pagamenti che erano già emersi? E nel 2019 al governo della città c’era l’attuale giunta, sindaco e assessore Vincesilao inclusi.
La procedura di debiti fuori bilancio, necessaria per i debiti emersi negli anni precedenti alla giunta Colonna, non è stata attivata sino a poche settimane fa.
La procedura di debiti fuori bilancio, necessaria per i debiti emersi negli anni precedenti alla giunta Colonna, non è stata attivata sino a poche settimane fa.
Merito riteniamo soprattutto dell’attuale responsabile dei servizi finanziari, dottor Porrelli, che evidentemente si è opposto al continuare pratiche poco ortodosse quali continuare a pagare debiti fuori bilancio senza attivare l’apposita procedura.
Ma anche questa procedura è affetta da un potenziale vizio: la mancata copertura completa dei debiti fuori bilancio approvati nella seduta del 30 dicembre scorso a causa del potenziale buco di bilancio causato dalla scorretta cancellazione del residuo passivo per la realizzazione della fogna a San Materno senza contestuale cancellazione del corrispondente residuo attivo.
Abbiamo iniziato a segnalare questa anomalia ai Revisori dei conti e vediamo come e se si esprimono. Se si dovessero confermare le perplessità sollevate al riguarda sarà la palese evidenza dell’incompetenza dell’attuale assessore al bilancio che dovrebbe trarre le necessarie conseguenze. Dimettendosi.
Ma anche questa procedura è affetta da un potenziale vizio: la mancata copertura completa dei debiti fuori bilancio approvati nella seduta del 30 dicembre scorso a causa del potenziale buco di bilancio causato dalla scorretta cancellazione del residuo passivo per la realizzazione della fogna a San Materno senza contestuale cancellazione del corrispondente residuo attivo.
Abbiamo iniziato a segnalare questa anomalia ai Revisori dei conti e vediamo come e se si esprimono. Se si dovessero confermare le perplessità sollevate al riguarda sarà la palese evidenza dell’incompetenza dell’attuale assessore al bilancio che dovrebbe trarre le necessarie conseguenze. Dimettendosi.
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