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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Bari o Taranto Capitale della Cultura?



Se Parigi avesse il mare sarebbe solo una piccola Bari.



Ci sono modi di dire che attraversano il tempo e che si stampano nella memoria.

Oggi però potremmo, a queste latitudini, parlare di qualcosa di più aulico.

Come anticipato da un po' di tempo dalla "Gazzetta del Mezzogiorno", Su proposta del sindaco Antonio Decaro, la giunta comunale ha approvato lo schema di protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Città di Bari e Comune di Taranto in vista dell’imminente conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura» 2022.

É qualcosa che riguarda la Regione Puglia, le città di Bari, con tutta la realtà metropolitana, Taranto e la sua provincia e tutti coloro che abitano questi territorio. 

La stirpe non fa le singulari personenobili,
ma le singulari persone fanno nobile la stirpe.
(Dante Alighieri) 

La Puglia è l’unica regione italiana che ha due città candidate, Bari e Taranto con la Grecìa salentina, tra le 10 finaliste selezionate dal MiBACT che il 14 e 15 gennaio 2021 verranno valutate dall'apposita giuria.

Le due città sono supportate in egual misura dalla Regione. 

L'eventuale riconoscimento ad una delle due città qualificherebbe l’offerta culturale a scala territoriale, incrementando la visibilità dell’intera regione quale destinazione turistica. 
È pronto il dossier con 300 eventi. 

La partecipazione di tutto il sistema Puglia è fondamentale e non è solo come passare da Radionorba a network nazionali, o cancellare qualsiasi forma di campanilismo, non solo quello becero che assomiglia al razzismo, deve essere una possibilità per evolvere a tutti i livelli. 

«Questo atto è il primo passo di una strategia comune che ci vede innanzitutto ragionare come “sistema Puglia”. 
Con la città di Taranto e la Regione Puglia abbiamo inteso cogliere questa opportunità come un’occasione di programmazione sugli aspetti di valorizzazione culturale e turistica del nostro territorio, puntando al coinvolgimento della maestranze locali e al supporto infrastrutturale e logistico delle comunità coinvolte. 
L’obiettivo centrale di questo accordo è quello di creare un laboratorio dinamico che dal 18 gennaio, se una delle due città pugliesi dovesse essere insignita del prestigioso riconoscimento di Capitale della cultura italiana 2022, possa dare il via ad una nuova fase, inedita, di pianificazione culturale, sociale e turistica condivisa, così da segnare un momento di ripartenza importante per l’intera regione dopo questo periodo di restrizioni e chiusure».
(Antonio Decaro) 

Non è un caso che il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, aderisca con altri 39 colleghi dei Comuni Metropolitani alla candidatura, nello specifico di Bari:

Assieme agli altri 39 Sindaci della Città Metropolitana di Bari sostengo convintamente la candidatura della Città di Bari come Capitale Italiana della Cultura 2022. 
Il riconoscimento di Bari in qualità di Capitale italiana della Cultura deve essere infatti inteso come un riconoscimento a tutte le nostre comunità, nell’ambito di un processo strategico che da tempo coinvolge tutti i territori metropolitani, abbracciando le coste e la Murgia, fino alla stessa Valle d’Itria. 
Solo uniti si vince”.

Il sindaco di Mola è, quindi, firmatario dell’appello inviato, su proposta del consigliere delegato alla pianificazione, Michele Abbaticchio, con i sindaci della Città metropolitana, al ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini e al presidente della giuria che designerà la Città vincitrice.

Tornando alla strategia d'insieme:

"Il protocollo stabilisce che, qualora il MiBACT valuti positivamente la candidatura a «Capitale italiana della cultura» per il 2022 di una delle due finaliste pugliesi, l’altra città candidata e la Regione Puglia si impegnano a condividerne le strategie e i programmi attraverso forme di coordinamento per la realizzazione di azioni di cooperazione in campo culturale; ad aggregare le risorse umane, professionali, strutturali e finanziarie disponibili per garantire la miglior riuscita del programma; a promuovere un coordinamento a scala regionale per individuare politiche di marketing turistico-culturale che valorizzino le identità delle due città e dell’intera regione; a organizzare momenti di informazione e sensibilizzazione, in particolare presso i luoghi di educazione e alta formazione, per favorire la più ampia conoscenza del programma Capitale 2022.

Nel caso in cui una delle due città pugliesi finaliste sia insignita del titolo, inoltre, la Regione Puglia si impegna non solo a sottoscrivere un Accordo di programma quadro finalizzato a supportare il programma della città vincitrice - sotto il profilo finanziario, promozionale e della prestazione di servizi anche da parte dei propri enti partecipati (Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission, Pugliapromozione) - ma anche a sostenere le iniziative più significative del programma culturale della città non vincitrice con l’obiettivo di garantire un rafforzamento dell’offerta culturale territoriale e di realizzare idonee sinergie con la città vincitrice.

Parallelamente la Regione si impegna a sensibilizzare sponsor pubblici e privati per contribuire alla realizzazione del programma generale.

Nel caso in cui, invece, nessuna delle due città ottenga il riconoscimento, le parti si impegnano comunque a selezionare alcune iniziative particolarmente significative dei programmi culturali presentati in sede di candidatura, al fine di valorizzare il lavoro svolto e utilizzarlo per il rafforzamento dell’offerta turistico-culturale complessiva del sistema regionale"
(La Gazzetta del Mezzogiorno) 

Insomma siamo di fronte ad una grande opportunità da tantissimi punti di vista. 
Le premesse sembra ci siano, ma è bene già dire che i tanti impegni dovranno essere onorati nel migliori dei modi. 



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