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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Accademia delle Belle Arti alla Rossani di Bari; approvato il progetto: lavori da 1 milione di euro; Bye Bye Mola definitivamente?

Approvato il progetto preliminare per la sede dell'Accademia delle Belle Arti nell'ex Caserma Rossani di Bari



L’intervento approvato interesserà i tre edifici sottoposti a vincolo di tutela nella zona compresa tra corso Benedetto Croce, via Giulio Petroni e via Gargasole


Della stagione dei 15 anni del centrosinistra a Mola di Bari se ne son dette tante, sia in senso positivo che in senso negativo, soprattutto quando il vento è cambiato e si sono insediate altre amministrazioni.

E' indubbio che, però, con l'insediamento del sindaco Enzo Cristino, nel paese al sud di Bari, ci fu una trasformazione non indifferente che iniziò col rifacimento di piazze ed edifici ed ebbe una propulsione verso l'arte e la cultura.

Sono molto legato a "Musica non Rassegnata" che portò alle mie latitudini artisti come la PFM, Eugenio Bennato, Nada, per citarne alcuni e che avrebbe portato, molto probabilmente, sotto mia petulante insistenza, Alberto Camerini, se ad un certo punto, il tutto non si fosse interrotto.

Chiaramente l'arte e la cultura non è solo la musica, i concerti live, la rappresentazione teatrale, ecc.
Si ebbe la netta sensazione che bisognava fare qualcosa per installare nella mentalità locale il concetto artistico, alla base e l'idea fu quella di intercettare la possibilità di portare a Mola l'Accademia delle Belle Arti che all'epoca era in cerca di una sede.

Dobbiamo dire che nel mio paese non tutto va sempre nel verso giusto, anche per una questione di mentalità.
E non parlo solamente del fatto che i ragazzi che frequentavano questo indirizzo venissero visti, da una parte della popolazione come degli alieni, ma perchè non sempre ci si è comportati bene nei loro confronti.

Ricordo che dopo una prima ondata di studenti che decisero di abitare a Mola, il passo successivo fu quello di abbandonare la cittadina, visti i prezzi alti degli affitti e le abitazioni non sempre decenti messe a disposizione di coloro che decidevano il trasferimento.

Alcuni molesi pensavano di aver trovato la gallina dalla uova d'oro e di doverla anche spennare, quindi i ragazzi se ne andarono, per esempio, a Bari, accontentandosi di fare i pendolari.

Col passare degli anni l'Accademia delle Belle Arti che vedeva anche studenti molesi, intraprendere quell'indirizzo, è finito nel dimenticatoio, come se non esistesse più sul territorio, nonostante ancora oggi ci siano alcune classi.

Oggi ci troviamo di fronte a quella che altrove, invece, una notizia importante:
Approvato il progetto preliminare per la sede dell'Accademia delle Belle Arti nell'ex Caserma Rossani di Bari.
Qualcosa da sbandierare.

Un risultato conseguito negli ultimi giorni dagli uffici della Stazione unica appaltante del Comune di Bari, seguita alla positiva verifica dei requisiti di carattere generale, di idoneità professionale e di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa del raggruppamento temporaneo di professionisti (composto da Isolarchitetti s.r.l. - ICIS s.r.l. - MCM Ingegneria s.r.l. - Studio tecnico Carbonara Ingegneri Associati - Artuso Architetti Associati - ing. Angela Martino - Geoatlas s.r.l).“

Approvato il progetto preliminare per la sede dell'Accademia delle Belle Arti nell'ex Caserma Rossani di Bari
Tutto è partito dalla richiesta formulata da parte della direzione dell’Accademia di Belle Arti e la possibilità di usufruire di una superficie netta di mq 8.420, è stata la ciliegina sulla torta che ha permesso il sodalizio a 360°.

Mentre nel mio paese più che l'apprezzatissimo Beppe Delre, dovrei citare i Beati per dedicare un'esclamazione, tramite un nome di artisti, a coloro che stanno realizzando questo importantissimo progetto, altrove lo studio di fattibilità elaborato da Invitalia spa (poi approvato dalla giunta comunale) ha individuato un’ipotesi dettagliata di distribuzione delle funzioni rispetto agli edifici individuati. 
Il raggruppamento tecnico è stato selezionato attraverso una procedura pubblica pubblicata sul sito del Comune di Bari la scorsa estate per un importo complessivo di 1.024.875,48 euro, finanziato nell’ambito del “Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Bari”.

Non solo, saranno tenute presenti le indicazioni che, in quest'ultimo periodo sono indissolubili per qualsiasi forma di pianificazione.
La progettazione dovrà, infatti, ispirarsi alla massima sostenibilità ambientale e permettere un’interazione ottimale tra interno ed esterno, utilizzando soluzioni architettoniche adeguate. 
Inoltre, nel rispetto della separazione delle funzioni, la progettazione dovrà garantire la continuità nella fruizione tra spazi interni ed esterni e la piena accessibilità degli stessi da parte delle persone con disabilità. 
Il tutto senza snaturare l'essenza di quelle costruzioni.

L'Accademia scelse Mola e non Bisceglie, l'altra pretendente per la sede, perchè ci sarebbe dovuta restare per 99 anni ed avrebbe dovuto collaborare a 360° con le amministrazioni che metteva a disposizione i propri monumenti ed il proprio teatro comunale per esposizioni e manifestazioni varie legate a questo importante istituto.
Ovviamente, se le intenzioni rimangono tali è ovvio che cambino anche i progetti.
E' l'assenza di una governance della Cultura in questo paese la vera causa?
Probabilmente si, anche se ogni volta si deve andare a spulciare nel pianeta interessi che riguardano più parti.

Ora ci chiediamo se resterà qualcosa dell'Accademia a Mola, ma molti credono che già non ci sia più, o che non ci sia mai stata, del resto, per molti, si sa, la memoria è corta.
Una cosa è certa, è stata l'ennesima occasione sprecata.

Visto lo stato delle cose non riusciamo neanche a capire se sia meglio liberare l'edificio definitivamente o non recidere quel cordone che potrebbe fare riprendere anche un minimo slancio verso la collaborazione con l'Istituto, visto che il tutto, allo stato attuale è praticamente nullo.

Ho un pò di nostalgia, ad ogni modo, quando sento le parole di Decaro e le prospettive legate all'operazione che stanno portando avanti; non dico che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, qualche anno fa, quando si annunciava l'imminente apertura della sede molese, ma l'aspettativa era tante.

Adesso, probabilmente tutto è finito e dobbiamo accontentarci delle parole che arrivano dal capoluogo e consolarci con il fatto che anche noi facciamo parte della realtà metropolitana:

Un tassello alla volta stiamo componendo il mosaico della città del futuro.
Stiamo riempiendo i vuoti urbanistici presenti riqualificando i contenitori e immaginando nuove funzioni per ogni porzione di città su cui interveniamo. 
Quando abbiamo programmato la localizzazione dell’Accademia delle Belle Arti all’interno della caserma Rossani non solo abbiamo tenuto conto degli edifici dismessi e dell’occasione che questi avrebbero rappresentato per l’accademia, ma abbiamo immaginato un pezzo organico di un progetto complessivo, più grande, che puntasse alla creazione di un Polo della cultura che necessariamente si compone di diverse parti e funzioni. 
Di qui l’idea di mettere in relazione il grande parco pubblico, il polo bibliotecario, la cittadinanza attiva che cura Parco Gargasole con la scuola d’arte più importante della nostra regione. 
Così è nato, quasi naturalmente, questo imponente programma di rigenerazione urbana che sta interessando uno dei complessi storici della città chiuso da oltre trent’anni. 
Ora il nostro più grande auspicio per quest’anno è quello di chiudere i cantieri attualmente in corso e inaugurare quello che realizzerà la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti di Bari”.
(Il sindaco di Bari, Antonio Decaro)

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