I Diritti Umani appartengono a tutti, ma bisogna risvegliare l'essere umano che è in ognuno di noi.
Giovedì 10 dicembre si è celebrata la Giornata mondiale dei diritti umani 2020, ricorrenza indetta in memoria della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sancita dall’Assemblea delle Nazioni Unite a Parigi il 10 dicembre del 1948.
I diritti dell’uomo sono quei diritti inalienabili che spettano, senza distinzione alcuna, ad ogni individuo in ragione della sua condizione umana.
Detta così sembra una cosa logica, ovvia, sacrosanta... scontata.
Ma la verità è che se c'è stato bisogno di indire una giornata apposita... l'ovvietà non è proprio scontata.
Vorrei dire non era ed ora lo è, ma purtroppo non è ancora così ovunque, o quanto meno in ogni condizione.
Se, per esempio, il duo comico Toti e Tata, formato dagli attori Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo partecipa alla
“maratona social” per raccogliere fondi per il progetto ResQ – people saving people, una nuova nave umanitaria battente bandiera italiana per salvare coloro che affrontano la traversata del Mediterraneo per scampare dalla guerra o dalla povertà, insieme a tanti volti notissimi: da Paolo Maldini a Pif, passando per Elio, Frankie hi-nrg, Giovanni Storti, Ascanio Celestini e Laura Boldrini, significa che c'è qualcosa che non torna.
Non è il caso di parlare di antifascismo, non è il caso di prendere un aereo e vedere con i nostri occhi cosa succede nel mondo, come è inutile esclamare We are Mola e queste cose non succedono perchè accadono ovunque.
Non occorre scorrere tra le note di Offbraw, Oasis, Pantajazz, Nek o Nada,
tutto quello che ci occorre è riconoscere questi concetti nella nostra stessa essenza.
Parliamo di quei diritti fondamentali che rappresentano la dignità della persona stessa dignità.
Un bagaglio di tutti, perchè li abbiamo dalla nascita, solo per il fatto di essere persone.
António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite ha voluto lanciare un messaggio per l'occasione, mettendoci dentro, per questa edizione la Pandemia che stiamo vivendo:
“In questa Giornata e ogni giorno, poniamo i diritti umani al centro della nostra azione collettiva per recuperare dalla pandemia del COVID-19 e costruire un futuro migliore per tutti.
Il virus ha accentuato povertà, disuguaglianza, discriminazione; la distruzione del nostro ambiente naturale e le lacune nella tutela dei diritti umani hanno creato fragilità enormi nelle nostre società.
Al tempo stesso, la pandemia minaccia i diritti umani, fornendo il pretesto per sproporzionate risposte di sicurezza e misure repressive che riducono spazio civico e libertà di informazione.
Bisogna dare una risposta effettiva alla pandemia che si fondi su solidarietà e cooperazione.
Le persone e i loro diritti devono essere al centro delle risposte e della ripresa.
Occorrono quadri di riferimento universali come la copertura sanitaria per tutti per sconfiggere questa pandemia e tutelarci per il futuro”.
L’articolo 10 della Dichiarazione recita: “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
L’articolo 10 della Dichiarazione recita: “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Anche Papa Francesco descrive concetti simili nell’enciclica “Fratelli tutti”.
Lo slogan dell'Onu per questa edizione è stato:
“Per una migliore ripresa – Difendiamo i diritti umani”.
Lo slogan dell'Onu per questa edizione è stato:
“Per una migliore ripresa – Difendiamo i diritti umani”.
Quante volte si è sentito dire che la pandemia ci avrebbe migliorati?
Probabilmente non è vero...
quindi converrete con me che è ancora il caso di dedicare una giornata a questi concetti per cercare di risvegliare quell'umanità che si cela dentro di noi.
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