Con il Prossimo DPCM Gesù nascerà "settimino"?
"Più o meno"
Tempi duri per chi credeva che a Natale si sarebbe potuto vivere un minimo di normalità.
Credo che le intenzioni fossero anche quelle, vista la crisi economica che non può essere sostituita da nessun ristoro in senso stretto, ma poi ai piani alti se la sono fatta sotto e sembra si vada verso un'altra direzione.
"Altri sacrifici? E' necessario, non possiamo abbassare la guardia, gli italiani sono consapevoli che sarà un Natale diverso o ci esponiamo a una terza ondata a gennaio, con il rischio di un alto numero di decessi".
(Giuseppe Conte)
Ora, senza fare esternazioni alla Bukowski, cerchiamo di analizzare la situazione, come se analizzassimo una gara di Nations League, visto che il toto decreto è diventato lo sport nazionale e Conte va in gol (o autogol, dipende dai punti di vista), più di Chiesa e Morata.
Da Mattarella a Biden, tutti i capi di Stato sono alle prese con la pandemia e con la gente che, però, non ne può più di continuare a privarsi di tutto.
In questo contesto, si sa, spesso anche senza una logica bene definita, il capitolo Religione suscita sempre sentimenti contrapposti e sta facendo scalpore la proposta di anticipare le funzioni religiose o proprio la nascita di Cristo rispetto agli orari tradizionali.
Chiaramente l'opposizione approfitta per dare addosso al Governo e parla di tradizioni, offese, sacrilegi ed eresia...
poi vedi da chi è composta l'opposizioni e ti chiedi se sia il caso di spiegare loro il significato di questi termini.
Quindi non è il loro intervento che voglio promuovere, quanto mettere in evidenza ciò che è trapelato dai bene informati sui lavori dell'amministrazione del nostro Paese.
"Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre".
Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis.
Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede".
(Francesco Boccia - Ministro per gli affari regionali e le autonomie)
Quindi Gesù nasce prima quest'anno?
Si dirà che è nato prematuro?
Ci sarà bisogno di un'incubatrice?
Potranno bastare il Bue e l'Asinello?
Non è che il 2020 si porta via pure Cristo in anticipo?
Vabbè tanto risorge....
Lo so, ora mi daranno del blasfemo, ma non è ironico, seppur durante la tragedia, tutto quello che sta accadendo?
Innanzitutto porrei l'accento sui Presidenti di Regione che dopo aver passato un estate a fare gli spocchiosi, preparando tra le altre cose le rispettive campagne elettorali, adesso si rivolgono al Governo come un lattante alla gonna della mamma.
Sono stati proprio loro, infatti, a chiedere, durante la videoconferenza in vista del prossimo Dpcm di valutare la chiusura delle frontiere in caso di divieto di riapertura degli impianti da sci o di non permettere aperture di sorta.
Se il primo punto ha, comunque una logica, cioè quella di evitare in questa maniera la concorrenza degli Stati europei che invece dovessero permettere le vacanze sulla neve, sul resto penso sia la solita manfrina di chi si vuole mettere "a parte civile" con il proprio elettorato, più che solamente la voglia di prendersi responsabilità.
Il Governo, ad ogni modo ha già riferito che di riapertura degli impianti si potrà parlare soltanto dopo le feste di Natale, visto che:
Il Governo, ad ogni modo ha già riferito che di riapertura degli impianti si potrà parlare soltanto dopo le feste di Natale, visto che:
"I ristori saranno garantiti per tutte le attività che non potranno aprire.
La sicurezza delle persone e la salute vengono prima di tutto.
Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza"
(Francesco Boccia - Ministro per gli affari regionali e le autonomie)
Ovviamente non poteva mancare il tema scuola:
Ovviamente non poteva mancare il tema scuola:
"Le regioni unanimamente hanno ritenuto di suggerire al governo di procrastinare al 7 gennaio ogni riapertura della didattica in presenza per chi è ancora oggi in didattica a distanza.
Si tratterebbe di una mossa inopportuna in questo momento soprattutto alla vigilia della pausa festiva delle scuole, in assenza di un programma di scaglionamento degli ingressi e in assenza di un servizio pubblico che oggi prevede capienza al 50% e andrebbe ritoccata".
(Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti)
Oltre a queste, chiamiamole indiscrezioni, più che non è trapelato altro, dobbiamo registrare che ai piani alti non sanno ancora che pesci prendere su altre tematiche che dovrebbero interessare quello che verrà chiamato il Decreto di Natale.
Oltre a queste, chiamiamole indiscrezioni, più che non è trapelato altro, dobbiamo registrare che ai piani alti non sanno ancora che pesci prendere su altre tematiche che dovrebbero interessare quello che verrà chiamato il Decreto di Natale.
Non è dato sapere quali saranno gli orari di apertura delle attività commerciali per lo shopping dei regali e di quelle di ristorazione.
non si sa nulla circa gli spostamenti tra regioni per raggiungere i parenti, ammesso che questo sia concesso.
Quello che si intuisce, comunque, è che non dovrebbe cambiare molto dalla situazione attuale, anzi addirittura oltre alle colorazioni delle Regioni, potrebbero essere introdotte addirittura specifiche restrizioni per il Natale.
Insomma, ci tengono buoni promettendo fumo e poi ricominciano nuovamente con la stessa manfrina.
io credo che non si potrà continuare ancora per molto in questa maniera.
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