Alleanza per Mola: Nemmeno l'Appoggio Esterno alla Giunta Colonna.
Passa praticamente all'opposizione il gruppo che ormai non ha più nulla a che spartire con la maggioranza molese.
Che il “Cantiere civico” si trovasse in qualche difficoltà non era un segreto per nessuno.
A prescindere dalle varie fazioni e dalla situazione in un paese nel quale ormai destra e sinistra si confondono e non poco, anche per quanto riguarda una scelta.
Molti in queste faccende fanno la parte di Pinocchio, ma bisogna ascoltare le motivazioni per comprendere fino in fondo alcune decisioni che hanno il potere di cambiare le carte in tavola.
In questo momento è una questione di numeri a mettere in difficoltà l'amministrazione.
C'è stato un tentativo per ricucire lo strappo da parte di “Alleanza per Mola”, a quanto pare, ma il risultato non è stato quello che si auspicavano tutti coloro che desiderano una stabilità politica in quel di Mola.
In realtà ci sarebbe anche la questione del consigliere Ungaro al quale sarebbero state chieste addirittura le dimissioni, come se fossimo nel momento dell'insediamento di un ideale Joe Biden con tutta l'energia positiva della nuova elezione.
Certo, si deve mostrare una certa forza per dimostrare che nulla è indispensabile, ma non è che Mattarella va in giro a chiedere queste o quelle dimissioni.
Ad ogni modo adesso la questione numerica si fa pesante... 9... 22... Come fosse la tombola, ma soprattutto non si scomoda neanche la pittura per rappresentare l'affresco politico alle nostre latitudini.
In fondo non si parla di PIL, di Pirp o di Glenn Frey, Valeria Rossi e Cindy Lauper.
Una cosa è certa:
Il documento politico del gruppo rappresentato in sede consiliare da Giovanni Gallo ed Elisa Sciannameo, è inequivocavile: la Giunta Colonna non più neppure l'appoggio esterno.
Il tutto è affidato al seguente
Comunicato stampa:
Comunicato stampa:
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Nelle scorse settimane, il nostro gruppo di Alleanza per Mola è stato destinatario di un invito al confronto da parte delle liste che hanno composto l’originaria coalizione di “Cantiere Civico”.
Tale confronto si è tenuto in due incontri (datati il 5 e il 18 novembre scorso) animati dalla proposta di poter valutare una modifica della posizione assunta da Alleanza per Mola quando, nel Maggio di quest’anno, ha inteso offrire un “appoggio esterno” all’amministrazione guidata dal Sindaco Colonna.
In particolare, in questa sede, e con l’obiettivo di rendere quanto più partecipi i nostri concittadini, vogliamo provare a raccontare quanto accaduto in questi giorni.
Dopo un lungo periodo di silenzio politico in cui nessuna sollecitazione a collaborare è giunta dalla maggioranza o dall’amministrazione, con sorpresa veniamo raggiunti dall’invito a partecipare al primo già richiamato incontro in cui, dapprima, ci viene chiesto di esplicitare la nostra posizione (come se non fosse già sufficientemente chiara) e, in secondo luogo, di immaginare delle regole condivise per poter riavviare una collaborazione capace di superare quanto abbiamo sempre lamentato, ovvero il motivo per cui la nostra esperienza all’interno della maggioranza è terminata: la mancanza di un metodo fondato sulla partecipazione leale ed autentica nel determinare scelte capaci di imprimere un vero cambio di rotta nella vita della nostra comunità.
Non avendo, il nostro gruppo, la possibilità di determinare alcunché ed esauriti i tentativi di dialogo, l’unica scelta possibile per mantenere autonomia e identità è stata, nei mesi scorsi, quella di uscire dalla maggioranza garantendo il nostro sostegno sugli atti in discussione, previa condivisione degli stessi.
Il nostro “appoggio esterno” è stato caratterizzato essenzialmente dalla volontà ferma e risoluta che abbiamo dimostrato nel perseguire, in ogni caso, “obiettivi e finalità” messe nero su bianco nel programma elettorale prima ed amministrativo poi, pur non condividendo, come detto, metodi e principi di costruzione degli strumenti atti a raggiungerli.
Nello specifico abbiamo garantito il nostro voto favorevole su alcuni atti o, in caso di provvedimenti meno condivisibili, abbiamo inteso comunque garantire la nostra collaborazione, in maniera indiretta, attraverso l’astensione.
La nostra disponibilità al dialogo ed al confronto non è mai mancata, nonostante le tante vicissitudini che hanno rischiato di compromettere più volte tale apertura.
I fattori che hanno determinato, negli scorsi mesi, la nostra uscita dalla maggioranza sono sempre stati chiari e noti: metodo, condivisione, partecipazione ed un processo decisionale in grado di formarsi dal basso, piuttosto che imposto dall’alto.
Ma rispetto a quanto emerso dalla discussione di questi giorni, anche se i colleghi di maggioranza e le forze politiche che attualmente compongono la coalizione di “Cantiere Civico” ci hanno assicurato un recupero di tali elementi fondamentali all’interno dell’agire della maggioranza, assistiamo nei fatti, negli atti e nei comportamenti a una realtà completamente differente e molto distante dalla verità raccontata.
Riteniamo, dunque, memori del passato, che qualsiasi lodevole tentativo di dialogo politico e di confronto, sia sugli indirizzi da adottare che sui provvedimenti da attuare abbiano come fine sé stessi non possedendo, nel vertice decisionale di questa ideale struttura, capacità di ascolto e di accoglimento delle volontà espresse.
Motivo per il quale comunichiamo la fine anticipata di quel tentativo di dialogo avviato.
Non essendoci le condizioni per determinare, da parte nostra, alcun indirizzo all’interno della maggioranza, riteniamo porre fine anche a quell’appoggio esterno che oggi, in virtù di quanto detto, non ha più motivo di esistere.
Il nostro impegno per Mola e per i Molesi non può essere garantito solo attraverso la manifestazione e la condivisione di “buone volontà” che, seppur nobili nell’intento, non hanno alcuna capacità d’incidere nella realtà.
Avremmo voluto impegnarci in maniera libera ed esclusiva per Mola ma questo, a noi, non è stato concesso.
Abbiamo promesso un “cambiamento” che desse in primis una spinta innovativa e rivoluzionaria alla politica locale, in grado di poter rendere la politica capace di risposte a partire dalla raccolta delle istanze provenienti dalla base.
Nei fatti, l’unica novità è stata l’assoluta incoerenza rispetto a quanto promesso in campagna elettorale e l’improvviso “cambio di rotta” a favore di un leaderismo improduttivo determinatosi nel post elezioni.
In conclusione, vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare i colleghi di maggioranza e gli appartenenti alle liste che hanno promosso ed avviato questo tentativo di dialogo, con l’impegno che questo non verrà mai meno se l’argomento sarà la nostra Comunità cittadina e ogni azione volta alla sua cura e alla sua crescita politica, culturale, sociale ed economica.
Mola di Bari, 20.11.2020
Alleanza per Mola
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Nelle scorse settimane, il nostro gruppo di Alleanza per Mola è stato destinatario di un invito al confronto da parte delle liste che hanno composto l’originaria coalizione di “Cantiere Civico”.
Tale confronto si è tenuto in due incontri (datati il 5 e il 18 novembre scorso) animati dalla proposta di poter valutare una modifica della posizione assunta da Alleanza per Mola quando, nel Maggio di quest’anno, ha inteso offrire un “appoggio esterno” all’amministrazione guidata dal Sindaco Colonna.
In particolare, in questa sede, e con l’obiettivo di rendere quanto più partecipi i nostri concittadini, vogliamo provare a raccontare quanto accaduto in questi giorni.
Dopo un lungo periodo di silenzio politico in cui nessuna sollecitazione a collaborare è giunta dalla maggioranza o dall’amministrazione, con sorpresa veniamo raggiunti dall’invito a partecipare al primo già richiamato incontro in cui, dapprima, ci viene chiesto di esplicitare la nostra posizione (come se non fosse già sufficientemente chiara) e, in secondo luogo, di immaginare delle regole condivise per poter riavviare una collaborazione capace di superare quanto abbiamo sempre lamentato, ovvero il motivo per cui la nostra esperienza all’interno della maggioranza è terminata: la mancanza di un metodo fondato sulla partecipazione leale ed autentica nel determinare scelte capaci di imprimere un vero cambio di rotta nella vita della nostra comunità.
Non avendo, il nostro gruppo, la possibilità di determinare alcunché ed esauriti i tentativi di dialogo, l’unica scelta possibile per mantenere autonomia e identità è stata, nei mesi scorsi, quella di uscire dalla maggioranza garantendo il nostro sostegno sugli atti in discussione, previa condivisione degli stessi.
Il nostro “appoggio esterno” è stato caratterizzato essenzialmente dalla volontà ferma e risoluta che abbiamo dimostrato nel perseguire, in ogni caso, “obiettivi e finalità” messe nero su bianco nel programma elettorale prima ed amministrativo poi, pur non condividendo, come detto, metodi e principi di costruzione degli strumenti atti a raggiungerli.
Nello specifico abbiamo garantito il nostro voto favorevole su alcuni atti o, in caso di provvedimenti meno condivisibili, abbiamo inteso comunque garantire la nostra collaborazione, in maniera indiretta, attraverso l’astensione.
La nostra disponibilità al dialogo ed al confronto non è mai mancata, nonostante le tante vicissitudini che hanno rischiato di compromettere più volte tale apertura.
I fattori che hanno determinato, negli scorsi mesi, la nostra uscita dalla maggioranza sono sempre stati chiari e noti: metodo, condivisione, partecipazione ed un processo decisionale in grado di formarsi dal basso, piuttosto che imposto dall’alto.
Ma rispetto a quanto emerso dalla discussione di questi giorni, anche se i colleghi di maggioranza e le forze politiche che attualmente compongono la coalizione di “Cantiere Civico” ci hanno assicurato un recupero di tali elementi fondamentali all’interno dell’agire della maggioranza, assistiamo nei fatti, negli atti e nei comportamenti a una realtà completamente differente e molto distante dalla verità raccontata.
Riteniamo, dunque, memori del passato, che qualsiasi lodevole tentativo di dialogo politico e di confronto, sia sugli indirizzi da adottare che sui provvedimenti da attuare abbiano come fine sé stessi non possedendo, nel vertice decisionale di questa ideale struttura, capacità di ascolto e di accoglimento delle volontà espresse.
Motivo per il quale comunichiamo la fine anticipata di quel tentativo di dialogo avviato.
Non essendoci le condizioni per determinare, da parte nostra, alcun indirizzo all’interno della maggioranza, riteniamo porre fine anche a quell’appoggio esterno che oggi, in virtù di quanto detto, non ha più motivo di esistere.
Il nostro impegno per Mola e per i Molesi non può essere garantito solo attraverso la manifestazione e la condivisione di “buone volontà” che, seppur nobili nell’intento, non hanno alcuna capacità d’incidere nella realtà.
Avremmo voluto impegnarci in maniera libera ed esclusiva per Mola ma questo, a noi, non è stato concesso.
Abbiamo promesso un “cambiamento” che desse in primis una spinta innovativa e rivoluzionaria alla politica locale, in grado di poter rendere la politica capace di risposte a partire dalla raccolta delle istanze provenienti dalla base.
Nei fatti, l’unica novità è stata l’assoluta incoerenza rispetto a quanto promesso in campagna elettorale e l’improvviso “cambio di rotta” a favore di un leaderismo improduttivo determinatosi nel post elezioni.
In conclusione, vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare i colleghi di maggioranza e gli appartenenti alle liste che hanno promosso ed avviato questo tentativo di dialogo, con l’impegno che questo non verrà mai meno se l’argomento sarà la nostra Comunità cittadina e ogni azione volta alla sua cura e alla sua crescita politica, culturale, sociale ed economica.
Mola di Bari, 20.11.2020
Alleanza per Mola
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