25 Novembre per i diritti delle donne. A Mola si potenzia il Centro Antiviolenza e si posa un mazzo di rose sulla panchina rossa ... o quasi.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, anche in questo 2020 è stata celebrata?
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre ed ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
Qualcuno dirà, si vabbè, non si poteva fare nulla vista la pandemia e le restrizioni alle quali sono costretti i cittadini.
Però ci son posti nei quali l'albero della vita si illumina....
Per il resto ci sono i social
e qualche dichiarazione ufficiale come quella del Capo dello Stato:
Comunque tante, a partire da quelle istituzionali, come il video racconto trasmesso alle 10 in streaming sulla webtv della Camera dei deputati “Non chiedermelo. Non è importante”, dedicato all’installazione “Com’eri vestita”, o l'incontro incontro con il presidente della Camera, Roberto Fico, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti e la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni.
I cento video-appelli per dire no alla violenza contro le donne dal titolo “Tanti fili, Una Rete”, la campagna di sensibilizzazione che il Consiglio nazionale forense (Cnf) trasmette sul proprio canale YouTube.
In molte città italiane sono state posate nuove panchine rosse, il simbolo della lotta alla violenza di genere.
A Palermo, in ogni quartiere della IV circoscrizione è stata dipinta di rosso una panchina per ricordare le donne vittime.
L’Università di Siena ne ha installate due nei locali dell’Ateneo.
Nella sede Rai di Roma un fascio di luce rossa illuminerà la facciata del palazzo di viale Mazzini sulla quale sarà proiettata la scritta “Insieme contro la violenza sulle donne”, dalla sera del 24 alla mattina del 26 novembre.
Le panchine rosse, già presenti in diverse sedi Rai, sono state posizionate all’interno delle scenografie di alcuni programmi tv e della visual radio.
A Milano l’amministrazione comunale ha organizzato una fitta rete di eventi online e in streaming. Inoltre, dieci panchine rosse sono state posizionate all’interno del parco dell’Idroscalo, per diffondere un messaggio di sensibilizzazione.
Su ogni panchina è stata fissata una targa con i numeri di telefono, di realtà locali e nazionali, a cui possono rivolgersi le donne che necessitano di aiuto.
Ci sono state diverse manifestazioni miste ...live per andare soprattutto in streaming.
Tutto questo però non accade solo nelle grandi città, qualsiasi paese ha fatto qualcosa per simboleggiare un evento che deve essere soprattutto sostanziale, culturale e sociale....
Mi piace pensare che qui, come per esempio in Croazia, ci si prepari per la stessa cosa, per combattere un nemico che non ha divise come canta Silvestri e che si possa arrivare a quella liberazione cantata da Compay Segundo.
Ok .... e nel mio paese, Mola di Bari?
Ehm .... vabbè .... una panchina ce l'abbiamo ...
l'hanno pittata di rosso un paio di anni fa.....
quindi il simbolo c'è ..... no?
l'importante ... poi non è tanto .... la panchina .... quanto quello che si cerca di fare per una questione che riguarda i diritti umani, molto più che l'8 Marzo.... vero?
Il Sindaco molese Giuseppe Colonna ha infatti divulgato il suo pensiero ed i suoi obiettivi in merito:
"Voglio essere diretto.
In Italia ogni 3 giorni viene uccisa una donna.
Durante il lockdown le chiamate al 1522, numero dell’antiviolenza, sono state il 119,6% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Non perché siamo peggiorati, ma perché vivere chiusi in casa con chi maltratta, denigra, minaccia, stupra è una realtà che purtroppo riguarda molte Donne, accentuata dal vivere h24 accanto ad un mostro.
Perchè non ci sono scusanti, un uomo che non rispetta la Donna è non può essere definito tale.
Ed è per questo che assieme all’Assessore Vergatti e ai Servizi Sociali stiamo potenziando il nostro Centro Antiviolenza, anche attraverso l'avvio di nuove ed innovative modalità di comunicazione.
"Voglio essere diretto.
In Italia ogni 3 giorni viene uccisa una donna.
Durante il lockdown le chiamate al 1522, numero dell’antiviolenza, sono state il 119,6% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Non perché siamo peggiorati, ma perché vivere chiusi in casa con chi maltratta, denigra, minaccia, stupra è una realtà che purtroppo riguarda molte Donne, accentuata dal vivere h24 accanto ad un mostro.
Perchè non ci sono scusanti, un uomo che non rispetta la Donna è non può essere definito tale.
Ed è per questo che assieme all’Assessore Vergatti e ai Servizi Sociali stiamo potenziando il nostro Centro Antiviolenza, anche attraverso l'avvio di nuove ed innovative modalità di comunicazione.
Un modo per poter ricordare a tutte che chiedere aiuto è sempre possibile.
Noi ci siamo, assieme a tutta la vostra Comunità.
Noi ci siamo, assieme a tutta la vostra Comunità.
Non siete sole, abbiate fiducia in noi e chiedete aiuto.
Vi prego."
Vi prego."
Ok .... tutto molto bello, specialmente se arriveranno risultati concreti.
Ovviamente il mio augurio più sincero è che possa essere veramente così....
Poi chiaramente, l'abbiamo detto....
è più importante il concetto e l'azione per perseguirlo che non il simbolo.....
ma noi una .... (vabbè poche, ma buone?)..... panchina, come detto ce l'abbiamo......
.... andiamoci a mettere almeno un mazzo di rose .....
Ehm .... ma questa panchina di che colore è?
Rossa....
si .... un paio di anni fa....
vabbè ... quasi ....
rosa....marro...... e vabbè ....
ma il simbolo non è fondamentale.....
Si, si .......
giusto....
effettivamente non è che ci possiamo mettere a cercare il pelo nell'uovo
OK! ....."Ma na cazz d man di verneic ... e c cazz ng vol !!!"
(non era difficile riverniciare)
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