La Compagnia Diaghilev riparte da Bari. C'è tanto teatro da vivere in Vallisa.

Dal 3 ottobre al 23 maggio 2021 tredici titoli in programma, tra novità e riprese, per oltre 170 repliche e 3 spettacoli riservati ai bambini.

Dopo sette mesi di sosta forzata e con qualche novità che riguarda soprattutto la location, l’attività della compagnia riprende nell’auditorium Vallisa col progetto «Teatro Studio 2020-2021» che parte il 3 ottobre con «I suoni, la mente, la musica», recital-concerto ispirato al best-seller di Oliver Sacks «Musicofilia». 

L’incontro tra gli attori Paolo Panaro (che firma anche la regia) Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia e Altea Chionna con il percussionista e compositore Luigi Morleo e il figlio Mattia, pianista e compositore anche lui, è una specie di chicca per l'evento realizzato in collaborazione con il festival Time Zones. 

La compagnia si sposta a Bari e lascia, non si sa se momentaneamente o meno quella che è stata la propria abituazione in questi anni.

C'è una storia particolare tra Diaghilev e Mola di Bari, fatta di incontri, arrivederci e riproposizioni.

Probabilmente anche questo è un arrivederci o è solamente un progetto presso un altro teatro e poi si ritornerà al Teatro Van Westherout della cittadina a sud del capoluogo, al momento non lo sappiamo, ma è bene sapere che in questo periodo molto particolare è difficile lavorare ovunque e spesso le decisioni vengono prese anche in base alle necessità ed alle disposizioni che, di volta in volta possono cambiare e che possono essere diverse in ogni paese ed in ogni struttura.

Le condizioni di Mola sono diverse da quelle di Bari, Cellamare,Torre a Mare, Trani, Taranto e così via.

Quello che è importante è che ci sia risonanza per questa iniziativa e la stampa sembra sensibile a partire da giornali storici come la Gazzetta del Mezzogiorno, fino a BariToday o altri siti, blog e pagine social.

Tornando a parlare di quello che la compagnia proporrà per questa stagione, non possono passare inosservati i tredici i titoli in programma sino al 23 maggio 2021, tra novità e riprese, per oltre centosettanta repliche e tre spettacoli riservati ai bambini, tutti prodotti da Diaghilev. 

"In tempo di Covid il teatro si ritrova a fare i conti con nuove necessità". 

un pò come tutti noi, come se l'albero della vita avesse preso delle strane ramificazioni per cercare di far vivere la stessa cosa in maniera più intensa, visto che la conquista è più difficile.

La centralità della parola e il ruolo dell’attore, quale mediatore tra il pensiero dell’autore e lo spettatore, è il perno sul quel si fonda tutta la rassegna.

Dopo «I suoni, la mente, la musica», che in sette recite (il 3, 4, 7, 8, 10, 11 e 12 ottobre) propone sette tappe letterarie e musicali differenti ispirate alle varie ricerche di Oliver Sacks, incontreremo altri due straordinari scrittori, Aldo Nicolaj e Achille Campanile. 

Dal 14 ottobre all’1 novembre «Ritratti: il teatro di Aldo Nicolaj» riscopre alcuni tra i racconti più divertenti dell’autore piemontese raccolti in tre distinti spettacoli («Amori impossibili», «Le intellettuali», «Fissazioni sentimentali») che saranno rappresentati, in successione alternata. 

«Achille Campanile, il teatro e l’umorismo» in programma dal 3 al 22 novembre è, invece, composto da due spettacoli separati («L’occasione» e «La fuga»). 

Entrambi i progetti produttivi sono diretti e interpretati da Paolo Panaro, affiancato dagli attori della compagnia Diaghilev Altea Chionna, Deianira Dragone, Elisabetta Aloia, Tiziana Manfredi, Francesco Lamacchia, Alessandro Epifani, Mario Lasorella e Carlo D’Ursi. 

La prima parte del programma verrà chiusa da Virginio Gazzolo, riconosciuto protagonista del teatro italiano, con «L’ultimo discorso di Pitagora» (dal 25 al 29 novembre), una favola sul leggendario matematico del quale si dubita persino che sia mai esistito. 

La seconda parte della rassegna vedrà impegnata la compagnia Diaghilev, innanzitutto  nella riproposizione di due precedenti rappresentazioni, «L’uomo, la bestia e la virtù» di Luigi Pirandello (dal 12 al 30 gennaio) e «Le smanie per la villeggiatura» di Carlo Goldoni (dal 13 al 25 aprile). 

Ci saranno, però, anche due nuove produzioni tratte da altrettanti celebri classici, con l’adattamento drammaturgico di Riccardo Spagnulo, «Il Misantropo» di Molière per la regia di Davide Gasparro (dal 2 al 21 febbraio) e «Otello» di Shakespeare (dal 9 al 28 marzo).

La presenza dei Virtuosi di San Martino è un'altra chicca della stagione, proponendo questi, una esilarante forma di teatro musicale dai toni sarcastici e surreali.

L'omaggio a Totò ed a Nino Taranto che ne consegue con la proposizione  «Totò, che tragedia!» (9 e 10 gennaio) e «Nel nome di Ciccio» (6 e 7 marzo), è imperdibile.

Che dire, inoltre, di Massimo Verdastro, tra i più apprezzati artisti della scena contemporanea, che presenterà «Eros e Priapo» di Carlo Emilio Gadda (10 e 11 aprile), e il ritorno di Virginio Gazzolo con «Ulisseide» da Omero e Dante (15 e 16 maggio)?

In chiusura Paolo Panaro, attingendo alla trilogia dalla «Recherche» comprendente «Un amore di Swann», «Il tempo perduto» e il «Il tempo ritrovato» (dal 18 al 23 maggio), celebrerà nel migliore dei modi uno dei suoi autori preferiti, Marcel Proust.

Per bambini e famiglie ci sarà un capitolo a parte, a cominciare dall'orario.

Verranno, infatti,  proposti in orario pomeridiano «Don Chisciotte, l’ultima avventura» e «L’ultimo Natale del lupo» di Damiano Nirchio e «Cenerentola» di Deianira Dragone....

Ad ogni modo ci sono diversi motivi per essere aggiornati su tutto quello che abbiamo raccolto riguardo questa rassegna e si può fare tutto in maniera autoctona:

SCARICA il programma della Rassegna: http://bit.ly/TeatroStudio202021Programma
Info e prenotazioni: 3331260425

Vi ricordo, inoltre, che i posti della Vallisa sono stati ridotti nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid. 

Pertanto, è opportuna la prenotazione.