Elezioni, Mola e la sua la Sindrome di Stoccolma...
L'attivista Fabio Daugenti ha inviato una riflessione sui risultati elettorali evidenziando qualcosa che, effettivamente, è sulla bocca di molti cittadini.
Potremmo essere a Cellamare, a Palermo, a Pompei e probabilmente anche in Russia e staremmo facendo tutti le analisi dei risultati delle elezioni appena concluse.
Ci divideremmo in base alle nostre scelte e discuteremmo più o meno animatamente in base al nostro rapporto con il pubblico e con la politica.
la riflessione che, però, partorisce l'amico Fabio attraverso la lettera che ha inviato è diversa e non si riferisce al risultato vero e proprio.
Il Si piuttosto che il No al referendum o la vittoria di Emiliano alle Regionali; è qualcosa che va oltre al risultato principale.
Il giovane attivista, infatti, prende in prestito un'espressione coniata dall’agente dell’FBI Conrad Hassel in seguito ad un episodio avvenuto in Svezia nel 1973, quando quattro impiegati, di una banca di Stoccolma, tre donne e un uomo, vennero presi in ostaggio da due rapinatori.
Il sequestro durò sei giorni, oltre 130 ore al termine dei quali grazie a gas lacrimogeni lanciati dalla polizia i malviventi si arresero e gli ostaggi vennero rilasciati senza che fosse eseguita alcuna azione di forza e senza subire nessun tipo di violenza.
Fu proprio la reazione di questi ultimi a stupire: una volta rilasciati, espressero sentimenti di solidarietà verso i loro sequestratori arrivando a testimoniare in loro favore, e anzi dimostrandosi ostile nei confronti di chi li aveva salvati.
Da allora l'espressione "Sindrome di Stoccolma" viene associata ad una specie di patologia o, comunque, ad una reazione da stress post-traumatico e può durare anche parecchi anni.
Quindi ha definito alcuni cittadini molesi vittime di questa patologia?
Beh! Senza entrare nel merito della scelta individuale e tenendo conto che si è arrivati addirittura a votare la Lega (in uno dei miei articoli scorsi dedicati alle elezioni, sono stato abbastanza offensivo con questi ultimi), bisogna dire che qualcosa non quadra.
Cosa è successo:
540 molesi hanno votato l'attuale Assessore del Comune di Mola di Bari, Lucia Parchitelli, contribuendo ad eleggerla nell'Assise regionale.
Ora, senza mettersi a fare esempi tipo gli Odè o citazioni in stile Tonino Abatangelo, è difficile concepire da parte di tutti come ci si possa continuare a lamentare del degrado nel quale versa il nostro paese che, a detta di tutti, non è stato mai in condizioni così penose e contemporaneamente premiare l'assessore che dovrebbe evitare questo stato e fare in modo che si ponga rimedio allo "scatafascio generale".
Di conseguenza saranno, questi cittadini, contenti di tale proliferazione di topi e scarafaggi e di tutto quello che non va?
O si saranno abituati a questo stato delle cose e non riconoscerebbero il proprio territorio se fosse "bonificato", aggiustato, ecc.?
Non lo so....
sta di fatto che il buon Fabio vuole esternare i suoi sentimenti con il seguente scritto:
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"Archiviata anche questa tornata elettorale, al di la' dei dati numerici, che lascio analizzare agli esperti, si evidenziano ancora alcune anomalie che certificano lo stato di subalternita' della "classe politica che amministra la nostra citta', nei confronti dei capi bastone baresi che, come in una sorta di gioco del risiko spostano a loro piacimento le proprie pedine, per colonizzare i territori".
Gli artigli ben affilati di questa politica rapace sono ben conficcati nella carne viva del nostro paese che ne paga le conseguenze. Esempio eclatante di questa "politica", lo fornisce l'Assessore Parchitelli, una perfetta sconosciuta alla nostra citta' fino a quando non e' stata catapultata sulla scena politica locale dal suo referente regionale.
Dopo 2 anni della sua azione amministrativa nelle deleghe ambiente e cultura, il paese si trova in condizioni di degrado e abbandono indiscutibili( pieno di topi, blatte e zanzare, il servizio rifiuti assolutamente insufficiente, malorganizzato e malgestito, peraltro l'assessore non ha neanche ritenuto opportuno presentarsi agli operatori ecologici della ditta appaltatrice, cosa mai accaduta nella storia di Mola.)
Dal punto di vista della cultura nonostante la mole di denaro della collettivita' speso inutilmente, non ci sono state iniziative degne di nota. Nonostante tutto questo 540 molesi, probabilmente vittime della sindrome di Stoccolma, hanno deciso di gratificare l'Assessore con la loro preferenza, contribuendo ad eleggerla nell'Assise regionale. Ovviamente di questo gioco delle parti, non e' esente il Sindaco, che, pur di garantirsi la sopravvivenza politica, si presta al "gioco" imposto dai suoi nuovi referenti politici. Saltare da una parte all'altra degli schieramenti politici, ormai non sorprende piu' nessuno, ed ha raggiunto livelli professionali da specialita' olimpica. Spero che questo ulteriore esempio di malapolitica familistica sia da sprono a voler cambiare realmente le cose nel nostro paese.I cittadini ed i loro bisogni legittimi devono trovare la giusta tutela nell’opera di un amministratore che non devono essere considerati un trampolino per obiettivi sempre più “alti” e ben remunerati."
Fabio Daugenti
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