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Per "Progetto Mola" e "Lista Giangrazio Di Rutigliano", l'amministrazione è inadeguata ed arrogante.



C'è un comunicato stampa che parla di
INADEGUATEZZA E ARROGANZA


Talvolta è facile passare da supereroe ad un personaggio da film con Lino Banfi. 
Lo vediamo tutti i giorni nella vita, dopo alcuni episodi che possono cambiare la percezione di noi, più nettamente delle famose porte raccontate dai Doors. 

Anche nella politica questo accade ed anche in quella nazionale. 
Ne ha fatto le spese Di Maio, per esempio, anche perché non è così impensabile ritrovarsi come un  "vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro", per citare Manzoni ed il suo "I Promessi Sposi". 

Quindi ci troviamo nella condizione di ascoltare gli Eagles senza Glenn Frey? 

Ora... chi è il supereroe e chi il personaggio alla Lino Banfi? 
Dipende dal gioco delle parti e dalle sensazioni che le diverse interpretazione possono tradurre in comunicati come questo:

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Chi ha assistito al Consiglio Comunale del 16 luglio ultimo scorso ha potuto toccare con mano il livello di inadeguatezza e di arroganza di questa Amministrazione e di quello che resta della sua maggioranza asservita ai desiderata del Sindaco, ormai in balia di sé stesso.

Quanto accaduto durante il dibattito sulla presunta incompatibilità del consigliere Losito ha dei risvolti preoccupanti che devono far riflettere e porci delle domande: cosa porta il Presidente del Consiglio istigato dal Sindaco a tradire il ruolo di imparzialità, che legge e decoro gli imporrebbero, fino ad arrivare ad impedire ad un Consigliere Comunale di esprimere un suo pensiero? Cosa fa ritenere questa amministrazione di essere al di fuori di ogni regola?

Più inquietanti ed allarmanti interrogativi si affastellano alla mente dopo la conferenza stampa tenuta, presso la libreria Culture Club Cafè lo scorso 22 luglio, da Alleanza per Mola, gruppo recentemente uscito dalla maggioranza.

In un passaggio dell’intervento del consigliere Gallo, censurato in Consiglio Comunale e reso pubblico nella conferenza stampa sopra citata, viene richiamata una riunione ufficiosa tenutasi prima di quella prevista per il 22 luglio 2018, in cui la maggioranza si sarebbe riunita per la prima volta, si legge : “Presenti alla riunione insieme ad amministratori in pectore, anche alcuni stakeholder, persone non referenti ufficiali delle liste e neppure consiglieri che, ponendo alcuni veti, hanno prodotto la ripartizione che è sotto i nostri occhi”.

Se quanto riportato risponde a verità, e francamente risulta difficile pensare che una dichiarazione così pesante possa essere fatta a cuor leggero, diventa importantissimo sapere: chi sono questi soggetti? Quali poteri di condizionamento hanno nei confronti del Sindaco, tanto da determinare le scelte degli assessori? Questi soggetti hanno avuto o hanno ancora questo potere di condizionamento sulla cosa pubblica?

Da quando si apprende il gruppo di ApM è caduto in disgrazia, non per la sua “sete di poltrone” o per la sua inesperienza politica come qualcuno sibillinamente vuol far passare, ma semplicemente per aver osato resistere all’omologazione, al pensiero unico che regna nella maggioranza e che non prevede alcuna reale condivisione delle scelte, in quanto, come si legge in ulteriori due passaggi del documento: “I consiglieri comunali non sono interpellati, i referenti delle liste nemmeno, solo un gruppo di poche persone “ lavora alacremente” con un susseguirsi di riunioni per determinare quella che doveva essere la Giunta.” E ancora: “Qualora avessimo avuto ancora bisogno di conferme, le stesse arrivano senza neppure chiederle direttamente: era ormai chiaro che c’era un gruppo ristretto di persone che ha determinato tutto in anticipo, e continua a farlo con crescente prepotenza”.

Stanti così le cose, e fino a prova contraria, la colpa che si può fare a ApM è quella di aver compreso con ritardo quello che a noi è stato chiaro fin dall’inizio e cioè che questa amministrazione non ha alcuna remora etica: mostra una faccia ma nasconde il suo vero volto.

Adesso però il gruppo eretico dovrebbe essere conseguente e rigoroso per dare concretezza al principio che una politica per i cittadini non è solo auspicabile ma possibile.

L’Amministrazione Colonna mettendo in pratica un collaudatissimo utilitaristico, il cui epitome può essere racchiuso nella formula “pensare al proprio futuro e non al paese” ha definitivamente svelato il suo vero volto e le sue vere (in)capacità. Ed ecco che l’agevole paese virtuale ha prevalso su quello reale, la furbizia sull’intelligenza, la visione particolare su quella generale ed il gioco è fatto!

Mola sarà (profetico all’infinito) bellissima!!!

A dire il vero questa Amministrazione era partita con un ethos più da esperienza mistica che amministrativa, visti i peana (più o meno spontanei ed interessati) che i fedelissimi (anche asiatici) tributavano all’Eletto ad ogni starnuto fatto a favore di videocamera.

Oggi, con il passare dei giorni, dei mesi e degli anni, il velo illusorio di Maya si è definitivamente squarciato e ci troviamo difronte ad una banale amministrazione decisamente “materialistica”, come purtroppo ce ne sono tante altre, ripiegata su sé stessa e priva di una visione concreta di insieme che faccia comprendere il progetto di città che si vorrebbe realizzare.

Purtroppo questo modus operandi trova puntale riscontro anche negli atti amministrativi prodotti, spesso raffazzonati e lacunosi, tant’è vero che nessun provvedimento importante, ad oggi, è stato approvato all’unanimità del Consiglio, come accadeva solo qualche anno fa e, in diverse occasioni, la minoranza ha dovuto faticare per evitare che l’amministrazione commettesse macroscopici errori.

L’inadeguatezza di questa amministrazione è talmente evidente che risulta quasi inutile sottolinearla.

Questa assenza di cultura politica, malcelata da civismo di convenienza, più prossima al qualunquismo, non consente né di amministrare né tanto meno di governare un paese.

Siamo difronte ad un fallimento sia politico che amministrativo.

Amministrare dignitosamente un paese potrebbe farlo anche un discreto burocrate e molto probabilmente nel prossimo futuro lo potrà fare anche un sofisticato computer, nel quale basterà inserire tutti i dati e le norme necessarie.

Governare è assolutamente cosa diversa, è qualcosa di tipicamente umano che richiede una forte componente etica, un’idea di paese non solo teorizzabile, ma raggiungibile, con un’azione appassionata e costante. Tutte qualità di cui questa amministrazione è assolutamente sprovvista.

(Coordinamento di “Progetto Mola” e “Lista Giangrazio Di Rutigliano”)

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