Segreti (Dark 1x1)
"La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un’illusione, anche se ostinata".
(A. Einstein)
Tutti abbiamo dei segreti, qualche volta addirittura con noi stessi.
Siamo bravi a nasconderci le cose, non occorre così doverci ricordare delle fesserie inventate per celarli agli altri.
Con noi stessi è più facile, o almeno lo sembra...
Talvolta è più difficile da accettare...
ma c'è bisogno prima di tutto di rendercene conto.
Questo accade da sempre e sarà così, almeno fino a quando non saremo in gradi di parile gli occhi e guardarci dentro, oppure arrenderci alla ciclicità dell'esistenza e del fatto che siamo gli artefici della nostra vita, ma fino ad un certo punto.
Immaginando una musica che spazia nel corso del tempo, senza la Deloran di "Ritorno al Futuro", almeno per il momento, ma con appigli e riferimenti ad altre epoche, sospinti da qualcosa che per duttilità assomiglia alla voce di Sara J., predisponiamoci all'esplorazione di diversi stati d'animo.
Gli eventi che ci circondano, spesso ci lasciano impotenti, ci rendiamo conto che sono concatenati tra di loro e, per quanto ci sforziamo, non sempre riusciamo a venirne a capo.
Anzi, se ci pensiamo bene il più delle volte, ci sentiamo soddisfatti solamente perché nel corso del nostro cammino ci siamo assuefatti ed adattati alla situazione, senza neanche rendercene conto.
Ci sentiamo, probabilmente come gli abitanti di Winden, una località fittizia situata in una regione ignota della Germania; infatti più o meno tutti hanno avuto l'esperienza di sapere che un proprio concittadino si sia tolto la vita.
La chiamiamo cronaca e ci chiediamo come possa essere successo, senza per forza votarsi a San Rocco, come vorrebbe la tradizione popolare alle mie latitudini.
Ebbene … Michael Kahnwald si impicca il 21 giugno del 2019, lasciando una lettera d’addio in una busta con scritto sopra "Non aprire prima del 4 novembre alle ore 22:13".
Non è detto, però che si venga a conoscenza della missiva, visto che, come nell'esempio, questa viene nascosta dalla madre di Michael, Ines Kahnwald.
Come accade durante la "Notte di San Lorenzo", ogni scusa è buona per cercare di fare esaudire i propri desideri; immaginate cosa possa pensare il figlio di Michael, Jonas Kahnwald che non è a conoscenza di quella famosa lettera e non riesce a capacitarsi del terribile gesto fatto dal genitore.
Se tornare a scuola, dopo essersi sottoposto ad una lunga terapia psichiatrica per recuperare dal trauma subito, può essere la soluzione, un po' come quello che accade con la popolazione vittima della pandemia che ci ha colpiti nella realtà, bisogna sempre pensare che dietro l'angolo ci può essere qualcosa che ci spiazza, il colpo di scena che ci manda in tutt'altra direzione, se pensiamo a come ci immaginiamo il futuro.
Alle mie latitudini, spesso ci chiediamo circa la sorte della "Sagra del polpo", fingendo che notizie più serie possano scomparire se ci occupiamo di qualcosa di più effimero, tralasciando il caso di coloro che magari non hanno tante cose che frullano nella mente.
Eppure anche costoro, hanno i loro Segreti.
Anche le sagre stesse, la manifestazioni, le cooperative, le associazioni, le Istituzioni.
Segreti, qualche volta innocenti, ma il più delle volte torbidi e fatti mantenere con metodi non proprio ortodossi.
Tante volte ci stupiamo di quelle che chiamiamo "combinazioni"...
magari c'è un motivo che riusciamo a renderci conto che quella cosa accade in quell'ambito o i quel momento.
E' proprio il 4 novembre quando Jonas viene a sapere che lo spacciatore del suo liceo, Erik Obendorf, è scomparso da un paio di settimane; sempre quel giorno si rende conto che la ragazza di cui è innamorato, Martha Nielsen, ora sta con il suo migliore amico, Bartosz Tiedemann, come a dire che quando una giornata nasce sfigata, lo è a 360°.
"A che servono gli dei?", canterebbe Rossana Casale...
Ovviamente il punto interrogativo, in alcuni casi è d'obbligo più del solito.
Anche qui un significato nascosto?
Dipende da cosa si intende e da come si metabolizza il corso della nostra esistenza, come si recepiscono gli eventi e dalle decisioni che si prendono in merito.
Siamo tutti concatenati tra di noi
La madre di Jonas, Hannah, vive una relazione clandestina con Ulrich Nielsen, ispettore che si sta occupando del caso della sparizione di Erik insieme al capo di polizia, Charlotte Doppler.
L'uomo è padre di Martha, Magnus, e del piccolo Mikkel; i primi due sono compagni di scuola di del giovane Kahnwald.
Come i Rolling Stones direbbero "I know it's only rock 'n roll but I like it, like it"
qualcuno potrebbe dire che tutto ciò che sto scrivendo fa parte di un telefilm….
ed effettivamente è così, per certi versi….
ma dove finisce la fantasia ed inizia la realtà …. e viceversa?
I fratelli Nielsen e Bartosz hanno saputo che in una grotta nascosta nella foresta è rimasta la scorta segreta di droga di Erik, per cui propongono a Jonas di andare insieme a cercarla, vi sembra una storia poco plausibile se spulciamo tra gli eventi che spesso ci propinano i telegiornali?
I ragazzi, ai quali si è aggregato anche il piccolo Mikkel, arrivati nei pressi della grotta trovano la droga, ma improvvisamente vengono sorpresi da una serie di strani suoni e lampi di luce.
Quanti di noi hanno fatto le loro belle bravate e quanti sono scappati via quando la situazione è sfuggita di mano?
Tutti fuggono dal bosco ma, senza sapere come, Mikkel scompare.
Una ragazzata finita male… quante ne accadono…
purtroppo qualcuna finisce in tragedia...
Il giorno dopo, proprio nel punto in cui è sparito Mikkel, la polizia trova il cadavere di un altro bambino, che porta abiti anni ’80 e ha tutta la zona attorno agli occhi bruciata e le orecchie sanguinanti.
La vita è un rompicapo e spesso cerchiamo di codificarla e di cercare le risposte che possono farci vedere le cose da un altro punto di vista, o possono farci ricomporre il puzzle che non riusciamo a completare….
Quella sera stessa, Ines Kahnwald apre la lettera del figlio morto.
Può essere quella la chiave per venire a capo di quanto accaduto?
Non lo sappiamo se non possiamo spostarci nel futuro, o nel passato… o in qualsiasi cosa possa essere.
Intanto almeno la musica, riesce a caratterizzare i vari momenti ed a delineare le epoche
Se un uomo misterioso, in una stanza dalla carta da parati colorata, lega Erik Obendorf ad una sedia, coprendogli gli occhi con una fascia di metallo.....
ed ascoltiamo….
"You spin me right 'round, baby, right 'round
Like a record, baby, right 'round, 'round, 'round"
(Dead or Alive)
…. e non è un segreto…..
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