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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Mola: Lottizzazione C2.3 ne vedremo delle belle (?) in questa telenovela molese.



Da 30 sulla cresta dell'onda: una delle serie più longeve degli affari molesi


Affrontiamo la questione della lottizzazione C2.3 perché nei prossimi giorni sarà di stretta attualità e riguarderà il Consiglio Comunale.

In realtà non dovrebbe essere materia di dibattito in quella sede, ma probabilmente sarà un passo fondamentale nel proseguo della vita politica in quel di Mola di Bari.

Questa volta non ci sono inquinamenti, ripercussioni e "conseguenze alla Ethan".
E' una questione paesaggistica e di regolamenti.

Durante l’ultima riunione della terza Commissione consiliare è stato invitato l’avvocato Saverio Profeta allo scopo di fornite chiarimenti ai commissari e quest'ultimo ha risposto ai tanti  quesiti che gli sono stati posti. 

Fondamentalmente ha dichiarato che:

1) il piano è efficace;
2) Le eventuali modifiche imposte da Enti preposti alla tutela dei vincoli non devono scontare alcun provvedimento VAS.
3) Si può dare seguito al rilascio delle autorizzazioni edilizie.

Il dubbio che la realtà sia questa, però, rimane...
non è solo il fatto di vedere le cose in maniera … "Dark" e che alcuni concetti non tornano.

Del resto parliamo di un piano urbanistico attuativo del vigente Piano Regolatore Generale che si trascina da tantissimi anni.

L’interesse è molto antico perché riguarda un’area che sviluppa circa 150.000 metri cubi di nuova edificazione; il fatto che tra i proprietari dei suoli e tra i progettisti si ritrovano molti politici o ex politici e loro familiari, insinua ancora di più i dubbi nel cittadino che osserva come spettatore.
Anche i costruttori ed i tecnici coinvolti sono molto noti in paese, quindi ci sono tantissimi interessi in ballo, non bisogna essere Einstein per capire che ci potrebbero essere scintille intorno ad una vicenda come questa.

Più molleggiato di Celentano, più immortale di Paul McCartney il fatto si presta alle più svariate interpretazioni e ci si gira attorno più della "Bambola di Patty Pravo".
"Tutti vogliono viaggiare in prima classe", canta Ligabue, ma bisogna fare delle nette distinzioni tra quello che si dice e quello che è.

La politica e la burocrazia locale si sono rese protagoniste, a vario titolo, della vicenda, salvo, poi cercare in alcuni momenti di ridursi ai minimi tempi per non destare sospetti.

Per cercare di fugarli, professionisti hanno dichiarato che in riferimento a comunicazioni Regionali che l'eventuale procedura VAS è di esclusiva competenza comunale, non regionale e che tale decisione deve seguire quanto prescritto dal Regolamento Regionale n. 18/2013. All’art. 7 di tale Regolamento che riporta:

1) sono esenti da VAS le modifiche ai piani che non variano gli standard urbanistici, i volumi e le altezze,

2) sono esenti da VAS i piani che subiscono variazioni imposte da organi ed enti preposti alla tutela delle aree vincolate.

Di conseguenza l’ufficio preposto dovrebbe rilasciare i permessi di costruire senza problemi.
Quindi perché non lo fa?

La C2.3 viene approvata dal Consiglio Comunale molese attraverso una  delibera del 2009, quando il Sindaco era Nico Berlen.
Qualche anno dopo si procede a tutte le azioni del caso, ma viene fuori che una parte della lottizzazione è interessata ai famosi "300 metri dal mare".

Quindi a parte le chiacchiere di Ingegneri e tecnici vari è ovvio che per poter aggirare tale ostacolo, ammesso che sia giusto aggirarlo, occorre che la Regione debba dare un assenso netto ed incontrovertibile dopo aver ascoltato quanto stabilito dall'analisi della Soprintendenza.

Poi possiamo pure dire tutto quello che vogliamo, ma sappiamo che fine abbiano fatto le famose "villette a mare" ed i relativi permessi che avevano anche all'epoca.

Il fatto è che quando queste autorizzazioni sono state richieste da alcuni proprietari, esse sono state respinte, quindi oggi di cosa stiamo parlando e cosa è accaduto da quegli anni?

Di conseguenza sembrerebbe che ogni procedura in tal senso oggi, dovrebbe essere assoggettata alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Di conseguenza se il Comune di Mola, dovesse proseguire per la propria strada, potrebbe essere bloccata dalla Regione.

Insomma, la  C2.3 ovvero la più grande lottizzazione di tutti i tempi progettata su Mola: 100mila metri cubi di nuove costruzioni, è stata da sempre un macello da tanti punti di vista.

Quella che stiamo raccontando è solamente l'ultima puntata di una telenovela che va avanti da oltre 30 anni.
se qualcuno volesse farsi un'idea su quanto discusso durante la seduta di Terza Commissione (Urbanistica) che si è tenuta in videoconferenza, basta collegarsi al link  
Per accedere alla registrazione della seduta, dopo essersi collegati al link riportato, occorre inserire la seguente password, rispettando maiuscolo e minuscolo: Mola2020.

In estrema sintesi:
- l'avvocato Profeta e la giunta (o parte di essa) sta perorando la causa della sospensione dell'approvazione della lottizzazione avvenuta 11 anni fa da parte dell'Amministrazione Berlen.

Il clima non sarà probabilmente mai come cantare Sweet child of mine dei Guns 'n Roses, specialmente durante le nuove puntate della telenovela, ma al momento possiamo vedere come gli addetti a queste decisioni si stiano adoperando secondo queste specifiche: 

- richiedere una variante alla lottizzazione ai lottizzanti
- effettuare la verifica di assoggettabilità a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) su tale variante
- non si ritiene di effettuare una VAS sull'intera lottizzazione.

Siccome non siamo in dirittura d'arrivo in "Destinazione Paradiso", come canta Grignani, è bene sottolineare come, il presidente della Terza Commissione, il consigliere Losito, a differenza degli altri componenti la commissione, si è opposto alla richiesta di sentire in commissione altri tecnici (che ne hanno fatto richiesta) o proprietari interessati dalla lottizzazione con argomentazioni che hanno destato parecchie perplessità

Insomma, la partita dovrebbe essere ancora lunga, ma in molti sono sicuri che quanto scaturirà da tutto ciò avrà ripercussioni a tutti i livelli.

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