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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Le semifinali di Coppa Italia.



La Coppa nazionale inaugura il ritorno del calcio.



I giorni di lockdown e quarantena sono alle spalle; gli appassionati di calcio hanno finalmente visto tornare il calcio giocato, o presunto tale.

Il ritorno del calcio in tv, come prevedibile, è stato un enorme successo. 
Ottimi numeri fatti registrare da Juventus-Milan e da  Napoli-Inter.
La prima sfida, tra bianconeri e rossoneri, ha avuto 8.3 milioni di spettatori, con uno share del 34%, diventando la gara in chiaro più vista della stagione e, il secondo programma Rai del 2020 andato in onda di venerdì dopo la quarta serata del Festival di Sanremo.

La sfida del San Paolo ha raccolto 7.19 milioni di telespettatori e il 32.34% di share. 
Anche questa partita è stata la seconda trasmissione Rai più vista nel 2020 nel suo giorno di trasmissione, il sabato, alle spalle della finale di Sanremo. 
I 100 giorni senza calcio si sono fatti sentire e hanno trasformato in un successo le due partite di questo weekend. 

Inutile dire che per la finalissima di mercoledì sera, Napoli-Juventus, si attendono ancora numeri mostruosi.
Ma come si è arrivati a questa finale?

Il primo impegno ufficiale di questa nuova era è stata la semifinale di ritorno di Coppa Italia, sfida che vedeva coinvolte Juventus e Milan in quel dello Stadium.

La partita non poteva rappresentare un test indicativo sulla crescita e sullo stato fisico delle due squadre, dopo la prima mezz'ora di gioco, infatti, il ritmo è crollato verticalmente, la partita è stata, fondamentalmente soporifera.
L'assenza di pubblico ha fatto il resto.

Maurizio Sarri ha sorpreso tutti schierando Danilo sull'out difensivo di destra, al posto di Cuadrado, mentre nel tridente era Ronaldo e non Dybala a fungere da riferimento centrale, con il brasiliano Douglas Costa a completare il reparto.
Manca una punta centrale e l'assenza di Higuain, compromette di molto il modulo dei bianconeri.
Se non si fosse ceduto Mario Mandžukić, probabilmente staremmo commentando un altra gara.
La presenza dell'ex capitano Gigi Buffon, ha dato la consueta sicurezza.

La supremazia dei padroni di casa appare subito nettissima e, quando l'arbitro, con l'ausilio del VAR, decide di assegnare un calcio di rigore nettissimo per un fallo di mano di Conti, sembra che sia il preludio ad una serata trionfale.
Sul dischetto si presenta CR7, ma la conclusione, però, si va ad infrangere sul palo. 
Al 17' arriva poi un altro episodio che potrebbe far svoltare le sorti del match: il Milan si ritrova in inferiorità numerica grazie ad un assurdo intervento di  Rebic che merita l'espulsione.

Il realtà si afflosciano anche i campioni d'Italia e la sensazione è che, a prescindere da superiorità o inferiorità numerica, la partita potrebbe durare anche un mese, ma mai nessuno riuscirà a segnare. 

Nella seconda frazione Sarri ha provato anche la carta del triplice cambio per cercare di dare forze fresche alla propria squadra, ma i risultati ottenuti sono stati ben al di sotto delle aspettative con un Bernardeschi che non ha dato la scossa e con  Rabiot e Khedira lontani da una condizione quanto meno accettabile.

Il Milan ha addirittura finito per creare addirittura qualcosa….
ovviamente solo esclusivamente rispetto alla nullità della partita.

Sul fronte juventino, comunque è rinfrancante, quanto meno una minima idea di gioco e i segnali positivi di un Rodrigo Bentacur, apparso in crescita e la crescita costante di Matthijs De Ligt, sicuro, concentrato ed anche preciso in fase di palleggio. 

Finisce 0-0 e la Juventus passa anche grazie all'1-1 dell'andata.

Del Milan sarebbe ingiusto parlare, comprimario era annunciato e comprimario è stato, in una partita soporifera e, per certi versi assurda.
Probabilmente con Ibrahimovic e con qualche partita in più nelle gambe, potremmo dire qualcosa.

L' Inter, invece, toppa la Coppa Italia, nonostante il lampo di Eriksen su calcio d'angolo e malgrado abbia cercato di proporre qualcosa di vagamente paragonabile al calcio.

Il gol numero 122 in azzurro di Mertens (miglior marcatore azzurro di sempre davanti a Hamsik) su una dormitona interista, riporta la squadra nerazzurra con i piedi per terra e le parate di Ospina fanno il resto.

Alla fine l'1-1 fa sorridere Gattuso ed il Napoli che aveva vinto all'andata, rivede la finale (la decima della sua storia).

Bisogna dire che le due squadre, hanno mostrato una condizione migliore rispetto alle squadre che le hanno precedute nell'altra semifinale.

Si può dire che almeno i calcatori camminavano e Candreva sembrava addirittura correre.
Napoli tutto contropiede, nerazzurri a proporre un gioco che, comunque è stato sterile.

Antonio Conte si ritrova a puntare alla rimonta in campionato e a fare strada ad agosto in Europa League.
Ovviamente con queste premesse tutto sembra lontano per chiunque, ma la condizione dovrebbe migliorare per tutte le squadre.

Insomma, il calcio è tornato, a giorni assisteremo ad una finale; nonostante lo spettacolo non sia dei migliori, sembra comunque un passo verso la normalità.

Finale: Juventus - Napoli .... 
speriamo che sia una bella partita.

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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