La dialettica politica molese e La Guerra dei Comunicati: Dall'Ecotassa alla mancata visione organica, per finire con "Taci tu"
Si dice che sia il gioco delle parti, le opinioni non combaciano mai, eppure ogni critica ha i suoi suggerimenti.
La situazione politica a Mola di Bari vive, ormai da tempo su una guerra di comunicati che mettono in evidenza le pecche degli avversari.
La mia opinione è che, a prescindere che si considerino giusti sbagliati esagerati, gli appunti che vengono fatti debbano essere sempre presi in considerazione.
Dovrebbero, comunque, sempre portare ad una riflessione, a un'analisi, fermo restando che se, invece, l'operato risulta in linea con quello che ci si era prefissato, sia anche giusto procedere nella direzione intrapresa.
L'errore che spesso si fa è considerare sbagliate, per forza, le decisioni della parte avversa.
L'errore ugualmente grave è anche quello di non porsi il dubbio che ci possa essere anche un minimo di ragione nelle critiche che si subiscono.
Non bisogna essere Einstein per comprendere di quanto siano fastidiosi gli appunti, gli attacchi, ma in molti si dimenticano che fanno o hanno fatto la stessa cosa, a ruoli invertiti.
"Ecotassa uguale ecatombe. Per la prima volta nella storia del comune di Mola saremo costretti a pagare l’aliquota massima di ecotassa, imposta dalla Regione Puglia, per quei comuni meno virtuosi che non riescono a raggiungere risultati minimi soddisfacenti dalla raccolta differenziata. Tutte le Amministrazioni del passato erano sempre riuscite a limitare al minimo indispensabile l’esborso di denari destinati al tributo speciale che si applica quando i rifiuti solidi vengono conferiti in discarica, smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati. L’attuale Amministrazione ha fatto bingo: € 30,98 a tonnellata che dovrà aggiungere ai costi dello smaltimento di € 146,08 per tonnellata all’operatore economico Progetto Gestione Bari Cinque che gestisci l’impianto complesso in Contrada Martucci. A testimonianza di quanto riferito se ne ha conferma leggendo la determina del Settore Polizia Municipale-Igiene e Ambiente, che tutti possono visionare sull’Albo Pretorio del Comune, con la quale si impegna la spesa ECOTASSA 2020. Difatti si rimane sgomenti nello scoprire che, il dirigente comunale, verificando la capienza del relativo Capitolo di Bilancio, ne dichiara l’insufficienza economica e ne rimanda ad un ulteriore atto la relativa copertura di spesa. In parole povere un salasso per i cittadini molesi.
Per coprire questa tragedia economica, la cui unica responsabilità è riportata in capo al Sindaco e all’Assessora all’Ambiente del comune di Mola di Bari di Noci, hanno dovuto confezionare il solito e ormai stucchevole comunicato farcito di tante belle parole dove si elogiano le capacità della ditta privata Navita, le singolari ordinanze sindacali con le quali le sono state affidate direttamente appalti di servizio per oltre tre milioni di euro all’anno. Riteniamo opportuno che di questo appalto se ne parli in maniera approfondita nella prossima puntata in riferimento ad eventuali servizi non effettuati o effettuati parzialmente. Nel frattempo ci preme evidenziare che la Navita fu preferita ad altre ditte e scelta dall’Amministrazione proprio in virtù del fatto che vantava percentuali di raccolta differenziata che facevano gola a questa Amministrazione in virtù di un risparmio che purtroppo non ci sarà. L’obiettivo è totalmente mancato. Dall’analisi dei risultati sulla raccolta differenziata dell’Area Metropolitana di Bari si rileva che i comuni serviti dalla Navita, ad esclusione del comune di Putignano, ovvero quelli di Mola, Turi, Noci, Modugno, Gioia del Colle e Bitetto pagheranno tutti una aliquota di ecotassa, per il 2020, più alta rispetto a quella dell’anno precedente.
"ECCO COSA SUCCEDE QUANDO NON SI HA UNA VISIONE ORGANICA DELLA CITTA’!!!
L’incapacità dell’Amministrazione di governare per tempo i problemi della nostra cittadina rischia, ancora una volta, di creare inutili tensioni fra i cittadini molesi.
L’emergenza creata dal coronavirus non ha fatto altro che mettere a nudo e rendere più evidenti i problemi cronici ed insoluti della nostra città.
Ormai sono trascorsi due anni di amministrazione Colonna e le giustificazioni non stanno più in piedi. Il paese si trova ad affrontare una crisi, così profonda, risultando meno preparato di altri e con gravi lacune strutturali.
Del PUG ormai si sono perse le tracce, non esiste un piano delle coste, del commercio, della viabilità, ecc. ecc. l’elenco potrebbe essere lungo; in sostanza non esiste un’idea di città.
Quello della carenza dei parcheggi in generale, ed in particolare quello dei parcheggi pertinenziali per i residenti delle “famigerate” zone centrali, è un problema già conosciuto meritava, e merita, tutta l’attenzione dell’Amministrazione perché, come non è difficile da intuire, influisce notevolmente sulla qualità della vita quotidiana cittadina ed andava affrontato in maniera organica; con provvedimenti studiati e condivisi e non con provvedimenti improvvisati e autarchici.
Parliamo di interventi pasticciati e approssimativi dove la classica toppa risulta peggiore del buco, (si veda ad esempio l’approssimazione dell’intervento realizzato sulla banchina portuale) e ciò ci fornisce l’esatta cifra dell’operato dell’Amministrazione comunale.
Ancora di più oggi la mancanza di un piano del traffico, di una viabilità decente e di un piano organico dei parcheggi a cui va aggiunta la sacrosanta necessità di bar, ristoranti, pizzerie ecc. di utilizzare spazi esterni alle proprie attività (in alcuni casi anche sedi stradali) per ottemperare alle prescrizioni di legge sul distanziamento sociale fa sentire tutto il suo peso.
Nello specifico l’utilizzo di porzioni di sedi stradali comporterà ineludibilmente un’ulteriore forte contrazione di parcheggi in quelle zone centrali, già molto carenti.
Se l’Amministrazione si fosse occupata per tempo del problema oggi non avremmo questo stato di fatto.
Il problema è fortemente sentito tanto che i residenti già un anno fa hanno costituito un comitato cittadino per far ascoltare la propria voce, provare a collaborare con l’Amministrazione proponendo soluzioni ragionevoli.
Oggi la situazione è questa: due sacrosanti diritti, quello delle attività commerciali di sopravvivere alla crisi, e quello dei residenti, di non vedersi ulteriormente limitata la loro libertà di movimento, configgeranno fra loro e l’annosa questione rischia di diventare ingestibile.
Abbiamo posto da subito il problema dei parcheggi, nella sua complessità, con specifiche interrogazioni; abbiamo chiesto se nei piani di questa Amministrazione ci fossero i parcheggi interrati pertinenziali, la creazione di zone ZTL, ecc… senza ricevere risposte adeguate alla gravità del problema.
I faremo, i vedremo, i da domani mattina continuano a spostare i problemi all’infinito, mentre per le soluzioni il paese dovrebbe accontentarsi dei proclami mediatici del Sindaco.
"Abbiamo sempre preferito non rispondere alle provocazioni delle opposizioni ma dinanzi all’ultimo comunicato stampa dell’ex Sindaco Giangrazio Di Rutigliano e dei suoi più stretti fedelissimi c’è da rimanere esterefatti.
Nello stesso viene lamentata la mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione Colonna denunciando i ritardi per la redazione del PUG (Piano Urbanistico Generale), del PCC (Piano Comunale delle Coste) e del PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile).
La prima domanda spontanea a cui vorremmo dare una risposta è: ma il Sindaco Di Rutigliano cosa ha fatto nei suoi due tragici anni di amministrazione su questi temi?
Lo diciamo noi: zero (spaccato).
Al contrario, la nostra amministrazione sul PUG ha riavviato il procedimento, reinserito le risorse, acquisito ulteriori due finanziamenti regionali, uno finalizzato a cofinanziare le spese per la redazione e l’altro per avviare percorsi di partecipazione attiva della città.
È stato allestito l’ufficio di Pianificazione in alcuni locali del Palazzo Ex Ipsiam in via Di Vagno, prossimo all’apertura e si stanno avviando gli incontri di partecipazione, anche in modalità telematica vista l’emergenza sanitaria in corso. Incontri che sarebbero stati già avviati se non vi fossimo trovati a fronteggiare il Covid-19.
Sul Piano Comunale delle Coste e sul Piano della Mobilità si supera il ridicolo.
La discussione sul Piano Comunale delle Coste, bloccato da anni, è inserita all’ordine del giorno della III commissione consiliare che si riunirà il 9 giugno.
È stato infatti affidato tempo fa l’incarico per la redazione del Piano ed ora il consiglio comunale è pronto a discuterne assieme alla comunità.
Si tratta di uno strumento fondamentale per lo sviluppo ordinato e sostenibile della nostra costa.
Durante gli anni in cui era Sindaco Di Rutigliano il Comune di Mola ha rischiato il commissariamento da parte della Regione Puglia. Cosa ha fatto su questo tema l’attuale consigliere comunale, già Sindaco Di Rutigliano? Anche qui, zero spaccato!
Concludiamo con il Piano di Mobilità, necessario per risolvere anche i problemi di parcheggio.
Forse il distratto consigliere non si è accorto che è attivo da giorni il sito www.pumsmoladibari.it che rappresenta la prima fase del percorso partecipativo volto alla redazione ed approvazione di questo ulteriore strumento di pianificazione.
Non solo, abbiamo completato qualche mese fa l’acquisizione al patrimonio comunale della zona intorno alla Scuola San Giuseppe, che sarà adibita a parcheggio.
E non sarà sfuggito a Di Rutigliano il consistente finanziamento ottenuto dalla Regione Puglia di oltre un milione di euro per la pista ciclabile che collegherà la nostra città a Polignano e Conversano, in un’ottica di mobilità sostenibile che da un lato contribuirà a migliorare la qualità della vita della nostra comunità, dall’altro la inserisce in un percorso integrato, regionale e interregionale, di promozione del territorio.
Anche qui, può dirci cosa ha fatto il Sindaco Di Rutigliano durante il suo biennio di amministrazione?
Il timore, fondato, che abbiamo e che assomiglia più a una certezza – purtroppo per la nostra comunità – perché di questo non possiamo gioire – è che Di Rutigliano non sapesse neppure dove fossero i fascicoli di questi procedimenti!
Perciò, in un’ottica propositiva e collaborativa consigliamo a lui ed ai suoi fedelissimi l’unica opzione possibile e coerente con il suo atteggiamento durante il mandato amministrativo: tacere. È più serio."
(I movimenti politici Idea – La Voce – Scelgo Mola)
La minoranza sta punzecchiando da diverso tempo l'amministrazione.
In qualche modo è proprio il compito di quest'ultima.
Certo, deve avere un minimo di costrutto, altrimenti non si va in nessuna direzione e la versione della cittadina a sud di bari è già, come dire, abbastanza Dark.
Uno degli ultimi comunicati, riguardava l'ecotassa:
"Ecotassa uguale ecatombe. Per la prima volta nella storia del comune di Mola saremo costretti a pagare l’aliquota massima di ecotassa, imposta dalla Regione Puglia, per quei comuni meno virtuosi che non riescono a raggiungere risultati minimi soddisfacenti dalla raccolta differenziata. Tutte le Amministrazioni del passato erano sempre riuscite a limitare al minimo indispensabile l’esborso di denari destinati al tributo speciale che si applica quando i rifiuti solidi vengono conferiti in discarica, smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati. L’attuale Amministrazione ha fatto bingo: € 30,98 a tonnellata che dovrà aggiungere ai costi dello smaltimento di € 146,08 per tonnellata all’operatore economico Progetto Gestione Bari Cinque che gestisci l’impianto complesso in Contrada Martucci. A testimonianza di quanto riferito se ne ha conferma leggendo la determina del Settore Polizia Municipale-Igiene e Ambiente, che tutti possono visionare sull’Albo Pretorio del Comune, con la quale si impegna la spesa ECOTASSA 2020. Difatti si rimane sgomenti nello scoprire che, il dirigente comunale, verificando la capienza del relativo Capitolo di Bilancio, ne dichiara l’insufficienza economica e ne rimanda ad un ulteriore atto la relativa copertura di spesa. In parole povere un salasso per i cittadini molesi.
Per coprire questa tragedia economica, la cui unica responsabilità è riportata in capo al Sindaco e all’Assessora all’Ambiente del comune di Mola di Bari di Noci, hanno dovuto confezionare il solito e ormai stucchevole comunicato farcito di tante belle parole dove si elogiano le capacità della ditta privata Navita, le singolari ordinanze sindacali con le quali le sono state affidate direttamente appalti di servizio per oltre tre milioni di euro all’anno. Riteniamo opportuno che di questo appalto se ne parli in maniera approfondita nella prossima puntata in riferimento ad eventuali servizi non effettuati o effettuati parzialmente. Nel frattempo ci preme evidenziare che la Navita fu preferita ad altre ditte e scelta dall’Amministrazione proprio in virtù del fatto che vantava percentuali di raccolta differenziata che facevano gola a questa Amministrazione in virtù di un risparmio che purtroppo non ci sarà. L’obiettivo è totalmente mancato. Dall’analisi dei risultati sulla raccolta differenziata dell’Area Metropolitana di Bari si rileva che i comuni serviti dalla Navita, ad esclusione del comune di Putignano, ovvero quelli di Mola, Turi, Noci, Modugno, Gioia del Colle e Bitetto pagheranno tutti una aliquota di ecotassa, per il 2020, più alta rispetto a quella dell’anno precedente.
Per capire meglio queste dinamiche e rendere un servizio di opposizione non sterile ma propositivo, oltre un mese fa, abbiamo richiesto, tramite Posta Certificata, copie dei certificati di regolare esecuzione del servizio relativi ai mesi di Dicembre 2019 e di Aprile 2020, questi certificati, vengono redatti dal Direttore di Esecuzione del Contratto e sono titolo abilitante per gli uffici competenti comunali al pagamento delle fatture, ad oggi non ci sono stati consegnati in netto contrasto con quanto previsto dalla legge. Dobbiamo sospettare qualcosa? Ci sono motivi per i quali ci nascondono questi documenti? Tutto questo lo denunciamo all’opinione pubblica affinché, ben informati, leggano certi comunicati con occhi obiettivi.
Dall’amministrazione e da chi di competenza pretendiamo di far rispettare il contratto in essere addebitando in capo a chi di competenza il costo maggiore senza gravame sui cittadini."
A questo scritto non vi è stata replica, o almeno non ancora.
Successivamente c'è stato un comunicato firmato dall'ex Sindaco Giangrazio Di Rutigliano, attualmente Consigliere d'opposizione che ha fatto una disamina a 360° su quella che è, a suo parere, la situazione a Mola di Bari.
L’incapacità dell’Amministrazione di governare per tempo i problemi della nostra cittadina rischia, ancora una volta, di creare inutili tensioni fra i cittadini molesi.
L’emergenza creata dal coronavirus non ha fatto altro che mettere a nudo e rendere più evidenti i problemi cronici ed insoluti della nostra città.
Ormai sono trascorsi due anni di amministrazione Colonna e le giustificazioni non stanno più in piedi. Il paese si trova ad affrontare una crisi, così profonda, risultando meno preparato di altri e con gravi lacune strutturali.
Del PUG ormai si sono perse le tracce, non esiste un piano delle coste, del commercio, della viabilità, ecc. ecc. l’elenco potrebbe essere lungo; in sostanza non esiste un’idea di città.
Quello della carenza dei parcheggi in generale, ed in particolare quello dei parcheggi pertinenziali per i residenti delle “famigerate” zone centrali, è un problema già conosciuto meritava, e merita, tutta l’attenzione dell’Amministrazione perché, come non è difficile da intuire, influisce notevolmente sulla qualità della vita quotidiana cittadina ed andava affrontato in maniera organica; con provvedimenti studiati e condivisi e non con provvedimenti improvvisati e autarchici.
Parliamo di interventi pasticciati e approssimativi dove la classica toppa risulta peggiore del buco, (si veda ad esempio l’approssimazione dell’intervento realizzato sulla banchina portuale) e ciò ci fornisce l’esatta cifra dell’operato dell’Amministrazione comunale.
Ancora di più oggi la mancanza di un piano del traffico, di una viabilità decente e di un piano organico dei parcheggi a cui va aggiunta la sacrosanta necessità di bar, ristoranti, pizzerie ecc. di utilizzare spazi esterni alle proprie attività (in alcuni casi anche sedi stradali) per ottemperare alle prescrizioni di legge sul distanziamento sociale fa sentire tutto il suo peso.
Nello specifico l’utilizzo di porzioni di sedi stradali comporterà ineludibilmente un’ulteriore forte contrazione di parcheggi in quelle zone centrali, già molto carenti.
Se l’Amministrazione si fosse occupata per tempo del problema oggi non avremmo questo stato di fatto.
Il problema è fortemente sentito tanto che i residenti già un anno fa hanno costituito un comitato cittadino per far ascoltare la propria voce, provare a collaborare con l’Amministrazione proponendo soluzioni ragionevoli.
Oggi la situazione è questa: due sacrosanti diritti, quello delle attività commerciali di sopravvivere alla crisi, e quello dei residenti, di non vedersi ulteriormente limitata la loro libertà di movimento, configgeranno fra loro e l’annosa questione rischia di diventare ingestibile.
Abbiamo posto da subito il problema dei parcheggi, nella sua complessità, con specifiche interrogazioni; abbiamo chiesto se nei piani di questa Amministrazione ci fossero i parcheggi interrati pertinenziali, la creazione di zone ZTL, ecc… senza ricevere risposte adeguate alla gravità del problema.
I faremo, i vedremo, i da domani mattina continuano a spostare i problemi all’infinito, mentre per le soluzioni il paese dovrebbe accontentarsi dei proclami mediatici del Sindaco.
No, Così proprio non va!!"
(Giangrazio Di Rutigliano)
Diciamo che a quest'ultima, alcune forze di maggioranza non hanno resistito ed hanno risposto, attraverso questa guerra di Comunicati, divenuta ormai incessante.
Ora, per carità, tutto il sacrosanto diritto, ma anche in questo caso, mi è sembrato più un attacco, un contropiede o, se preferite, l'attuale termine calcistico usato, la ripartenza, più che un mettere in evidenza l'operato di un'Amministrazione che ha sempre detto di voler smentire con i fatti le eventuali critiche.
Scade, quindi nell'insulto e, di conseguenza, nella trappola del non saper resistere alle provocazioni, un comunicato che, invece intendeva mettere in evidenza alcune iniziative che cercavano di elencare iniziative proprio nell'ambito dei punti citati dal consigliere Di Rutigliano.
Il comunicato è questo:
"Abbiamo sempre preferito non rispondere alle provocazioni delle opposizioni ma dinanzi all’ultimo comunicato stampa dell’ex Sindaco Giangrazio Di Rutigliano e dei suoi più stretti fedelissimi c’è da rimanere esterefatti.
Nello stesso viene lamentata la mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione Colonna denunciando i ritardi per la redazione del PUG (Piano Urbanistico Generale), del PCC (Piano Comunale delle Coste) e del PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile).
La prima domanda spontanea a cui vorremmo dare una risposta è: ma il Sindaco Di Rutigliano cosa ha fatto nei suoi due tragici anni di amministrazione su questi temi?
Lo diciamo noi: zero (spaccato).
Al contrario, la nostra amministrazione sul PUG ha riavviato il procedimento, reinserito le risorse, acquisito ulteriori due finanziamenti regionali, uno finalizzato a cofinanziare le spese per la redazione e l’altro per avviare percorsi di partecipazione attiva della città.
È stato allestito l’ufficio di Pianificazione in alcuni locali del Palazzo Ex Ipsiam in via Di Vagno, prossimo all’apertura e si stanno avviando gli incontri di partecipazione, anche in modalità telematica vista l’emergenza sanitaria in corso. Incontri che sarebbero stati già avviati se non vi fossimo trovati a fronteggiare il Covid-19.
Sul Piano Comunale delle Coste e sul Piano della Mobilità si supera il ridicolo.
La discussione sul Piano Comunale delle Coste, bloccato da anni, è inserita all’ordine del giorno della III commissione consiliare che si riunirà il 9 giugno.
È stato infatti affidato tempo fa l’incarico per la redazione del Piano ed ora il consiglio comunale è pronto a discuterne assieme alla comunità.
Si tratta di uno strumento fondamentale per lo sviluppo ordinato e sostenibile della nostra costa.
Durante gli anni in cui era Sindaco Di Rutigliano il Comune di Mola ha rischiato il commissariamento da parte della Regione Puglia. Cosa ha fatto su questo tema l’attuale consigliere comunale, già Sindaco Di Rutigliano? Anche qui, zero spaccato!
Concludiamo con il Piano di Mobilità, necessario per risolvere anche i problemi di parcheggio.
Forse il distratto consigliere non si è accorto che è attivo da giorni il sito www.pumsmoladibari.it che rappresenta la prima fase del percorso partecipativo volto alla redazione ed approvazione di questo ulteriore strumento di pianificazione.
Non solo, abbiamo completato qualche mese fa l’acquisizione al patrimonio comunale della zona intorno alla Scuola San Giuseppe, che sarà adibita a parcheggio.
E non sarà sfuggito a Di Rutigliano il consistente finanziamento ottenuto dalla Regione Puglia di oltre un milione di euro per la pista ciclabile che collegherà la nostra città a Polignano e Conversano, in un’ottica di mobilità sostenibile che da un lato contribuirà a migliorare la qualità della vita della nostra comunità, dall’altro la inserisce in un percorso integrato, regionale e interregionale, di promozione del territorio.
Anche qui, può dirci cosa ha fatto il Sindaco Di Rutigliano durante il suo biennio di amministrazione?
Il timore, fondato, che abbiamo e che assomiglia più a una certezza – purtroppo per la nostra comunità – perché di questo non possiamo gioire – è che Di Rutigliano non sapesse neppure dove fossero i fascicoli di questi procedimenti!
Perciò, in un’ottica propositiva e collaborativa consigliamo a lui ed ai suoi fedelissimi l’unica opzione possibile e coerente con il suo atteggiamento durante il mandato amministrativo: tacere. È più serio."
(I movimenti politici Idea – La Voce – Scelgo Mola)
Dando per buono quanto elencato, sarebbe stata una risposta,
ma alla fine se togliamo gli insulti e quel "tacere" che non ci può essere, proprio per il mandato che il consigliere ha, di rappresentare, comunque, una cospicua fetta degli elettori molesi, cosa rimane?
Le quattro righe di quanto di buono si vuol sottolineare di stare facendo, affogano in quelle nelle quali si vorrebbe far tacere l'avversario, pretendendo di annientarlo con offese gratuite o con frasi scontate come "da che pulpito".
Cosa anche abbastanza ingenua, perché chiunque potrebbe andare a ritroso e ritrovare errori, o presunti tali, fatti da amministrazioni precedenti.
"Cae la nieve"
(Grupo Compay Segundo)
Mola, si trova in questo stato, non da un mandato elettorale, ma per decenni di puttanate e, gira e rigira, gli interpreti sono sempre quelli.
Non è che la gente non se ne accorge, o non lo sa.
Non è che ci si può spacciare per verginelli ad ogni tornata elettorale, questo dobbiamo sempre tenerlo a mente.
Piuttosto, si dovrebbe considerare che la dialettica politica è questa e si dovrebbe rispondere sul campo con fatti….
il resto sò chiacchiere.
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