"La mafia uccide il silenzio pure"; 42 anni fa uccisero un uomo, non la sua essenza.
Peppino Impastato vive ancora e vive sono le sue lotte per la giustizia sociale, per gli ultimi, per la difesa del territorio e contro la mafia.
E' praticamente uno slogan quello che accompagna ogni vicenda legata a colui che è diventato
un simbolo, un'icona, sicuramente una figura unica nella storia dell’antimafia italiana.
Peppino Impastato non ebbe il timore di rompere non solo con quella che è indicata con
“I cento passi”, nell'interpretazione musicale e cinematografica cinematografica, ovvero la “mafia di prossimità”, ma soprattutto con la “mafia in casa”.
Non viviamo in un mondo scandito da una colonna sonora vicina alle atmosfere dei cori Apulia Felix e Joy Full Joy che riecheggiano durante i periodo festivi a tema religioso, soprattutto, ma neanche a quella che potremmo rappresentare, costruttiva, nell'accezione locale, come, Blues Reflex, Gruppo Sanguigno, Pantajazz, Marmenta, ecc., o in quella nazionale rappresentata da Cesare Cremonini, Carmen Consoli, ecc.
Purtroppo il coraggio della denuncia, l’uso dell’informazione e della satira, tipo quella con Radio Aut, per creare coscienza civica, l’attenzione ai più deboli, sono cose che non appartengono ancora alla società, nonostante Peppino ne sia stato pioniere.
Ci riempiamo la bocca quando pronunciamo lavoro o diritto, ma in realtà
"La salvaguardia del territorio, il diritto al lavoro dei disoccupati con il diritto a un ambiente non saccheggiato dalla speculazione”
(Umberto Santino).
...è un concetto che troppo spesso non ci appartiene.
Dobbiamo vivere nella memoria di simili personaggi e sognare che la manna ci cada dal cielo?
Eppure….
(Giuseppe Giulietti, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana)
Ci sono tante iniziative, ogni anno che riguardano questa figura, anche quest'anno, nonostante l'emergenza Coronavirus, non mancano.
Dalla provincia di Lecce è partita la proposta di intitolare a lui un luogo da riscattare e sottrarre a degrado e indifferenza, le “aule sociali” di Castiglione d’Otranto, frazione di Andrano, accanto al parco intitolato a Renata Fonte, prima donna salentina vittima di mafia.
Nel 42esimo anniversario dell' assassinio, una cordata di realtà locali: associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino assieme all’omonima cooperativa, coop. soc. L’Adelfia, Parrocchia San Michele Arcangelo, Pro Loco Andrano, con il sostegno di Libera Lecce, Associazione della Stampa di Puglia e Federazione Nazionale Stampa Italiana, ha lanciato l'idea.
E' nata, dunque, l’iniziativa “Peppino Impastato, dalla parte giusta”, una due giorni di eventi online sabato 9 e domenica 10 maggio 2020.
Il tutto andrà in streaming sulla pagina Facebook Casa delle Agriculture Tullia e Gino.
Spesso chi si fa promotore di tali iniziative viene visto come un clown da chi fa vincere l'apatia.
E' proprio su questo che fa leva il "sistema", quello che dobbiamo mandare in tilt, per affermare le aspirazioni di un mondo, a dispetto di quelle di chi vuole controllare il prossimo e fare i propri comodi.
Ovviamente questa due giorni si va ad affiancare a quella che potremmo definire "ufficiale"
Le realtà promotrici di quello che doveva essere l'ennesimo 9 Maggio Speciale anche quest'anno avevano organizzato un programma di prim'ordine mettendo insieme il lavoro di: Ass.ne Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Centro Impastato – No mafia Memorial, Ass.ne Peppino Impastato, Rete 100 Passi, Cooperativa Libera-Mente Onlus, Fuori Mercato autogestione in movimento, Contadinazioni, Partinico Solidale, Ass.ne fotografica Asadin, Ass.ne Radio Aut, Navarra Editore, Lab 90045, Associazione Musica e Cultura, Movimento studentesco dei Picciotti, Movimento studentesco dei PUMA, A Sud.
Dibattiti su temi quali libertà di informazione, mutualismo, antimafia sociale, antifascismo, antirazzismo, decreti sicurezza, scuole erano pronti per unire anche fisicamente le persone.
Mostre, presentazioni di libri, un campeggio, rappresentazioni teatrali e concerti, tre premi in via di organizzazione, il Premio Musica e Cultura, il concorso fotografico Guido Orlando ed il concorso per studenti “A scuola di antimafia”....
tutto era in dirittura d'arrivo.
Il 9 maggio 2020 sarà online:
A partire dalla mattina del 9 Maggio, per tutta la giornata, sulla pagina Facebook di Radio 100 Passi a cui sarà collegata la pagina di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e le altre pagine ed i profili delle realtà promotrici, saranno trasmessi video-contributi con messaggi, riflessioni e varie testimonianze di alcuni tra i tantissimi personaggi che si sono spesi nella memoria di Peppino Impastato.
Parole, poesia, musica e teatro, ci saranno, quindi, ugualmente.
Dalle 16.30 in poi ci sarà la versione virtuale del corteo che si svolge ogni anno, quello che parte da quella che fu la sede di Radio Aut a Terrasini e raggiunge Casa Memoria Impastato a Cinisi.
Tutti coloro che in questi anni hanno mantenuto viva la memoria e le idee di Peppino Impastato, interverranno ed il tutto sarà condivisibile.
Tutte le persone che, dalle proprie case, vogliono ricordare Peppino tramite il proprio profilo social, potranno mettere come foto profilo una foto (o selfie) dove tengono in mano un foglio A4 con scritta una frase di Peppino Impastato, oppure una delle due frasi che furono scritte negli striscioni storici dopo l’uccisione di Peppino: “Con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo” e “La mafia uccide il silenzio pure” aggiungendo alla foto il motivo della giornata andando su questo link.
Si può in alternativa usare questo link per la fotocamera (per fare direttamente lo scatto con il motivo).
Insomma, non bisognerà nemmeno fare attività motoria per compiere i propri 100 passi.
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