Dicono che viviamo in "Tempi Moderni", ma qualche dubbio ce l'avrei...
Provate a fare una videochiamata, provate ad usufruire anche delle rete internet per le stupidaggini più semplici, durante un periodo dove le comunicazioni sono più intasate del solito, provate a trovare un vaccino per un virus in tempi brevi.
Noi saremmo evoluti come vorrebbero farci credere, o come abbiamo creduto di essere?
Alla luce di quello che è success, diremmo che sono fandonie.
Dicono che viviamo in "Tempi Moderni", ma qualche dubbio ce l'avrei.
Del resto se Chaplin nel famoso film del 1936 interpretava un operaio in una fabbrica; uscendone distrutto, un motivo ci sarà, anche perché ne frattempo le cose si sono velocizzate a dismisura, ma peggiorando le cose invece che migliorarle da alcuni punti di vista.
La sua mansione era semplicemente quella di stringere i bulloni in una catena di montaggio.
I gesti ripetitivi, i ritmi disumani e spersonalizzanti della catena di montaggio minano, nella pellicola, la ragione del povero "Charlot" …
Oggi in molti settori sono stati fatti passi da gigante, è vero….
ma quanto tempo è trascorso dal 1936?
C'è qualcosa che non torna….
tante cose non è che siano cambiate… almeno nell'essenza….
Potremmo dire la stessa cosa, infatti, del Lino Banfi in "Vieni avanti cretino" e potremmo citare Enzo Del Re ed il suo "Lavorare con lentezza".
Ma non è questo il punto.
Si dice che siamo tecnologicamente avanzati...
Il 92% delle scuole ha attivato la didattica a distanza, per lo più con lezioni in diretta su varie piattaforme (85%) e una durata media a lezione fra i 40 e i 60 minuti (69%).
Buona la valutazione del lavoro svolto dai docenti in questa nuova veste (per il 60% dei rispondenti). Si conferma, però, la grande questione della esclusione di tanti studenti che, per lo più per mancanza di device, per inadeguata connessione e in parte anche per condizioni familiari difficili, non partecipano alle videolezioni.
Se ci aggiungiamo il fatto che si sia ricorsi a tutto ciò solamente in seguito ad un'emergenza e che la macchina burocratica la faccia sempre da padrona in vari settori, abbiamo un quadro più preciso di molte cose che si danno, quasi per scontate, ma che in realtà praticamente … non esistono.
Si dice che siamo una società evoluta e ci riempiamo la bocca con parole come privacy, libertà, opinioni, poi guardiamo le notizie e scopriamo che Jorge Armenta, direttore di Medios Obson, per esempio, è stato ucciso sabato a Ciudad Obregon: è il terzo giornalista ad essere ammazzato in Messico dall'inizio del 2020, ma non è che in altre nazioni le cose vadano meglio.
Come se non avessimo abbastanza morti in America Latina dove in meno di tre giorni sono cresciuti di 77.000 unità i contagi da coronavirus, superando il mezzo milione e raggiungendo esattamente quota 501.954, mentre il numero dei morti ha toccato quota 28.523 (+3.700).
Una statistica elaborata dall'ANSA per 34 nazioni e territori latinoamericani stila una graduatoria, come a dover sostituire i campionati ancora fermi.
E' sempre il Brasile a guidare la classifica con quasi il 45% dei contagiati e ben oltre la metà dei morti (15.633), salito al quarto posto al mondo per numero di infettati, superando la Spagna.
Seguono Peru' con 88.541 casi contagi e 2.523 morti, e Messico (47.144 e 5.045).
Nella classifica con piu' di 5.000 contagi si posizionano quindi Cile (41.428 e 421), Ecuador (32.723 e 2.688), Colombia (14.939 e 562), Repubblica Dominicana (12.110 e 428), Panama (9.268 e 266) e Argentina (7.479 e 363).
Ci sono morti per pandemie, morti sospette e morti naturali, è il ciclo della vita…
…. nel 2020?
L'ambasciatore cinese in Israele Du Wei è stato trovato morto dal suo staff l'altra mattina nel suo letto nella residenza a Herzliya, a nord di Tel Aviv.
La polizia ha aperto un'indagine, ma sembrerebbe non ci siano segni di violenza sul corpo dell'ambasciatore, un caso?
Proprio nella nazione Israeliana dove, dopo un ritardo di tre giorni era previsto il giuramento del nuovo governo di emergenza nazionale di Benyamin Netanyahu e Benny Gantz?
Due premier a rotazione per 18 mesi l'uno dopo l'altro, 36 ministri e 16 vice: si tratta del più numeroso esecutivo della storia del paese, un record.
Quindi c'erano altre problematiche di carattere politico da affrontare, possibile che si vadano ad incasinare ancora di più con l'eliminazione di un ambasciatore straniero?
Tutto è possibile, in una nazione che ha riservato l'ennesimo colpo di scena di una crisi lunga più di un anno e costata 3 tornate elettorali.
Un rap con strumenti tradizionali, quasi non fosse possibile, quasi fosse poco omogeneo in un pianeta che vive questa globalizzazione forzata da una parte e osteggiata dall'altra.
Gente che sfocia nel nazionalismo, dopo che è partita per il suo personale "viaggio", iniziando da presupposti diversi o, comunque, candeggiando un'alternativa, senza sapere nemmeno quanto fosse diversa dalla propria visione delle cose.
Ci è negato anche di festeggiare la "discesa della Pandemia"
L'allentamento del lockdown in tanti Paesi europei non deve essere l'occasione "per festeggiare" la fine del coronavirus.
E' il monito lanciato dal direttore regionale dell'Oms Hans Kluge in un'intervista al quotidiano britannico Daily Telegraph. "Giappone e Singapore hanno capito subito che questo non è il tempo per festeggiare ma per prepararsi", ha detto Kluge mettendo in guardia su una possibile ripresa del virus.
Quindi dopo essere stati anche un po' colpevoli all'inizio di tutta questa storia, adesso si mettono le mani avanti, così, per principio, per dire te l'avevo detto….
dimostrando che ancora adesso "Non ci hanno capito un cazzo".
"Sono molto preoccupato. In autunno potrebbe esserci una seconda ondata di Covid e un'altra di influenza stagionale.
Le persone pensano che il lockdown sia finito, ha aggiunto il direttore dell'Oms Europa, ma nulla è cambiato".
Ecco, appunto, proprio nulla...
è questo il problema.
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