Il Decreto Cura Italia da 400 miliardi.
Nuovo Decreto-imprese.
Il Governo interviene con misure ancora più massicce.
Le società sono sempre più in affanno durante questa crisi che non è solamente sanitaria.
Ci sono vogliono misure eccezionali di un certo rilievo.
Ad annunciarlo è stato il Premier Giuseppe Conte, accompagnato dai ministri Gualtieri (Economia) e Patuanelli (Sviluppo Economico), oltre alla Ministra dell’Istruzione Azzolina.
“Presto raccoglieremo i frutti dei sacrifici che stiamo compiendo.
Quando tutto sarà passato, vivremo un’altra primavera. Ma ora è doveroso continuare ad osservare le misure imposte. Siamo entrati nella Settimana Santa, quelle che ci porterà ad una festa molto cara a tutti.
Pasqua, lo sanno bene i cristiani, significare ‘passaggio’, dalla morte alla vita.
Quest’anno, però, passeremo queste festività a casa: sarebbe da irresponsabili andare in giro, oltre che irrispettoso.
La nostra Pasqua ci porterà un riscatto. Non roviniamo tutto adesso.
Quindi non dovremo aspettare la notte di San Lorenzo per esprimere un desiderio, o per i miei concittadini, la sagra del Polpo o qualche iniziativa Sac, per uscire di casa, nelle previsioni?
E chi lo sa, dipenderà dalla medicina e la ricerca, ma è giusto che si pensi anche ad altri aspetti ed a come ripartire.
“Ora interveniamo con questa enorme potenza di fuoco ma stiamo lavorando per un intervento corposo da realizzare questo mese per tutte le categorie in sofferenza. Questa emergenza è anche di natura economica e sociale”.
Non occorre provare Sympathy for ehe devil, parafrasando i Rolling Stones, le paure vanno affrontati e vanno trovati i mezzi per risolverli.
“Nel dl aprile ci saranno interventi di protezione sociale per tutte le persone vulnerabili. Stiamo lavorando su più fronti.
L’obiettivo è ripartire con forza”.
Quindi la nuova manovra parla subito di liquidità immediata.
“Con il decreto appena approvato, diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export.
È una potenza di fuoco, non ricordo nella storia della Repubblica un intervento economico così poderoso”.
Sui prestiti: “lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le PMI e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende”.
Insomma, una specie di Rock targato Italia, ma strizza l'occhio alle espressioni internazionali.
“Abbiamo adottato uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico. Attraverso il potenziamento del golden power potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. È uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue”.
Giuseppe Conte ha anche rimarcato, anche a causa delle domande dei giornalisti, la sua posizione davanti all’emergenza economica in tutta Europa:
“MES sicuramente no, Eurobond sicuramente sì: sono la risposta più adeguata.
Questa è la posizione dell’Italia. Lascio al gossip alcune fantasiose ricostruzioni su presunte divergenze tra me e il ministro Gualtieri.
Alcuni mi hanno suggerito di non fare questa battaglia: la verità è che quando si difende il proprio Paese non si fanno calcoli: la storia è con noi e vedremo alla fine la storia che piega prenderà”.
"Feel" di Robbie Williams o l'intramontabile feeling?
Leitmotiv di questa fase è il voler far vedere che si può salvare tutti.
Per i termini dei procedimenti amministrativi (ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi) pendenti alla data del 23 febbraio scorso o avviati successivamente, infatti, non si terrà conto del periodo compreso tra questa stessa data e il 15 maggio 2020.
Chiaramente vi è nella nostra nazione anche la spinosa questione riguardante la scuola ed i provvedimenti relativi alla conclusione dell’anno scolastico.
E' stata la Ministra Lucia Azzolina a fare il punto.
"Questo decreto ci permette di concludere quest’anno scolastico e di proiettarci verso il prossimo. Ora però, per una questione di dignità al lavoro dei docenti e degli studenti, rendiamo obbligatoria la didattica a distanza. Grazie a questo strumento gli studenti – che sono tenuti a continuare a studiare – potranno essere valutati.
La scuola non può lasciare indietro nessuno e anche per questo abbiamo stanziato 85 milioni alle scuole, di cui 70 da destinare a fornire dispositivi informatici per gli studenti meno abbienti.
Per quanto riguarda gli esami di maturità, ci siamo prefissati alcuni scenari. Chi verrà ammesso, non lo sarà con un ‘6 politico’."
Se son rose fioriranno….
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