Coronavirus: L'Italia migliora, mentre Trump sospende i finanziamenti all'Organizzazione Mondiale della Sanità.
E poi dicono che la matematica non sia un'opinione.
Attraverso i dati diffusi dal Ministero della Salute in Italia, ormai riusciamo a seguire bene l'evolversi della pandemia che ha sconvolto il Mondo.
Ecco la situazione italiana, aggiornata alle ore 18 del 14 aprile 2020:
Le persone attualmente positive sono 104.291, 21.067 deceduti e 37.130 guariti.
Variazioni rispetto al precedente bollettino:
• 2.972 nuovi casi positivi
• 602 deceduti
• 1.695 guariti
Tra i 104.291 attualmente positivi (+ 675):
• 73.094 si trovano in isolamento domiciliare (+ 761)
• 28.011 ricoverati con sintomi (-12)
• 3.186 in terapia intensiva (-74)
Sono 1.073689 (+26.779) i tamponi effettuati.
Sarà che ….
"Un giorno che arriva e ti cambia la prospettiva
Direzione la vita"
(Annalisa)
Direzione la vita"
… ma la situazione, comunque la si voglia analizzare, è veramente drammatica a tutte le latitudini.
I casi di coronavirus nel mondo hanno cifre sempre più importanti.
Abbiamo superato la soglia dei due milioni; questo è quanto emerge dal conteggio aggiornato del sito Worldometers (Dadax), che partecipa al Progetto Real Time Statistics gestito da un team di ricercatori e sviluppatori internazionale.
Nello specifico i casi hanno raggiunto quota 2.000.743, mentre il numero dei decessi è salito a 126.776 e quello delle persone guarite a 484.781.
Solo negli Usa si registrano altri 2.228 morti in 24 ore.
In questo clima, Donald Trump balza agli onori delle cronache per una decisione che farà discutere l'intero globo terrestre.
E così mentre alle nostra latitudini, artisti come Beppe Delre, mettono insieme musica, didattica e solidarietà per cercare di dare un contributo, oltreoceano si registrano dalle istituzioni azioni distruttive.
Non è una questione di generational gap o di evoluzioni della specie e diversi punti di vista su come analizzare le questioni, diciamo che siamo distanti dalle dinamiche che alimentano le azioni, per esempio di associazioni come "Vivere a Colori", ma anche "Odè" e "Like a Jazz".
Il Presidente americano ha criticato duramente l'Organizzazione che:
"Ha fallito nell'ottenere tempestive informazioni sul coronavirus".
Dunque, non solo i finanziamenti americani all'Oms saranno sospesi, ma dobbiamo registrare anche il fatto che l'amministrazione sta conducendo un approfondito esame su come questa ha gestito il coronavirus.
Trump ha anche dichiarato che gli Usa:
"Nutrono forti dubbi sul fatto che la generosità americana sia stata messa a buon uso".
Mettendo in evidenza che i contribuenti americani versano all'Oms fra i 400 e i 500 milioni di dollari l'anno, mentre, per esempio, la Cina contribuisce con circa 40 milioni.
Secondo lui l'epidemia poteva essere contenuta, quindi il disastro attuale sarebbe colpa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità:
"L'Oms ha dato informazioni false sul coronavirus: i suoi ritardi sono costati vite umane".
Nonostante tutto, si sta pensando alla riapertura che dovrebbe avvenire, per alcuni Stati prima dell'1 Maggio.
Chiaramente non sono mancate le reazioni:
"Non è il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell'Oms o di qualsiasi altra organizzazione umanitaria nella lotta contro il coronavirus.
Ora è il momento dell'unità perché la comunità internazionale lavori insieme in solidarietà per fermare questo virus e le sue conseguenze dirompenti".
(Antonio Guterres - segretario generale dell'Onu)
"Nel mezzo di una pandemia globale, Trump vuole fermare i finanziamenti all'organizzazione incaricata di combattere le pandemie.
Trump è pronto a mettere la salute a rischio per cercare di scaricare la colpa dei suoi fallimenti su altri con la sua incompetente reazione alla crisi del coronavirus.
(Democratic National Committee )
"E' un disastro che mette a rischio le vite degli americani.
E' debole, un leader scarso che non si assume responsabilità.
Un debole che scarica le colpe" sugli altri."
(Nancy Pelosi - Speaker della Camera)
Spesso i guai non vengono da soli ed altrettanto spesso c'è la problematica del fatto che, probabilmente chi deve prendere le decisioni, non sia adeguato.
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