Conte verso il prolungamento al 3 Maggio per le Restrizioni anti Coronavirus.
Il 13 Aprile non torneremo liberi.
Ma si sapeva già.
Calano i ricoveri in terapia intensiva, succede da sei giorni ed è un'ottima notizia.
I pazienti nei reparti sono sono 3.605, rispetto al giorno precedente, 88 in meno. Di questi, 1.236 sono in Lombardia, la Regione più colpita, ma comunque in calo di 21.
A livello nazionale parliamo di 96.877 malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.615.
Nonostante il giorno precedente il numero di 1.195 era stato migliore parliamo, comunque di parabola discendente.
"Oggi, pur nel numero ancora importante di decessi - ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli in conferenza stampa alla Protezione civile -, ci sono 10 regioni, principalmente del centro sud, e la provincia autonoma di Bolzano, in cui il numero di morti giornaliero è inferiore a 10. Un successo importante largamente da attribuirsi alle misure restrizione oltre che alla capacità di tutto il Sistema sanitario di fronte alla situazione emergenziale".
É tempo di festeggiare e tornare a parlare di immigrazione, Glenn Fray, Morandi, Ciardo, folk, Baccini, Fidel Castro, o di studiare "I Promessi Sposi"?
Bèh! Direi proprio di no.
Intanto perché i numeri sono ancora importanti e poi perché il governo sembra intenzionato ad andare verso il prolungamento del lockdown dopo il 13 aprile.
E preparare il nuovo decreto del presidente del consiglio. Con pochissime deroghe: una di queste riguarderà librerie e cartolerie, che riapriranno i battenti da martedì.
Sono fonti sindacali, quelle alle quali assegnare la paternità, al termine del vertice tra il premier Giuseppe Conte e le parti sociali.
Si starebbe valutando la possibilità di poche riaperture mirate nell'ambito dei codici Ateco delle attività essenziali.
Nei prossimi giorni verrà istituito un gruppo di lavoro per prefigurare le condizioni per una riapertura progressiva.
Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha dichiarato:
"Il presidente del Consiglio ci ha confermato che, ad oggi, non ci sono ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese. Prima di tutto la salute dei lavoratori".
Su twitter, la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan ha scritto:
"Abbiamo convenuto stasera con il Governo che non ci sono ancora le condizioni per una ripresa delle attività produttive. Tutti vogliamo che si riapra nel massimo della sicurezza e con le necessarie garanzie per la salute in tutti i luoghi di lavoro. Oggi è questa la priorità".
Insomma, se pensavamo che sarebbe stata una Pasqua di Passione, ma anche di Resurrezione da questa condizione, ci siamo sbagliati.
Il premier Giuseppe Conte, infatti, nel corso della videoconferenza con Regioni, Anci e Upi sul prolungamento delle misure restrittive ha dichiarato che non
siamo nelle condizioni, al momento, di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati che abbiamo ottenuto con le misure messe in atto dal governo.
La prossima data fissata dovrebbe essere, quasi sicuramente, quella del 3 Maggio 2020.
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