"Apulia Felix", "Joy Full Joy" e "Il Palcoscenico" è ugualmente Venerdì Santo a Mola
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Le tradizioni al tempo del Coronavirus.
Ci sono eventi e ricorrenze che scandiscono la nostra esistenza.
Ferragosto, la giornata dell'Europa League, quella della Champions, o quelle di Euro 2020 che non ci saranno, a quanto pare.
Qualsiasi cosa, da quella più effimera a quella spirituale, il Covid-19 ce lo sta negando.
Certo, nessuno può negarci la musica, basta metter su Finardi, De André, Elisa, ma non è la stessa vivere le emozioni che gli eventi riescono a darci quando vengono realizzati in modo da essere vissuti in prima persona.
Nei momenti durante i quali la comunità si sente più vicina, come possono essere quelli religiosi, si apprezza di più il contatto umano, quindi la mancanza si soffre maggiormente.
Il Coro “Joy Full Joy”, idealmente unito al Coro “Apulia Felix” e al gruppo “Il Palcoscenico” diretti da Nilla Pappadopoli, con i Confratelli di S.Antonio ha voluto, anche in quest'anno così funesto, conservare la tradizione del Venerdì Santo.
Ovviamente non ci sarà la solita location, la solita partecipazione, forse mancherà l'impatto ed il trasporto dei tempi che furono e che, speriamo possano tornare quanto prima, ma magari proprio quella mancanza ci farà ugualmente godere di questa opportunità.
I cori Apulia Felix e Joy Full Joy, come da tradizione ultraventennale, ogni Venerdì santo animavano il momento di preghiera prima dell'uscita della culla di Gesù morto in processione.
Anche quest anno non hanno, quindi, voluto esimersi dall'animare questo momento di preghiera, anche se virtuale.
Per questo ci hanno voluto regalare il canto "Umiliò se stesso" di Marco Frisina.
Il montaggio audio video è di Antonella Pappadopoli.
È un evento targato
Comitato per la Diffusione della Cultura Musicale che vede nelle vesti di Presidente il M° Nilla Pappadopoli.
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