"Yesterday", un film leggero che ti mette di buon umore, ascoltando intramontabili capolavori dei Beatles.

Le canzoni dei Beatles sono fenomenali sempre e comunque, nel film "Yesterday" si può provare a  e riascoltarle come fosse "la prima volta".

Qualche tempo fa sono rimasto incuriosito dall'uscita di un film nelle sale cinematografiche che aveva fatto il suo esordio negli USA alla fine di Giugno 2019 e che poco dopo era arrivato nei nostri cinema.

Come non rimanere affascinato da un trailer nel quale si ascoltano le canzoni dei Beatles, specialmente per me, tuttora fan sfegatato dei "Fab Four"?

Se poi ti accorgi che si chiama Yesterday, allora il gioco è fatto; "questo me lo vado a vedere al cinema quanto prima", sicuramente la prima reazione.

Devo dire che ciò non è avvenuto, sia perché la visione della clip pubblicitaria mi ha suscitato curiosità, ma anche qualche perplessità e poi perché non è stato pubblicizzato a dovere, o quantomeno non ha riscosso quel successo che le premesse potevano far sperare, almeno alle nostre latitudini.

In men che non si dica, dopo le prime settimane di programmazione è finito nel dimenticatoio ed anche io l'ho perso di vista.

Chiacchierando con il mio amico Vitantonio, è venuto fuori il discorso su questo film (che lui aveva visto), di come sia interessante e divertente e la mia curiosità sull'opera cinematografica è tornata come d'incanto.

Ok, non posso perdermelo, quindi l'ho visto anche se dopo tanti mesi.

Devo dire che ha suscitato in me diversi punti di vista ed anche similitudini con altri approcci a me noti.

Uno autobiografico, contenuto del libro, a partire dal titolo, che ho scritto qualche anno fa ed intitolato Le cose non sono mai quello che sembrano © e l'altro è quel "Non ci resta che piangere" che ci fa ricordare come prima cosa la mitica scena in cui Massimo Troisi provava a fare colpo su una giovanissima Amanda Sandrelli cantando, a modo suo, la canzone composta da Paul McCartney. 

Ora … nonostante anche nel film del 2019 c'è un evento straordinario come nel libro e nel film di Trisi e Benigni che fa in modo che tutto accada, non starò in questa sede a fare l'ennesimo trattato sui viaggi nel tempo, anche perché in questo caso tutto si svolge nel presente.

Il fatto è che, però, nel "na na na na na... faraway" cantato da Troisi, potremmo anche racchiudere l'essenza del film diretto oggi da Danny Boyle. 

La storia raccontata da Yesterday, per chi non lo sapesse, è quella di un giovane musicista sfiduciato e squattrinato di nome Jack Malik e interpretato dall'ex attore di soap Himesh Patel.

Il ragazzo finisce in coma a causa di un incidente mentre guidava la sua bicicletta, proprio perché stava accadendo qualcosa di assurdo in tutto il pianeta.

Un blackout totale, un fenomeno paranormale, a conti fatti è la mancanza di luce provoca il suo incidente, ma quelli che sembrano essere solamente 12 secondi di buio, sono in realtà qualcosa che cambiano il mondo.

Al risveglio Jack Malik si scopre, con sua grande sorpresa, in un mondo in cui i Beatles non sono mai esistiti. 

E lo scopre, ovviamente, per puro caso, quando nel battezzare una nuova chitarra ricevuta in regalo inizia ad intonare Yesterday: bastano poche strofe e gli amici presenti incominciano a piangere di gioia e commozione, esattamente la reazione che ci si aspetterebbe dall'ascoltare per la prima volta nella vita quella che è universalmente riconosciuta come una delle più belle canzoni di tutti i tempi.

"Quando l'hai scritta?" chiedono …. 

"veramente l'hanno scritta John, Paul….."

Ma niente nessuno conosce i Beatles.

Ovviamente, colonna sonora a parte, il film non sarà mai riconosciuto come capolavoro assoluto, non pretendo di dire questo, però se in questo momento, visto il decreto sul Coronavirus, dovete proprio stare a casa, perché non dedicare una serata alla visione di questo movie che potrà avere sul vostro umore lo stesso effetto dello smile di Harvey Ball?

Non trasformerà il vostro giorno nella giornata mondiale del sorriso, ma sono sicuro aiuterà a trascorrere una bella serata.

Questo lavoro, credo possa rappresentare il sogno di qualsiasi persona vicina al mondo della musica.

Per esempio, se fossimo dei musicisti con tanti insuccessi e dispiaceri alle spalle ed avessimo  improvvisamente a disposizione un repertorio vastissimo di capolavori e sicuri successi commerciali, che cosa faremmo al posto del protagonista? 

Non proveremmo a diventare la più grande rockstar del mondo?

Per quanto l'idea sia molto sempliciotta, funziona, Jack Malik fa esattamente quello che farebbero molti di noi e punta dritto alla carriera che ha sempre sognato.

Un ruolo importante ce l'ha il cantautore Ed Sheeran nei panni di se stesso, o meglio in una versione alternativa in cui fa prima da mentore e poi quasi da rivale al protagonista. 

Sicuramente un'aggiunta divertente che potrà contribuire in modo importante a diffondere il film presso le nuovissime generazioni e far conoscere ancora meglio quel patrimonio dell'umanità che sono i Beatles.

Certo, per essere divertente il film deve essere una commedia e per essere commerciale, diventa convenzionale, sfociando nella storia d'amore e nei sensi di colpa che il musicista prova soprattutto nei confronti di Ellie , interpretata da Lily James, da sempre migliore amica, manager e prima (e all'epoca unica) fan della sua musica. 

Quindi nella seconda parte della pellicola le trovate diventano più prevedibili, critica all'industry musicale compresa. 

Interessante il colpo di scena dei due tipi del "sottomarino giallo" le altre due uniche persone al mondo che si ricordano dei Beatles e l'interpretazione di Kate McKinnon a capo della casa discografica, ma molto appare ovvio e scontato mentre si sta giungendo in dirittura d'arrivo.

Però, alla fine non vogliamo tutti l'happy ending?

E comunque la storia è una scusa, come scusa è quella di vedere il film per molti….

in realtà l'essenza è data dalla musica e dalle canzoni dei Beatles e da questo punto di vista Yesterday è un film unico perché non solo le riporta in primo piano, ma ce le fa sentire davvero come se fosse la prima volta. 

Quante ho provato ad immaginare come devono essersi sentiti i fortunati che hanno avuto il privilegio di assistere, per primi, a qualcosa di epocale, un film, un'opera d'arte rimasta nella storia, o ascoltare una canzone che sarebbe entrata nei cuori del mondo intero? 

O vivere un'epoca in particolare?

Ebbene io ho tutti i dischi dei 4 di Liverpool, ma non ho vissuto la loro era.

Il film di Danny Boyle è riuscito in alcuni momenti a regalare la sensazione di poterla vivere.

Sorridere ed emozionarsi davanti ad alcune citazioni più o meno dirette agli album, alle canzoni, sarà stata la reazione per i più appassionati al quartetto inglese, ma penso che la maggior parte dei riferimenti possano essere colti dalla maggior parte del pubblico.

Non mancano le location storiche del gruppo, come l'orfanotrofio di Strawberry Fields o la tomba di Eleonor Rigby.

Non manca neanche John Lennon, interpretato in un cameo da Robert Carlyle.

In questa "realtà alternativa", non è morto, anche perché non ha fatto il musicista ed è arrivato all'età di 78 anni e riesce ad avere la saggezza che permette al protagonista di essere sincero con se stesso, con il mondo e la sua amata.

Insomma, un film molto carino e divertente che sicuramente farà felici in primis gli amanti dei Beatles e della buona musica, ma anche tutti coloro che vorranno trascorrere un paio d'ore in spensieratezza.