Trekker cronologico: #1: Star Trek Enterprise - Serie Tv (dal 2151 al 2161)
Dove tutto ebbe inizio, ma solo se vogliamo fare una rilettura temporale.
Ci sono tanti fan della fantascienza e Star Trek è, a conti fatti, parecchio scienza, oltre che … "fanta".Molto di quello che utilizziamo oggi è presente grazie alle visioni di quei pionieri videro nel futuro e molti oggetti conosciuti attraverso la serie classica, oggi sono in possesso di tutti ed hanno anche, in moltissimi casi, gli stessi nomi.
L'universo Trekker è costellato di film e serie tv, ma non ha un ordine cronologico preciso, visto che ci si è divertiti ad andare avanti ed indietro nel tempo e non solo con sequel e prequel.
Cerchiamo di dare un ordine da questo spazio libero, mettendo un po' d'ordine.
Ci occupiamo, quindi, in questo che possiamo considerare un primo capitolo, della serie che da inizio alla storia, almeno fino ad ora.
Nel momento in cui comincio a scrivere dell'universo di Star Trek ci troviamo in piena emergenza Coronavirus.
Sarà per questo che penso ci possa essere la possibilità di evadere dal mondo attuale e sconfinare, oltre che nella galassia, anche in un futuro che, sicuramente, è stato disegnato con la voglia che possa essere migliore.
C'è chi, in questo momento guarda a questioni più effimere, tipo Euro 2020 rimandato e chi invece è nel panico più totale, ma credo che un po' di evasione faccia bene a tutti.
Se, però dobbiamo parlare di questo fenomeno che dagli anni '60 appassiona generazioni di fan di serie tv e film al cinema, dobbiamo partire dall'inizio che, badate bene non è quello che ha visto nascere la saga.
Star Trek: Enterprise è la quinta serie televisiva dell'universo fantascientifico di Star Trek (la sesta, considerando anche la serie animata).
Le vicende di Enterprise sono ambientate, infatti, circa un secolo prima di quelle della serie classica, ovvero, nel momento in cui l'umanità comincia ad esplorare lo spazio.
Esattamente tra il 2151 ed il 2161.
Un momento in cui l'umanità ha smesso di trastullarsi con "primarie" varie.
Una vittoria, per certi sensi...
“Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?”
(Pier Paolo Pasolini)
...anche se, nonostante sia una realtà ricamata in maniera che sembri migliore, nasconde diverse insidie.
Il primo episodio fu trasmesso dal network statunitense UPN il 26 settembre 2001, inizialmente con il semplice titolo di Enterprise, probabilmente si voleva creare un punto di rottura con i cliché che l'avevano preceduta, ma un po' per l'inevitabile apparentamento con tutto ciò che era stato fatto prima, un po' per accaparrarsi anche gli spettatori che non si erano avvicinati del tutto, a partire dalla terza stagione la serie assunse la definitiva denominazione di Star Trek: Enterprise, entrando ufficialmente a far parte della saga a 360°.
La prima cosa che colpisce lo spettatore abituale a questi prodotti televisivi è il fatto che, a differenza di tutte le altre sigle, non vi è in quella di Enterprise una musica che individua la serie, bensì un brano musicale vero e proprio, con testo e musica.
Questo probabilmente per rendere il tutto più vicino ai nostri giorni ed ai nostri format, mentre con le altre serie ci allontaneremo dalla nostra epoca.
Dopo l'introduzione di ogni episodio della serie viene, infatti, trasmessa la sigla, in cui vengono ripercorsi i progressi nel volo e nell'esplorazione spaziale.
La canzone che accompagna queste immagini è cantata da Russell Watson ed è intitolata Where My Heart Will Take Me.
Siccome Star Trek è un fenomeno globale, va ricordato che la sigla è stata criticata per aver ignorato avvenimenti non riconducibili agli Stati Uniti, nonostante siano stati fondamentali per la conquista dello spazio; per esempio non c'è alcuna menzione o immagine che ricordi lo Sputnik, la stazione spaziale Mir o Jurij Gagarin.
Fosse stato agli arbori della serie classica, avremmo potuto parlare di un problema diplomatico con la Russia, ma nel periodo in cui la serie è stata trasmessa, ci sono state solamente forti polemiche, finite successivamente nel dimenticatoio.
A prescindere da tutto è anche questo un esempio di come il mondo voglia viaggiare ed esplorare e, nonostante potremmo leggere di imprese epiche raccontate da Omero, non distogliamo, come umanità, gli occhi nè dal cielo, nè dalla camera del tempo che non è solo quella cantata dagli Ottoantottoprimi.
L'Enterprise NX-01 è la prima nave terrestre ad essere costruita al fine di esplorare lo spazio profondo, visto il miglioramento del motore a curvatura, che in quest'epoca si spinge fino a fino a warp5, un numero esiguo rispetto alle serie successive, ma l'ho detto, parliamo di un periodo antecedente a tutta l'epopea.
Il capitano dell'Enterprise è Jonathan Archer, figlio di uno dei principali progettisti del motore che alimenta la nave spaziale.
L'attore che lo interpreta è una vecchia conoscenza, Scott Bakula che ho seguito, come molti, già quando era il protagonista della serie televisiva Quantum Leap, tradotta in Italia come In viaggio nel tempo.
Nonostante il suo personaggio abbia delle prerogative originali, Bakula ha affermato di essersi ispirato soprattutto al mitico capitano James T. Kirk. della serie classica.
Interessante il rapporto con i vulcaniani, non che siano nemici, ma il fatto che questi, dopo aver compiuto il primo contatto con i terrestri, si oppongano costantemente a molti dei tentativi degli umani di affacciarsi nello spazio profondo, ritenendoli impulsivi ed inesperti, e quindi inadatti ad essere introdotti nel "consesso interstellare", rende il tutto conflittuale.
Non essendo riusciti a fermare il varo dell'Enterprise, impongono come primo ufficiale T'Pol.
La logica di quest'ultima, (interpretata da Jolene Blalock) che fa il verso al mitico Spock della serie classica, forma una trama che mette in evidenza un rapporto costantemente problematico e conflittuale con il capitano Archer, ma si trasformerà in un'autentica amicizia.
Sarà pur vero che ….
“La forma di governo più adatta all'artista è nessun governo.”
(Oscar Wilde)
… ma seppur consideriamo per certi versi il personaggio interpretato da Scott Bakula come tale, viaggiamo in una società che sarà pure stata idealizzata, ma che si muove in un concetto simil militare.
Un altro personaggio di rilievo è l'ingegnere capo Charles "Trip" Tucker III, interpretato da Connor Trinneer, amico del capitano fin dall'accademia, è un genio dell'ingegneria spaziale,
Più impulsivo di Archer, spesso mette a rischio le relazioni con le altre civiltà incontrate e si scontra talmente tante volte con la logica vulcaniana di T'Pol che finirà con il coinvolgere questa in una relazione sentimentale
Tuttavia l'impulsività è bilanciata da un alto senso di responsabilità e lealtà verso il capitano.
Particolare è il Dottor Phlox, interpretato da John Billingsley.
Si tratta di un ricercatore medico denobulano che incontra il capitano Archer nelle premesse della prima missione e per tutto il tempo passato sull'Enterprise terrà una corrispondenza con un collega umano.
Sempre ottimista, prova ammirazione per ogni cultura e forma di vita dell'universo.
La professionalità e l'integrità morale consacrata alla cura della vita e l'ottimismo, sono le caratteristiche principali.
Di ricerca e del valore della medicina e della sanità nei giorni in cui scrivo, ne sono pieni i mass media, speriamo che non solo nel futuro di Star Trek, si continui a pensarla in questa maniera.
Dopo qualche puntata tutti i personaggi della serie diventano "di famiglia", sia tra di loro che per i telespettatori, quindi si potrebbero citare: il capo della sicurezza e dei sistemi tattici Malcolm Reed (Dominic Keating), che nella versione originale ha una pronuncia britannica e che è caratterizzato dallo stile di vita militare; l'ufficiale alle comunicazioni Hoshi Sato (Linda Park), linguista prodigio, inizialmente terrorizzata dallo spazio e alle prese con difficoltà inter-linguistiche mai affrontate prima; il guardiamarina Travis Mayweather (Anthony Montgomery) e tanti altri, anche coloro che non fanno parte dell'equipaggio, tipo l'ambasciatore vulcaniano Soval ed il comandante della guardia imperiale andoriana Shran, che possiamo considerate quasi amico, ad un certo punto, del capitano Archer, visto che lo aiuterà in diverse occasioni.
A differenza di tutte le altre serie notiamo la mancanza della notissima "Prima direttiva", quella che vieta fermamente di interferire nello sviluppo naturale di una civiltà o negli affari interni di un governo di un altro pianeta finché essa non abbia sviluppato la tecnologia dei viaggi interstellari.
Questo accade solamente perchè nel momento in cui si svolge la storia, non è ancora stata promulgata, ma è anche una scusa per permettere più spazio ad esplorazioni e contatti con civiltà aliene anche poco progredite.
Una delle cose che mi affascina da sempre è il concetto di viaggio nel tempo, i suoi paradossi temporali e tutte le teorie, vere o presunte che ne derivano.
In Star Trek è qualcosa che c'è sempre stato, ma in Enterprise è presente fin dal primo episodio la guerra fredda temporale, un conflitto che vede impegnate diverse fazioni operanti in epoche differenti.
Nella serie fanno la loro prima comparsa numerose nuove specie aliene, tra cui le più importanti sono i sulibani, gli xindi e i denobulani.
Il finale della seconda stagione, infatti, introduce la minaccia degli xindi: dopo un loro primo attacco, l'Enterprise verrà impegnata in una lunga missione per cercare di evitare la distruzione della Terra, che è narrata per l'intera terza stagione.
In alcuni episodi l'equipaggio di Archer dovrà affrontare la minaccia dei potenziati, residui delle guerre genetiche allevati dal dottor Soong.
Quest'ultimo interpretato da Brent Spiner, l'attore che in ST The next generation, interpreta l'androide Comandante Data, costruito con le stesse fattezze di Soong.
In seguito, l'Impero Klingon recupererà alcune cellule dei potenziati, impiantandole in alcuni klingon; questa sperimentazione porterà tuttavia a gravi effetti collaterali.
Durante la quarta stagione abbiamo alcune particolarità marcate; abbiamo la prima alleanza tra terrestri, vulcaniani, andoriani e tellariti, quella che diventerà la Federazione, nata per contrastare alcune navi-camaleonte romulane che cercano di destabilizzare i rapporti tra le varie specie scatenando una guerra.
Soprattutto … e tutti i fan si Star Trek lo sanno …. c'è la citazione di "Specchio specchio" episodio della serie classica diventata un cult, anche nelle rappresentazioni successive.
Due episodi, infatti, sono dedicati all'Universo dello specchio, una realtà alternativa con gli stessi personaggi della serie, ma dal comportamento brutale e dediti alla conquista e all'assoggettamento di altri mondi e culture.
Per queste puntate è stata usata una sigla diversa, sempre con la stessa canzone, ma con immagini belliche reali, tipo le guerre mondiali ed altre scene dell'universo di Star Trek.
La serie, prodotta, dunque, per quattro stagioni, ha vinto vari premi, tra cui quattro Emmy.
E' una delle produzioni meno longeve, andata in onda negli Usa dal 2001 al 2005.
In Italia è giunta nel 2003 ed è andata in onda fino al 2006 (repliche escluse).
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