Poste Italiane: Andrà tutto bene? Noi non stiamo a casa, voi non ci rompete...
Spesso in questo periodo si sente parlare di eroi, cioè quelli che continuano a lavorare e che sono in prima linea.
Sicuramente il pensiero va innanzitutto ai medici ed a tutto il personale sanitario, ma tutte le categorie che sono rimaste al lavoro, cosa sono?
Si, perché di Supereroi ce ne devono essere parecchi, probabilmente saranno considerati immuni, visto che sono considerati una rarità in un Paese fermo.
Per carità, per certi versi è meglio della quarantena forzata, quando in realtà si gode di ottima salute, ma è proprio necessario esporre in maniera altamente pericolosa alcune categorie?
Se dovessi andare a fare una passeggiata, rispettando la regola del non assembramento e della distanza da chiunque dovessi incontrare nel mio percorso, non sarei un pericolo né per me e la mia famiglia, né per gli altri, probabilmente.
Andando al lavorare, invece non solo incontro i colleghi, ma anche tanta altra gente, in base al tipo di lavoro.
Certo, molti si preoccupano di più del fatto che salti l'Europeo di calcio, tanto la gente comune è tutta a casa, ma in realtà non è così.
Del resto siamo la società che comincia a parlare dell'Università dell'Idrogeno, solo ora che è diventata qualcosa già obsoleta, di cosa dobbiamo stupirci?
Ci vorrebbe qualche espressione offensiva in dialetto arcaico, tipo quello che conosceva quasi esclusivamente il mio illustre concittadino Tonino Abatangelo, invece stiamo qui ancora a discutere con il tono del tè delle 5, con il sottofondo swing retrò della The walking band.
Tra le cose che sono considerate indispensabili per il Governo ci sono i servizi di Poste Italiane, cosa che da un certo punto di vista mi onora, essendo un portalettere.
Se ne accorgono solo in questo momento di quanto siamo importanti, fondamentali e strategici.
Dall'altra però la cosa mi fa un po' paura, perché essere mandati al fronte come carne da macello, per quanto l'espressione possa sembrare esagerata, non mi sembra la cosa migliore che potesse capitare.
Credo che la vita di ognuno di noi si debba costruire come se fosse una casa, mattone su mattone, come recita una canzone a me molto cara degli Housemartins, ma si deve fare con un certo criterio, altrimenti la casa rischia di crollare.
Affollare gli uffici postali o mandare in giro i postini, non mi sembra la maniera migliore per tutelare qualcuno.
Certo, dopo un mese sarà pure arrivata una mascherina monouso, ma non mi sembra questa la maniera migliore per fare passi in avanti circa la sicurezza nonostante le inutili comunicazioni dei sindacati che mi sembrano anche abbastanza inutili.
Allora la grande novità del recapito è stata quella di svolgere il servizio come al solito, ma di non consegnare Atti giudiziari, multe, contrassegni, mentre per quanto riguarda le raccomandate normali di avvisare il destinatario ed imbucarle nella cassetta postale, tranne nel caso in cui quest'ultimo volesse rifiutarla.
Qualche giorno dopo i vertici aziendali hanno, invece detto di procedere anche con gli atti giudiziari, lasciando direttamente l'avviso di giacenza.
Tutto questo però ha provocato un caos generale e spesso motivo di litigio tra il postino ed il destinatario delle missive.
A parte il fatto che molta gente non ha ancora capito che se non mette la cassetta all'esterno, la posta non dovrebbe nemmeno riceverla, essendo una specie di favore il fatto che il portalettere suoni per farsi aprire il portone, nel quale lui non potrebbe nemmeno entrare, diciamo che per la posta ordinaria non è cambiato nulla.
Il portalettere però è in costante contatto con ogni tipologia di persona che si interfaccia con quest'ultimo come se nulla fosse cambiato.
La gente spesso non capisce che avvicinandosi e pretendendo cose che le nuove disposizioni impediscono, tipo firmare una raccomandata o voler ricevere per forza la multa o comunque qualsiasi atto giudiziario, mette in pericolo se stessa ed il dipendente postale.
La gente spesso non capisce che avvicinandosi e pretendendo cose che le nuove disposizioni impediscono, tipo firmare una raccomandata o voler ricevere per forza la multa o comunque qualsiasi atto giudiziario, mette in pericolo se stessa ed il dipendente postale.
Ci sono disposizioni nuove sulla consegna delle raccomandate!
L'avrò ripetuto mille volte e mille volte dovrò ripetere anche a chi l'ho già detto (perché "é impossibile che sia così! La risposta):
"Il postino suona al citofono, ma non aspetta che il destinatario scenda a firmare gli oggetti a firma, lascerà il tutto direttamente nella buca delle lettere, dopo aver comunicato all’interessato che gli sta lasciando la raccomandata e per dirgli che attesta la consegna per iscritto.
Se il destinatario non acconsente, l'addetto al recapito potrà mandarla indietro come rifiutata."
Gli atti però non possono essere consegnati in questa maniera, quindi in quel caso si lascia direttamente l'avviso e questo fa infuriare ancora di più l'utenza che, in teoria potrebbe pure avere ragione, ma non può prendersela con il portalettere o pretendere di firmare o ricevere qualcosa che il lavoratore non può consegnare.
Immaginate di dover sfondare le porte della percezione, per dirla alla maniera dei Doors e non il cranio di quell'idiota che non contento della mia spiegazione mi ha inseguito con la sua bicicletta, raggiungendomi quando mi son dovuto fermare per un'altra consegna, sbraitando e sputacchiadomi addosso, avvicinandosi, incurante del fatto che mi stessi allontanando per cercare di mantenere un minimo di distanza di sicurezza.
Se avessi trasformato il casco in un arma per non usare il sacrosanto schiaffone che si meritava, avrei avuto ragione io?
Allora dico, c'è proprio bisogno di arrivare a questo in un momento nel quale tutti espongono la bandiera dell'Italia e si dicono, almeno a parole, uniti?
E' chiaro che il destinatario deve recarsi in Posta e non solo la patata bollente passa nelle mani dei dipendenti allo sportello, ma la gente rischia di creare assembramento.
E qui, sempre in virtù del decreto approvato per evitare la diffusione del contagio, troverà degli orari ridotti e qualche difficoltà ad accedere all’interno: gli ingressi sono contingentati, possono entrare poche persone per volta e tocca aspettare fuori.
La coda che si forma non sempre è gestibile e spesso gli assembramenti sono inevitabili.
Sempre che ci si trovi in luoghi dove gli uffici sono aperti.
E' vero è una situazione paradossale, ma è anche vero che nessuno pensava di trovarsi in una situazione simile ed a tutti i livelli si sta un po' brancolando nel buio, cercando di trovare le soluzioni migliori, almeno spero….
C'è di fatto, però, che sono già due i lavoratori postali che hanno perduto la vita a causa del contagio da Covid-19.
E qui, sempre in virtù del decreto approvato per evitare la diffusione del contagio, troverà degli orari ridotti e qualche difficoltà ad accedere all’interno: gli ingressi sono contingentati, possono entrare poche persone per volta e tocca aspettare fuori.
La coda che si forma non sempre è gestibile e spesso gli assembramenti sono inevitabili.
Sempre che ci si trovi in luoghi dove gli uffici sono aperti.
E' vero è una situazione paradossale, ma è anche vero che nessuno pensava di trovarsi in una situazione simile ed a tutti i livelli si sta un po' brancolando nel buio, cercando di trovare le soluzioni migliori, almeno spero….
C'è di fatto, però, che sono già due i lavoratori postali che hanno perduto la vita a causa del contagio da Covid-19.
entrambi avevano lavorato fino a pochi giorni fa, uno in un centro di recapito e l'altro in un ufficio postale di due comuni della provincia di Bergamo.
Certo ...quella è un area ad altissimo rischio, ma che significa, se tutta l'Italia è zona rossa, se tutte le disposizioni prese attraverso i vari decreti del Presidente del Consiglio, valgono per tutta la nazione, se il pericolo è presente, praticamente in ogni luogo, perché non rendersi conto che la situazione è gravissima ovunque e si deve correre ai ripari per tutelare anche questa categoria?
Ogni giorno un portalettere quando varca la porta del proprio ufficio si fa una domanda:
Dovrei restare o andare ora?
Poi magari si può tradurre in inglese e ci si può mettere a cantare
"Should I stay or should I Go now?"come i Clash, ma per quanto lo spirito potrà bastare ad affrontare la giornata lavorativa con tutto quello che rischi di portare a casa dalla tua famiglia?
Insomma la situazione è drammatica, tutti dobbiamo purtroppo viverla, tutti dobbiamo combatterla, ci sono disagi e pericoli per tutti, ma per alcuni, a mio parere sono maggiori.
Quindi... si .... noi postini, siamo degli eroi .....
o degli imbecilli, dipende dai punti di vista ... perché continuiamo ad andare avanti nonostante tutto.
Abbiamo i primi colleghi persi sul campo di quello che si vive come se fosse un altro conflitto mondiale.
Già sono assurde le morti bianche, in generale, ma quando ti fermi a riflettere su quanto sta accadendo è naturale chiedersi se non si poteva evitare o se non si possano evitare altri contagi in questa barbara maniera.
Per qualcuno saremo da ammirare, per qualcuno saremo incoscienti, qualcuno non si accorgerà nemmeno di quanto sia importante il nostro operato e penserà solamente a criticare quelli che crede disservizi….
va bene tutto, ci siamo abituati, ma almeno non ci rompete i coglioni!
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