La Diadema può finalmente attraccare a Piombino, a bordo un molese.

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Sospiro di sollievo per l'equipaggio della nave Costa dopo la notizia dell'attracco nel porto di Piombino. 

In questo momento si è indesiderati ovunque, che si viaggi per mare o per terra. 

Non importa si provenga o si sia diretti in Spagna, in Mali, a Barletta, a Djerba, in California, giusto per fare il verso agli Eagles e per citare il fatto che non ci sarebbe un hotel disponibile.

È tutto bloccato. 

Ne è un esempio la vicenda da incubo alla Dylan Dog, quasi, che riguarda la nave Costa Diadema con a bordo 1200 uomini e donne dell’equipaggio. 

Il video che apre questo scritto riguarda proprio l'appello fatto dall'equipaggio alle autorità competenti affinché fosse risolta questa situazione, a dir poco incresciosa. 

Ci sono anche altre navi che versano nelle stesse condizioni, una vergognosa odissea, peggiore di quella descritta da Omero, alla ricerca di un ormeggio sicuro.

Era meglio quando si parlava di disavanzo e debiti, o, meglio ancora di David Gilmour, David Bowie, Depeche Mode, Daniele silvestri, ecc.
Purtroppo l'attualità è, invece, questa.

Lo stato d'animo dei marittimi e delle loro famiglie non è dei migliori, ma stanno arrivando le prime soluzioni. 

Sulla Diadema lavora anche un abitante della città nella quale vivo, Mola di Bari e l'apprensione in quello che è diventato una specie di ecovillaggio è massima. 

Nel porto di Piombino si procederà a tutte le verifiche sanitarie, agli eventuali isolamenti e ricoveri, secondo le procedure previste dal decreto interministeriale MiT.

Purtroppo a bordo c'è un membro dell’equipaggio che accusa sintomi simili a quelli del Covid-19.

La Guardia costiera si è mantenuta in contatto per l’eventuale evacuazione di emergenza. 

Il marittimo in questione, imbarcato da cuoco è proprio il cittadino molese.

Sperando che la situazione termini al meglio, a tutti e in particolare al mio concittadino, va un grosso in bocca al lupo.